[Contest] I walk a lonely road

Contest Concluso - Vincitore: Gekoro

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    Introduzione



    I Contest a tema sono una formula di gioco di Atlas cui qualsiasi utente può partecipare, previo personaggio giocante convalidato. Consistono in produzioni autonome a cadenza mensile che comportano, per il singolo utente, premi in Exp. Lo staff fornirà dei Temi di cui i giocatori partecipanti dovranno trattare all'interno di una giocata auto-conclusiva, che dovrà avere come protagonista uno dei propri personaggi alle prese con i Temi proposti. La giocata può essere naturalmente correlata al background, ma il suo peso all'interno della storia del personaggio sarà irrilevante ai sensi della valutazione, che verterà sulla "Qualità Narrativa" e sulla "Attinenza ai Temi proposti".
    I temi proposti all'interno del contest sono: "Abbandono", "Madre" e "Caverna".
    L'iscrizione avviene in questo stesso topic, inserendo nel proprio post il link alla Scena GdR che si intende presentare. La Scena dovrà avere, nel proprio titolo, nel sottotitolo, o nel corpo del Post in spoiler/quote la dicitura [Contest] seguita dai temi trattati.


    Criteri di Valutazione


    La valutazione consisterà in un punteggio da 0 a 5 nei parametri elencati, calcolato secondo le stesse basi della valutazione delle giocate, correlata da regolare analisi del parametro, comprensiva di consigli utili.

    Qualità Narrativa: Indica la capacità del giocatore di descrivere e narrare i vari aspetti del proprio prodotto. Un luogo, una razza, un personaggio o una storia sono tanto più convincenti e interessanti quanto più la loro descrizione e narrazione è accurata. Prestare attenzione a un tale parametro su un gioco narrativo come Black Atlas è vitale. Tutto ciò che possiede una componente narrata sarà valutato all'interno di questa voce.

    Attinenza ai Temi proposti: Indica la fedeltà ai temi trattati e al materiale di base del forum. A partire dal setting, che è fantasy medievale, alle eventuali particolarità dell'ambientazione. Maggiore sarà l'attenzione del giocatore nel proporre qualcosa di attinente ai temi proposti e maggiore sarà il punteggio a questa voce.


    Termini di Iscrizione e Premi


    Saranno prese in considerazione ai fini del contest tutte le produzioni che verranno segnalate in questo topic fino al 30/04/2020.
    Tutti i partecipanti riceveranno un premio di massimo 500 EXP secondo formato di valutazione citato prima.
    Il vincitore vedrà il proprio lavoro premiato come giocata di vetrina nell'account dello staff e riceverà un bonus maggiorato di 250 EXP sulla valutazione.
     
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    Mi propongo con "Il Sole Nero" o/
     
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    Partecipo: Hitomeboremonogatari.
     
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    Partecipo anche io con Checkmate! :blobhero:
     
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    Provo a partecipare con Il Pianto di una Nuova Vita :blobpeek:
     
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    Partecipo con don't look back in anger.
     
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    Turn off the lights and murder the dawn.

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    Partecipo con: Madre!
     
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    Partecipo con: Sacrament of Wilderness
     
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    Il Sole Nero, di † V i o l e t †


