Posts written by Deer Fren

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    CITAZIONE (Jo Bja @ 2/4/2023, 16:56) 
    Wb :blobreach2:

    Ty :blobreach:

    CITAZIONE (DarkSuperSayan @ 2/4/2023, 12:30) 
    Ancora sta ad aspettarti seduto sul muretto, mannaggia a te XD

    Poveretto, ormai sarà ricoperto di licheni a forza di aspettare xD
    Ma presto gli rimando Val, promesso
  2. .
    CITAZIONE (DarkSuperSayan @ 1/4/2023, 16:11) 
    Ma bentornata ^w^

    Il mio panda non-morto preferito :blobsnuggle:
  3. .
    CITAZIONE (Tied @ 30/3/2023, 21:34) 
    Per quelle cose ci pensa Lionet.
    Dal canto mio, vubbì. :blobreachsob:

    Da Tieddino solo caldi abbracci :blobreach:

    CITAZIONE (~Terrarium~ @ 30/3/2023, 21:36) 
    Bentornat* then :funghetto:

    Grazie grazie :cookie:

    CITAZIONE (Alastor Krane @ 30/3/2023, 21:37) 
    Piango.
    Ma tipo tantissimo.
    Fatti abbrasciare. :blobreach:

    Ho finito i fazzoletti. Spero vadano bene le mutandine zozze di Seras.
    Gli abbrasci sono sempre bene accetti :blobreach2:

    CITAZIONE (Angrboða @ 30/3/2023, 22:39) 
    Che ritorninoooooo, welcome back tantissimo :blobsnuggle:

    La mia unica e preferita portatrice di coscette di miele. Ti amo e ti adoro come la pasta col pomidoro :blobcuddle:

    CITAZIONE (vøx @ 30/3/2023, 23:36) 
    am happy.
    Bentornat <3

    Altissimo Intenso Immenso... che piascer rivederla :blobreach2:

    CITAZIONE (.artificial @ 31/3/2023, 01:08) 
    MIODDIO C'E' FREN, CIAO FREN!!!!

    Tied mi ha detto che hai tu le foto di piedi da mandarmi. Non tentennare, mi voglio sollazzare :blobowo:
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    Nonostante ci fosse dell'indecisione sul tornare o iscrivermi al Celebrity Dream Feet foum, in cui mi proponevano- cito testuali parole- 'un forum che celebra la bellezza dei piedi delle celebrità', alla fine sono di nuovo qui... ovviamente vorrei anche le foto dei piedi. Quindi iniziate a scoprire le caviglie e di conseguenza send ankles, così che possa sollazzarmi con i vostri malleoli in queste lunghe serate solitarie.
  5. .
    E niente. Il lavoro è aumentato, l'intervento non è andato proprio bene bene e devo iniziare ad affrontare un trasloco ed iniziare a farmi un mazzo così per aprire il mio locale... In soldoni non ho attualmente tempo. Spererei di poter tornare a settembre quando le acque inizieranno un po' a calmarsi o, addirittura, anche prima. Per ora vi saluto e vi abbraccio, e chiedo scusa a chi stava giocando con me e spero di ritrovarti- sì, parlo proprio con te- quando tornerò. Vi amoh tutti <3
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    Aarnivalkea
    - Messo dei Sogni -

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    _ __Una moneta fortunata


    Aveva perso d'improvviso il contatto con il terreno, mentre il grosso Galzani la sollevava senza fatica alcuna, mettendole un braccio sotto le gambe e stringendosela poi contro. Val aveva perso la presa dal collo di lui, facendo scivolare le braccia in grembo, gli occhi chiusi mentre si restringeva di nuovo, quasi cercasse di non pesare sul suo salvatore in quella nuova posizione. Si sentiva quasi tranquilla, dopo tanto tempo passato ad aver paura ed odiare, a tenersi sempre vigile per non rischiare che l'Uomo che Ride le facesse del male, ma comunque provava una punta di timore nel pensare che l'anziano uomo potesse in qualche modo tornare ad infastidirla. Eppure il nuovo padrone sembrava non ammettere questa possibilità, ribadendo a parole come la sua intenzione fosse quella di impedire a chiunque di farle del male.

    Mentre si allontanavano, Val, aprì leggermente un occhio per osservare di sfuggita il vecchio e quel suo ghigno terrificante che, nonostante tutto, ancora perdurava sulla rugosa faccia. Però, più si allontanavano, quella sensazione di pesantezza sul cuore prese ad alleggerirsi, sbriciolata man mano che il Galzani muoveva un passo dopo l'altro e scandiva i minuti col suono cadenzato del suo incedere. Fu quasi sul punto di addormentarsi, quando la posò con delicatezza su un basso muretto. Le chiese come si sentisse e poi si presentò, allungando una grossa zampa pelosa nella sua direzione.