    Il Sole Nero è un contest che ruota attoro al personaggio di Valeria, e il giocatore sceglie di affrontare i temi di petto, con il personaggio che fa un'analisi della sua vita e dei suoi affetti in prima persona.
    Il contest è ampio abbastanza da toccare tutti i temi, e lo fa più volte, da più angolazioni. Il grosso della narrazione si svolge all'interno di una grotta ed è in questo luogo che il personaggio si limita a pensare, riflettendo sui vari temi del contest. Al di là di questo, tuttavia, non c'è una vera e propria trama e l'analisi introspettiva ha caratteristiche per lo più casuali, non gode cioè di un qualche elemento narrativo che la favorisca e che avrebbe potuto guidare meglio il lettore.
    Dal punto di vista narrativo la scrittura è discreta e l'elaborato piuttosto pulito lato grammaticale e privo di eccessive sbavature, ma i contenuti sono, come vedremo, piuttosto ridondanti e alle volte la narrazione di per sé prolissa non aiuta, con periodi piuttosto lunghi oppure ancora ingolfati di nozioni.
    Passiamo alle considerazioni sui temi. Possiamo dire che di tutti coloro che hanno trattato il tema suggerito della caverna, l'analisi de "Il Sole Nero" è probabilmente la più completa - per quanto, soprattutto nella seconda parte della giocata, un po' troppo sopra le righe.
    Sull'abbandono, il personaggio ha tutti gli elementi biografici del caso per discutere dell'argomento, dal momento che tre sono gli affetti di cui è stata privata - per morte dei soggetti, fra cui la madre -, o da cui è stata abbandonata (il padre), o che ha lei stessa abbandonato (Lady Dysastra).
    A livello di materiale soltanto, di quantità di materiale, il contest è piuttosto completo, ma è anche assolutamente il meno bilanciato: le vicende del personaggio affrontate nel contest sono in quantità così considerevole che il lettore perde assai facilmente l'attenzione, tempestato com'è di nozioni sulla vita sentimentale e non di Valeria che il tema dell'abbandono finisce per ripiegarsi su se stesso, di modo che le analogie tra i diversi aspetti non interagiscono più di tanto e appaiono così ridondanti, prive di attrattiva. Prendiamo, ad esempio di questa meccanica, lo sviluppo del tema sull'abbandono da parte del padre, dove alle feroci enumerazioni dei giudizi personali del pg sarebbe stato magari opportuno sostituire più dettagli ed elementi concreti che hanno poi reso quel rapporto così insalubre. Il lettore viene cioè "messo al corrente" dell'estremo rancore del personaggio, ma non riesce quasi mai a calarsi nei suoi panni, perché, sui fatti che hanno condotto a tali considerazioni, il giocatore per lo più tace. Il risultato è una - netta - estraniazione del lettore dallo scritto, che si attenua invece quando poi il giocatore va ad affrontare il tema della Madre, che invece ha, come principale difetto, quello di essere un po' più caotico.

    In definitiva assistiamo ad una proposta ipertrofica, nel suo tentativo di argomentare e sviluppare i temi, dal profondo carattere nozionistico, elemento che non riesce veramente a scrollarsi di dosso e conduce ad una certa ripetitività dei vari argomenti sollevati. Il Sole Nero - come lo stesso giocatore dirà nel contest - fa della vita e delle sofferenze del personaggio un vero e proprio argomento di studio, ma per lo più difetta di un reale mordente.


    Hitomeboremonogatari, di Deka


    Il contest narra l'incontro fra Deka e Haruna, la giovane prossimo interesse romantico del Ravdöshi.
    L'incontro avviene in una caverna apparentemente scavata dalla stessa Haruna, che scopriremo avere oscuri segreti nel corso del contest, ed essere vittima di chissà quali forze a lei avverse, che l'hanno fatta allontanare, quasi cacciare dalla sua famiglia, che sarà per lo più notabile solo per un mancato attentato alla sua vita.
    La narrazione ha il pregio di essere una lettura leggera e accessibile. Gli errori più notabili sono dovute a una poco accorta rilettura, che ha lasciato refusi sparsi nel testo. Si ravvisano così concordanze errate "ogni lineamento del sua corpo", missclick "Po, mentre cercavo di toglierle dalla chioma...". In generale, comunque, nulla che ostacoli in maniera eccessiva la lettura.
    La trattazione dei temi è piuttosto lineare e avviene attraverso gli occhi e i pensieri del personaggio principale, benché la trama in sé non risulti particolarmente integrata: parliamo quanto più una serie di eventi esterni che non hanno come protagonista Deka stesso e conducono poi ad alcune riflessioni sui temi proposti, sempre però più nell'ottica di Haruna che non del personaggio stesso. L'idea di far ruotare attorno ad un nuovo pg il contest non è sgradita, ma la resa quasi ignora Deka e il suo background, una scelta che, al contrario, non convince appieno perché porta a riflessioni tutto sommato distaccate, che privano il lettore di un reale coinvolgimento. A partire dalla caverna, ambientazione-rifugio per la bambina, i cui silenzi lasciano a Deka il compito di sviluppare il tema per lei, e così a seguire l'incontro con la madre e l'abbandono conclusivo: nulla di questo è realmente rilevante per il personaggio giocato, il che lascia qualche rimpianto. La relazione fra Deka e Haruna, poi, sembra troppo svelta, troppo forzata, e il rapporto con la ragazzina passa da una profonda diffidenza a qualcosa di assai intimo nell'arco di pochi eventi.

    Il risultato finale è un contest accessibile dal punto di vista narrativo, ma forse poco maturo, per l'approccio in qualche modo distante ai temi e per l'evoluzione del rapporto fra il personaggio e il png, che è rilevante in quanto elemento trainante della proposta.


    Checkmate!, di Wrath;


    Checkmate! è una giocata che rivela le circostanze esatte di un punto importante del background di Orion, quale è la fuga dell'Elari da Insomnium. Il contest introduce subito la madre adottiva di Orion, Ophelia, che sarà figura centrale della narrazione, in visita al figlio per la consueta partita a scacchi. Qui, nel bel mezzo della partita, Orion interagirà con altre versioni di se stesso in quello che è il momento più alto e intrigante della giocata. Versioni alternative, scopriremo, uccise per mano più o meno diretta della madre, che tenteranno con successo di sollecitare la sua ribellione, grandi fonti di rivelazioni per Orion.
    La narrativa è discreta, nel complesso assai scorrevole e attenta abbastanza da lasciarsi sfuggire poco, per lo più refusi (percepiva come imminente con un il Re) o piccole ripetizioni (prima che potesse anche solo sfiorare l'artefatto [...] una creatura [...] si precipitò nella sua direzione, frapponendosi fra la sua mano e l'artefatto). Notabile inoltre come la giocata in sé offra un ampio ventaglio di soluzioni narrative in relazione alla trama, non sempre però rivelatesi poi vincenti, come nel caso, ad esempio, del cameo (ad altri personaggi di Wrath; stretti da una relazione forte con Orion), più carino che funzionale, perché la rivelazione di chi sia il padre di Orion non aiuta in maniera particolare la narrazione e non è particolarmente utile neppure ai fini della trama e della sua decisione di abbandonare Insomnium (che poi è l'elemento principale). Ancora, anche nella chiusura potremmo discutere, perché sembra piuttosto affrettata, anticlimatica in relazione a quel materiale che era fin lì stato preparato con tanta cura.
    Quanto all'approccio ai temi, il contest è senz'altro bene integrato nel background di Orion, e di particolare successo sono sia la madre che il momento in cui la giocata è ambientata, che apre al secondo punto dominante che è l'abbandono. Gli spunti di riflessione sono poi affrontati in maniera piuttosto debole: le varie versioni di sé con cui il personaggio interagisce sembrano spingerlo alla fuga assai più rispetto ai dubbi che già montavano in lui e di cui sappiamo per lo più dal background, anziché dal contest in sé. In particolare, la mente di Orion ci è in qualche maniera preclusa, e pertanto non percepiamo quel senso di inquietudine proprio dell'Elari che avrebbe sicuramente favorito la prova interpretativa. In genere, diremmo che quell'equilibrio che traspare più chiaramente dal background, qui è sregolato a favore dell'apparizione dei molti Orion e così, in generale, perde di efficacia e il lettore si allontana da quelli che dovevano essere i tumulti del pg.

    Checkmate! è così un contest discreto, con una trama piacevole e qualche trovata divertente, il cui limite maggiore è da ricercare nella superficiale analisi dei temi e della loro relazione col personaggio. Il lettore è sempre tenuto a distanza dalla mente di Orion, relegato ad essere solo spettatore degli eventi che lo conducono alla fuga da Insomnium, e in particolare restano piuttosto oscuri i motivi per cui Orion, potente come è, abbia accettato di rimanere così a lungo alla mercé della madre. In particolare contestiamo il fatto che sono assai più chiari i motivi e soprattutto i sentimenti degli altri Orion che non quelli dell'originale in relazione a lei - se questo può avere un qualche senso. Il rapporto con la madre adottiva affiora infatti solo superficialmente dalla narrativa, tanto che lo scambio più interessante fra i due avviene solamente all'ultimo, appena prima della fuga di Orion.