    La Kuutar si chinò leggermente in avanti, fissando l'arto ancora proteso con una punta di curiosità, per poi raddrizzare la schiena e scrollare la folta criniera nel tentativo di levarsi di dosso la polvere ed assumere un aspetto migliore, con scarsi risultati. Ringhiò nel pensare a come si fosse ridotta, al suo puro manto bianco ed azzurro divenuto poco più che una zazzera impolverata ed annodata.

    "Aarnivalkea... Val" mormorò passandosi piano le dita fra la pelliccia, ma abbandonando subito l'intento di sbrogliare i nodi e fissando di nuovo gli occhi della maschera sul suo salvatore "Non sono uno spirito. Tu sei uno spirito?"

    Si calò con calma dal muretto. Gli zoccoli caprini rimandarono un suono secco quando toccarono le pietre della pavimentazione, mentre la giovane inclinava il capo e si avvicinava, muovendosi con calma. Con le dita toccò e percorse le cuciture sulle braccia del Galzani ursino e poi sulla mano che le aveva offerto poc'anzi. Dentro la sua testa tante vocine si sovrastavano e fondevano, facendo una miriade di domande, le stesse che Val iniziò a riversare su Alp come un fiume in piena di curiosità infantile:

    "Sembri uno spirito e piaci ai bambini. Ti piacciono i bambini? Perché hai tutte queste cuciture? Sei un peluche? Tipo... tipo quelli che ho visto nelle camere da letto dei bimbi, ma tu sei più grande. Perché sei un orso di peluche grande? Probabilmente è per dare abbracci grandi, vero?"

    D'improvviso la gabbia era sparita dai suoi pensieri, come la pelliccia rovinata. Era stato tutto spazzato via e la stanchezza, ricordo effimero, stava lentamente abbandonando i suoi muscoli tesi. Stava... meglio. Poteva finalmente respirare.


    Edited by Deer Fren - 7/4/2022, 00:44
  7. .

    SERAS SILK

    ▪ M A N A & S A L U T E:
    Energia: Bianca
    Mana: 50 + 50= 100%
    Salute: 28/32

    ▪E Q U I P:
    Mimicloak ;{Equipaggiamento difensivo_ 7/8}

    Hash'nvardeen'knairgh'malis ;{Spada ad una mano_ 7/8}

    ▪P A S S I V E:
    - Giustifica Biocinesi
    - Auspex Creature
    - Mimesi
    - Power-up Destrezza +1
    - Movimenti animali

    ▪A T T I V E:
    Bang bang, Baby;{Danno fisico da proiettile con Paralisi: Alto_ Multieffetto (Offensiva+Supporto)_ Fisico+Paralisi Magico}
    Mimic Kiss;{Morso ferino con Disarmo: Alto_ Multieffetto (Offensiva+Supporto)_ Danno Fisico+Disarmo Magico}

    ▪R I A S S U N T O:
    - Recupero energie con pozza di Sairah.
    - Difendo THRUST con abilità attiva Mimic Kiss, parando Medio fisico e ricevendo un Medio fisico di danno
    - Attacco con abilità attiva Bang Bang, Baby all'altezza dell'anca sinistra e affondo con spada con Base + 1 Dex al ventre


    Senzanome2_0

    Scorciatoia spesso non voleva significare necessariamente'zona sicura', dopotutto lui aveva vissuto per anni in quei luoghi che la gente conosceva come scorciatoie. Solitamente era lì che si nascondeva ogni tipo di rifiuto, di triste rigurgito della società, ed in cui accadeva ogni tipo di efferatezza, ma era tranquillo: tra feccia ci si riconosce, come una specie di olezzo che macchia l'anima e si spande fin nelle narici di chi è ammorbato dalla stessa puzza. E lo sentiva lui stesso, negli occhi che li seguivano lungo la strada come quelli di rapaci che attendono; però non si sarebbero mossi dai loro angusti rifugi e dalle dense ombre, non avrebbero nemmeno tentato di allungare una mano. Forse era per lui, forse per il gendarme con cui si era accompagnato. Quest'ultimo aveva continuato la sua passeggiata, ignorando la pesantezza della situazione, e si era anche premurato di offrirgli un'ampolla di qualcosa. 'Serve per recuperare le forze, ce le danno in dotazione', si era premurato di spiegargli.