    Il Pianto di una Nuova Vita, di Un_Goblin


    Il Pianto di una Nuova Vita vede come protagonista un Truth in viaggio per la capitale alle prese con una profonda crisi personale riguardante la sua fede, dalla quale si sente abbandonato, e che sarà il tema centrale del contest, benché, come vedremo, ci sarà anche spazio per una seconda tematica, quella della madre, che avrà però valenza per lo più narrativa. Le ragioni di questa crisi di per loro stesse non risultano pienamente esplicate nel corso della giocata, e sono per lo più poste come un dato di fatto, il che toglie un elemento di approfondimento, ma nel complesso il giocatore è bravo ad esprimere quantomeno le difficoltà pratiche del chierico una volta posto difronte a questi fatti. L'incontro col bambino e la madre impiccata è un punto alto della giocata, di grande impatto narrativo, ed è l'occasione di svolta per Truth, che comunque - ed è questo, per la verità, un elemento di pregio - non sanerà tutti i suoi dubbi all'interno del contest.
    Le principali lacune del contest sono lato narrativo-grammaticale, dove una prosa generalmente semplice è interrotta da alcune sviste, che lo vedono difettare soprattutto in relazione agli accenti ("il piccolo non pote far a meno di pensare" / "stringerlo a se") o nell'uso delle pause ("quella che, molto probabilmente era la madre"), o altre inconsistenze narrative ancora, per esempio il giocatore ripete più volte che il bambino è avvolto da una coperta anche quando non è troppo necessario, in un breve lasso di tempo, e risulta particolarmente affezionato a varie formule nel corso del testo che non è davvero utile richiamare. Ravvisiamo in particolare delle descrizioni ambientali ridondanti o non troppo ispirate, in relazione alla pioggia, al cielo, ai tuoni.

    Per quanto riguarda l'approccio ai temi soltanto la proposta è interessante, perché il personaggio sviluppa il tema da sé, fornendoci le sue riflessioni, ed è assai bene integrato. Capiamo, così, meglio Truth e i suoi drammi, e il giocatore è bravo nello scegliere il "momento" migliore del piccolo chierico per farlo. Risulta tuttavia troppo parsimonioso in relazione alla Madre del bambino, che qui ha valenza di elemento narrativo soltanto, piuttosto che ulteriore spunto di riflessione.



    Don't look back in anger, di Neéro


    Don't look back in anger è un piccolo spaccato della vita di Cassandra che vede il personaggio alle prese con una delle sue molte avventure di una notte. Il contest introduce subito la Scion per mezzo degli occhi del prossimo fortunato che ella sedurrà e con cui finirà per giacere di lì a poche righe, e dichiara subito quello che poi sarà l'unico tema dello scritto. In particolare, sull'uomo il giocatore confida solo che poche informazioni e del coprotagonista di questa storia a due attori sappiamo solo che è appena stato abbandonato da un amore, discorso che non verrà più affrontato nel corso della giocata, e che sembra più di introduzione al tema del contest che non utile ai fini della narrazione stessa. La giocata prosegue con i due amanti che si appartano altrove e consumano presto l'atto carnale, senza però mai farsi veramente scabrosa nella descrizione dell'incontro sessuale, come va riconosciuto, e lo scrittore lascia saggiamente libertà al lettore di riempire i vuoti. La seconda parte del contest tratta invece dell'addio fra i due amanti, che probabilmente non si incontreranno mai più, e si concede poche note conclusive sulle reazioni di Cassandra.
    Il prodotto è nel complesso piuttosto lineare, semplice, sorretto da una discreta qualità narrativa, priva di sbavature particolari lato grammaticale-sintattico e la lettura scorre senza interruzioni, ma lascia comunque una qualche insoddisfazione dal punto di vista dei contenuti, approcciati in maniera piuttosto fugace. Come anticipato, lo scritto tratta solamente di un tema, quello dell'abbandono, che è, ai fini della valutazione, piuttosto bene integrato col personaggio e la sua caratterizzazione, ma il cui approfondimento è in ultima analisi piuttosto superficiale. Va detto che le opportunità di approfondire il tema non mancano (già solo nel primo scambio di battute l'anonimo amante dichiara una delusione d'amore), ma sono, da un lato, fortemente filtrate dalla caratterizzazione del personaggio, per cui è un fatto quasi "naturale", e dall'altro l'unica alternativa che potrebbe offrire uno spunto, quell'uomo che un abbandono lo ha appena subito, è relegata ad un ruolo secondario, marginale. Anche quando la Scion se ne va, il png si limita a dare poco, senza troppa convinzione. Il risultato è che il contest si limita ad grattare la superficie di un tema su tre e ad offrire soltanto alcuni spunti di riflessione ("qual è perciò il senso di legarsi a qualcuno quando quel qualcuno scomparirà prima ancora che possa accettarlo?") mai troppo argomentati.

    Don't look back in anger si rivela dunque un buon prodotto dal punto di vista narrativo, ma che ha delle mancanze strutturali, poco attento come è al pieno sviluppo dei temi, per coinvolgere appieno il lettore.


    Madre!, di Mordred.


    Madre! indaga le vicende di un inusuale contratto di Zanna stipulato con l'Elari Nemete.
    La storia in sé è piuttosto lineare, anche se aperta a qualche possibile equivoco: l'assassina imperiale è assoldata per recuperare un qualche tesoro apparentemente custodito nel covo di una coccatrice, compito cui lei opporrà qualche timida remora, ed una volta sul luogo sarà disturbata da un fauno terribile con cui ingaggerà un feroce combattimento. Il tesoro, scopriremo al termine del conflitto, è un uovo.

    Lato narrativo il contest è buono, complice una certa cura del testo che lascia poche sviste di natura grammaticale. Il giocatore fa largo uso di descrizioni ambientali alle volte però un po' troppo cariche, ma buono lo stacco fra un elemento e l'altro della descrizione prima del salmo di Nyx e poi del messaggio della elari.
    La figura di Namete e ciò che rappresenta è intrigante e ben riuscita, mentre risultano gradevoli i riferimenti all'ambientazione di gioco che ne fanno un mondo vivo, dal lezzo di zolfo comparato alle uova marce per i vicoli di Jadga Vur ai figli dell'estate alla corte dei Ravdoshi. Alcune trovate però non convincono con altrettanto vigore. Il combattimento col fauno, che occupa una parte molto importante di testo perché conflitto principale della storia, non è un elemento troppo funzionale allo sviluppo dei temi, la cui trattazione è in verità piuttosto timida.
    Il primo tema del contest, per quantità di contenuti, è quello della Madre, richiamato più volte, dal personaggio giocante stesso nella figura di Nyx, la made di ogni tenebra, da Nemete e la sua relazione con Ali'Naha, e infine dalla coccatrice-mamma morta nel tentativo di salvare il suo uovo.
    Il maggiore sviluppo non è però legato a Zanna, perché l'assassina tutto sommato si limita prima a onorare Nyx con l'elari e poi a invocarla nelle fasi più concitate dello scontro - elementi che giocano su qualcosa di già familiare -, né alla coccatrice, che troviamo già trucidata dal Fauno Nero, ma a Nemete, perché di Ali’Naha abbiamo lo studio tutto nuovo della sua figura e del suo ruolo di madre che il luminobile stesso rende potente.
    Il tema della grotta è qui usato come scenario, nulla di troppo spinto ed efficace il giusto. La grotta è anche il covo della coccatrice, ma non emerge un particolare legame per questo, e prendiamo la cosa solo come un dato di fatto. Infine, il tema dell'abbandono è toccato soltanto in maniera tangenziale, perché legato alla morte della madre coccatrice che lascia così incustodito il suo pulcino, che sarà poi salvato da Zanna.