    Una bella cazzata, si era trovato a pensare lo Yùner mentre passava un lungo artiglio sul vetro della bottiglia. Una delle prime regole della strada era quella di non accettare nulla dagli sconosciuti, tanto meno se decisamente prestanti e bellocci, e tanto meno assaggiare qualsiasi cosa offerta. Scrollò le spalle, fregandosene altamente ed ingollando il liquido rosso: in quel posto aveva notato che le guardie erano stranamente stupide e dunque poteva avergli effettivamente offerto qualcosa di utile.

    Si aspettò da un momento all'altro di cambiar colore o sentire il cervello colargli fra le dita dei piedi, esplodere in coriandoli in un suono comico o qualcosa di simile, ma non successe nulla, con suo sommo dispiacere. Si sentì, invece, piacevolmente rinvigorito, come se lo schifo avvenuto nella baracca fosse stato poco più che un sogno. Tanto meglio. Avrebbe avuto maggiori possibilità di raggiungere il manufatto che il Collezionista cercava.

    « Porca troia Elizabeth, la prossima volta non verrò a salvarti »

    Parole che seguono l'ennesimo uomo che spunta dalle tenebre, facendo andare lungo steso il Galzani. Lo Yùner rollò gli occhi con un verso infastidito.

    "Ci risiamo" sbuffò mentre metteva nuovamente mano a Malis, che uscì dal fodero gracchiando un assurdo 'evviva la montagna, quest'uomo è una cuccagna'.
    "Avrei detto 'porca matregna, ho una sfiga indegna'"

    Ma se la sfiga era in agguato allora doveva rendere altrettanto spettacolare quella situazione. Il figuro gli andò incontro, spada sguainata e pronta a colpirlo al petto, ma Seras si mosse di lato, chinandosi ad afferrare con la bocca la lama, la pelle che nuovamente si lacerava ed i denti che cercavano affamati il metallo in cui affondare completamente. Sentì le zanne spezzarsi, in una serie di schiocchi, la bocca riempirsi di sangue e pezzi di smalto. Un po' di danni li aveva fatti ad entrambi.

    Sfruttando la posizione allungò la mano libera in direzione dell'anca dell'attaccante, mirando con le dita alla giunzione, e concentrando nella punta delle dita il calcio delle sue ossa. Ancora una volta i piccoli proiettili ossei si mossero a gran velocità, alla ricerca di carne in cui affondare. La stessa gioia con cui Malis si mosse verso il ventre del figuro mascherato, per bearsi ancora delle grondanti viscere del malcapitato di turno.

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    Salve salvino... birretta di benvenuto?f025
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    Per un mesetto sarò altalenante, colpa dentro e fuori dall'ospedale e dolori vari annessi. Risponderò più lentamente del solito, ma non vi vorrò meno bene :blobsnuggle:
  10. .
    Topic di supporto per la masterata Lo specchio di Ipazia, per Hig, Alastor Krane e Neéro.
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    colly



    LO SPECCHIO DI IPAZIA
    "Quando guardi nello specchio sei sicuro di vedere te stesso?
    E se fossi tu il riflesso di ciò che scorgi oltre il vetro"


    Treyarch è uguale ad ogni altro porto, ma solo più in grande. Ovunque ci sono le stesse facce, le stesse cosce che si scoprono, i medesimi coltelli che alleggeriscono i passanti dei propri averi e dei corpi addormentati delle proprie anime. Nulla che dei viaggiatori non abbiano già visto in altri porti, grandi o piccoli che fossero. Anche qui le mercanzie vengono vendute e comprate ad ogni ora del giorno e della notte, fiumi di alcol e prostituzione. L'attrazione maggiore, però, del Granporto dell'Impero è la possibilità di trovare informazioni, anche se in questo caso è più una botta di fortuna quella che viene trovata.

    E' una sera tranquilla a Granporto, una di quelle belle sere di inizio primavera, l'aria salmastra spande il proprio odore su quelli più importanti dei pescherecci e delle varie bettole, andando ad insinuare fra mantelli ed abiti un leggero vento ancora freddo e pungente. Porta con sé il chiacchiericcio, il biascicare di qualche ubriacone e risate, il suono di stoviglie e ninna nanne. C'è qualcosa che nel vento spinge a raggiungere qualche via traversa, fra il Primo ed il Secondo Sbocco ed allontana ciò che è la normalità degli altri distretti della città marittima. Le strade sono più pulite, la gente più rispettabile, ma non meno sospettosa e... imperiale.