    Ne consegue un contest vivace, ricco di spunti colti solamente a metà, il cui limite più evidente è che non fa molto per lasciare qualcosa a Zanna. E non perché del suo Culto sia ancora tutto segreto o da scorprire o altrimenti già rivelato, ma perché gli eventi non hanno proprio quel qualcosa in più che guidi la narrazione in questo senso. Il lavoro offerto da Nemete, al di là dei suoi elementi specifici e dei suoi imprevisti che non ne fanno una passeggiata di salute per la sicaria, non è personale abbastanza da chiamare da sé un qualche particolare approfondimento su un aspetto del culto di Nyx o da richiedere ulteriori sviluppi. E così, mentre negli altri lavori osserviamo una qualche crescita personale, oppure una maggiore consapevolezza dei lettori nei confronti dei personaggi, qui non succede. È questo che manca.


    Sacrament of Wilderness, di Red Jenny


    Sacrament of Wilderness è un tuffo nel passato di Callisto, che indaga le circostanze brutali, selvagge della sua nascita. Il contest ruota tutto attorno ad un unico tema, quello della Madre, reso qui come la natura-genitrice della piccola rivoltapelle, rivelando un capitolo piuttosto oscuro del background del personaggio. Questo avviene tramite un interessante doppio pov esterno, prima per mezzo di un tale soldato draconiano, poi degli occhi della madre adottiva di Callisto, in due momenti distinti della vita del personaggio, una soluzione azzeccata che permette alla giocatrice di mettere in atto una bella lezione di narrativa. I toni del contest sono molto oscuri, conturbanti, e la giocatrice guida questo viaggio nel passaggio dipingendo più saggiamente i luoghi, gli scenari di carne e sangue, che non le elucubrazioni dei presenti. Colpisce, lo scritto, sopratutto per la qualità delle descrizioni ambientali, che suscitano nel lettore immagini potenti, vivide, e trainano la narrazione. Il prodotto è così eccellente, accattivante e privo di sbavature, ma non pretende di indagare oltre il tema, piuttosto lo sfrutta, saggiamente, a fini narrativi. La giocatrice descrive così le origini del personaggio, ma mantiene un riserbo assoluto sul significato che queste hanno per lei, né si sofferma oltre sulla madre adottiva - la strega che pure appare alla fine del post, che al contrario è esplicitamente citata nel background - che pure poteva in qualche modo arricchire il tema.

    In definitiva la giocatrice sfrutta così il contest per fare luce su alcuni avvenimenti del background ancora avvolti nell'ombra e il risultato è uno sforzo in qualche maniera atipico per i canoni del contest, perché si limita a rivelare, piuttosto che pretendere di esplorare o approfondire l'aspetto psicologico del personaggio in relazione al tema, tentativo che è invece fatto più comune per gli altri partecipanti.

    Psicosi di un Male Reale, di Gekoro


    Psicosi di un Male Reale è un viaggio all'interno della mente di Alison, dei suoi demoni, dei suoi timori. Il giocatore ci accompagna in una profonda analisi introspettiva del suo personaggio, utilizzando espedienti narrativi di rilievo che contribuiscono a rendere il prodotto intrigante per larghi tratti. Da un punto di vista squisitamente narrativo la prova risulta piuttosto solida e il contest è sviluppato nei suoi contenuti piuttosto bene. Il tema principale che fa da perno alla sviluppo del contest è quello della Madre, che ai fini della narrativa non è nient'altri se non la madre di Alison stessa. Morta in circostante vicine alla nascita del personaggio per mano di un demone, si percepisce piuttosto bene quel profondo senso di colpa di Alison nei riguardi suoi, del padre, della tenuta Helor, un sentimento che aleggia su tutta la composizione e rende vivo l'interesse del lettore. Il contest si apre con la decisione di Alison di sprofondare nella Dimensione dell'Ignoto, col giocatore che fornisce da subito gli elementi utili a comprendere questo costrutto di fondamentale importanza per il personaggio e la sua caratterizzazione. All'interno di questa dimensione, Alison interrogherà se stessa circa i suoi dubbi e le sue paure, qualcosa di ideale per gli approfondimenti richiesti dal contest.
    La prosa della composizione è piuttosto solida, per lo più libera da errori di natura grammaticale e il testo è nel complesso piuttosto scorrevole, di facile lettura. Solo ogni tanto il lettore incappa in qualche elemento di distrazione, per lo più mancate riletture che producono refusi o errori di concordanza verbale ("Rallento, mi accascio sia per la stanchezza sia perché cominciò ad accusare della gravità di questo mondo." e "Pensarlo è così ambiguo, poiché non ho posso dimenticare nulla.", con un "ho" sfuggito alla rilettura).
    Ma al di là di queste piccole manchevolezze grammaticali, si tratta, nel complesso, di uno sforzo narrativo abbastanza ben riuscito, pregevole e accattivante, e in relazione al contest anche un buon approfondimento su Alison e il rapporto con la madre mai conosciuta. Sono inoltre presenti alcuni riferimenti a situazioni vissute in gioco dal personaggio, segno di una giocata che non è del tutto estemporanea, ma figlia (anche) di un progetto più complesso. Il personaggio si trova quindi proprio sui binari giusti al momento della pubblicazione del contest e il risultato è uno scritto particolarmente bene integrato con la sua storia, e benché questo elemento in particolare non venga preso in considerazione ai fini della valutazione, è innegabile il forte contributo di un tale legame, tanto più che fornisce una base ideale di approfondimento dei temi proposti. È la trattazione finale del tema, la sua conclusione, la sua morale, invece, a convincere di meno: la giocata si svolge molto attorno alla figura di Alison, su di lei e i suoi timori, e il finale di giocata, benché dettato da tutti i presupposti iniziali, è al contempo intrigante e un po' più lontano dalle esigenze del contest di quanto ci si sarebbe inizialmente aspettati. La sensazione finale del lettore è che i temi proposti dal contest siano stati sfruttati dal giocatore al fine di produrre sì un qualcosa di strettamente contestuale al personaggio, ma che non evolve in modo tale da dare una sorta di conclusione alla trattazione dei temi stessi, e per questo slegato e poco funzionale.

    Il risultato è un ottimo scritto, prezioso per l'evoluzione del personaggio e pregevole nella sua composizione narrativa, ma che pecca un po' sul finale dell'attenzione necessaria e richiesta dal contest nei confronti dei suoi stessi temi.


    Conclusioni


    Otto proposte diverse per tre temi che sono Madre, Grotta e Abbandono, la maggiorparte delle quali cercano di approfondire i personaggi giocati in relazione ai temi stessi. I parametri di valutazione sono stati la Qualità Narrativa, imprescindibile per quello che alla fine è un contest di scrittura, e l'Attinenza ai Temi proposti, che induceva necessariamente i giocatori a concentrarsi sul tema scelto come elemento principale della narrazione e a cercare un punto di contatto con l'ambientazione, e che per queste caratteristiche era il punto più carico di aspettativa.
    In generale, guardando le varie proposte e confrontandole, il livello narrativo è quasi sempre piuttosto alto e restituisce lavori pregevoli, mentre l'approccio e in generale l'attenzione ai temi è assai diverso per tutti i lavori e conosce qualche pecca. La maggiorparte delle proposte affrontano tutti i temi proposti o ne presentano elementi bastevoli, anche se l'attenzione è sempre poi rapita da uno soltanto dei temi o da un misto di madre-abbandono. A discutere di ogni tema sono Il Sole Nero, Hitomeboremonogatari, Checkmate!, Madre!, Psicosi di un Male Reale, mentre né Sacrament of Wilderness, né Il Pianto di una Nuova Vita si impegnano nel tema della Grotta e Don't look back in anger analizza solo quello dell'abbandono. Quest'ultimo tema è quello probabilmente più di successo del contest, mentre lo sviluppo del tema della Grotta è quello di minor rilevanza, perché solo alcune delle proposte hanno tentato di indagarlo più che usarlo come unico elemento ambientale, e spiccano fra gli altri per lo più lo sforzo di † V i o l e t †, seppure molto ruvido, o di Deka, che presenta la grotta come rifugio per la piccola Haruna, col loro tentativo esplicito di darne funzione e significato.

    Il Sole Nero è tutto approfondimento dei temi, ma il contest in sé non gode di grande pregio narrativo per tutti i motivi già analizzati. L'approfondimento stesso ha delle lacune, perché il lettore è messo a parte delle considerazioni del personaggio ma non tanto dei fatti che hanno portato a queste considerazioni, il che porta ad un coinvolgimento piuttosto basso. Timido l'elemento fantasy medievale della proposta. A fronte di queste lacune, pur considerando la trattazione comunque corposa dei temi, il contest totalizza un punteggio di 2,9/5.

    Hitomeboremonogatari è un tentativo di fusione riuscito solo in parte di tutte le esigenze del contest, che vede l'approfondimento dei temi in una cornice narrativa volta a stimolare queste riflessioni. Difetta principalmente in alcuni elementi della cornice, che arriva a soppiantare l'importanza dei temi stessi e non convince del tutto. Il contest è comunque, nel complesso, fra i lavoro più equilibrati, per quanto non brilli in nessun aspetto, ed ottiene un punteggio di 2,8/5.

    Checkmate! è una proposta interessante con alcune trovate di pregio che però manca di un po' di equilibrio. Il risultato è comunque una proposta godibile che non ha grandissime pecche strutturali e che matura un punteggio complessivo sopra la media di 3,5/5.

    Il Pianto di una Nuova Vita è un buono spaccato della vita di Truth colto in un momento di spontanea riflessione, e a differenza di proposte simili, il giocatore inquadra l'approfondimento introspettivo in una ben precisa cornice, fornendoci un'esperienza completa almeno nella struttura. Il lavoro non è tuttavia esente da pecche, evidenziate qui soprattutto lato narrativo, e il punteggio finale è un 2,9/5.

    Don't look back in anger è per comparazione il contest più limitato perché lo spazio destinato al tema è minore, la trattazione la meno accurata e l'elemento fantastico appena accennato. La parte narrativa è comunque buona abbastanza da sollevare un punteggio complessivo di 2,7/5.

    Madre! è una proposta ricca di contenuti, fortemente trainata dall'elemento fantastico atlassiano, ma in definitiva poco coraggiosa per l'approccio ai temi. Matura, per le buone proprietà narrative, un punteggio di 3,6/5.

    Sacrament of Wilderness si distingue perché fa luce su alcuni aspetti del suo personaggio piuttosto che presentarlo dinnanzi a fatti esterni che possano oggi influenzarne la condotta. La proposta risulta così tutta sospinta dal grande elemento fantastico e dalle eccellenti proprietà narrative, per quanto i temi non producano grandi parentesi introspettive. Il punteggio è di 3,75/5.

    Psicosi di un Male Reale è una proposta completa e matura, che non fa mancare praticamente nulla. La narrazione, magari, non è la più pregevole fra tutte le proposte, ma l'elemento fantastico e lo sviluppo dei temi sono tanto buoni fra fruttare un punteggio di 3,8/5.


    Alla fine, valutando i pregi e i difetti di ciascuna proposta, diventa una gara a due, ed entrambe le proposte sono eccellenti: Sacramente of Wilderness è un contest violento, cattivo, con un tono iniziale molto accattivante e una buona progressione, mentre Psicosi di un Male Reale è un viaggio autentico e appassionante in una vita caratterizzata da molti traumi e una accattivante impronta sovrannaturale. Viene da chiedersi che cosa ne sarebbe stato però di Sacrament of Wilderness se la giocatrice avesse deciso di esplorare oltre la scena, ma risulta difficile stabilire così, in via ipotetica, se uno sforzo ulteriore avrebbe distrutto l'equilibrio della scena, che è assai assai gradevole già così, oppure avrebbe dato quel giusto compimento all'opera che le avrebbe permesso di scalzare le concorrenti e battagliare più ferocemente per il posto più alto. Tant'è, la proposta di Gekoro è nel complesso più convincente ancora già così, uno sforzo pregevole che frutta tutti gli onori del caso. È Gekoro ad aggiudicarsi la vittoria del Contest.


    Il premio finale è così composto:
    † V i o l e t †, 290 EXP di valutazione
    Deka, 280 EXP di valutazione
    Wrath;, 350 EXP di valutazione
    Un_Goblin, 290 EXP di valutazione
    Neéro, 270 EXP di valutazione
    Mordred., 360 EXP di valutazione
    Red Jenny, 375 EXP di valutazione
    Gekoro, 380 EXP di valutazione + 250 EXP per la vittoria.


    Ringraziamo per la partecipazione.

    CONTEST



     
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