    Le strade sembrano tutte uguali, come i palazzi. Eppure fra due alte strutture bianche, incassato come un condannato tra due guardie, vi è una bassa costruzione scura, quasi nascosta dalle ombre imponenti che proiettano le altre due. L'esterno è anonimo, in legno scuro, con due finestre rotone da cui non si riesce a scorgere l'interno dell'abitazione ed incorniciano una pesante porta; solo una piccola lanterna appesa sopra l'uscio getta una fioca e pallida luce aranciata, un cono mistico direttamente sull'alzata davanti alla porta. Chiunque passi vicino alla strana e bassa costruzione non sembra notare la discrepanza fra le varie strutture e tanto meno il fatto che, fino a poche ore prima, la bassa abitazione lì non c'era mai stata. Chi però si accorge di lei, piccola e incassata, si sente attratto verso l'opaco pomello brunito, a fare un passo avanti verso la luce della lanterna ed a scoprire cosa si cela oltre la soglia, nonostante qualcosa infondo all'anima provi a suggerire che possa essere una pessima idea.

    Una mano sulla maniglia della porta e questa si schiude. Non produce alcun suono e si muove su cardini ben oleati, acuendo la sensazione che non dovrebbe esserci o non dovreste esserci voi. Sul viso vi raggiunge il calore di una casa, qualche odore familiare che cambia da persona a persona e venite quasi trascinati dentro dalla forza di questo luogo magico, che da fuori sembrava tanto piccolo ma che ora si dispiega come un'ampia bottega delle meraviglie o un qualche salotto di un virtuoso raccoglitore di oggetti incredibili. C'è un camino di candido marmo, abbastanza grande da permettere ad una persona di starvi comodamente all'interno, ed in cui arde un fuoco cheto come una grande bestia ardente. Spande una luce vivida che fa risaltare ogni oggetto, libro e pergamena, disegna i contorni di un paio di divani di morbido velluto rosso come il sangue ed un basso tavolino rotondo, su cui fa bella mostra quella che parrebbe un'orchidea, uno specchio opaco ed una scatola di mogano e madreperla.

    "Avanti, prego. Non rimanete sulla porta"

    Una voce morbida ed avvolgente, impalpabile come lo stesso velluto dei divani o dei petali dell'orchidea. Sembra venire da ovunque, da vicino e lontano, sospinge la curiosità che alberga dentro lo stomaco e chiede semplicemente di lasciarsi andare.



    CITAZIONE
    Welcommini Giacomini, iniziamo.
    Per l'intro siete liberi di descrivere quello che volete fino a quando non entrate nel 'negozio' del Collezionista (QUI un po' di descrizione del personaggio). Non ci sono turni fissi e l'unica vera e propria cosa che vi chiedo è di postare almeno una volta a settimana, quando non buttiamo fuori dei post in supporto.
    Detto questo adesso vi tocca solo divertirvi <3
    Prima scadenza: 22 marzo.
    P.s. non ho bisogno di post troppo arzigoggolati e pieni di fantafuffa, mi basta solo capire cosa fate e perché lo fate


    Edited by Deer Fren - 16/3/2022, 23:30
  12. .
    Cose


    CITAZIONE
    A L F I E R E
    ▌Primo costrutto;
    Alfiere è stato il primo costrutto umanoide creato da Narset e, come tutte le sue creature, ha un aspetto che riprende l'oro del metallo arcano ed il blu dell'etere che lo fa muovere. Alfiere ha un corpo affusolato che ricorda quello di certi spadaccini, dalle linee simili a volute di fumo, e come tale si muove: la sua intera essenza si riassume in un movimento pulito e simile ad una danza, un derviscio di metallo e magia. Le lunghe braccia, che quasi toccano il terreno, sono costituite da affilate lame che ricordano le Dussack. Quando viene richiamato solitamente è per dimostrare le sue doti e potenzialità e calca il campo di battaglia con la stessa fierezza ed alterigia di un combattente esperto, la testa sprovvista di occhi che però segue il proprio bersaglio senza perdere mai il proprio obiettivo.

    M a e s t r i e
    ▌Passive:
     • xxx
    ▌Attive:

    E q u i p
    ▌xxx xxx {xxx}
    ▌xxx xxx {xxx}


      

    Cose


    CITAZIONE
    T O R R E
    ▌Secondo costrutto;
    Il costrutto più massiccio fra quelli a cui Narset ha dato vita, nato per proteggere ed essere lo scudo e la forza bruta dell'artigiana. Torre è un grosso umanoide bicefalo che ricorda incredibilmente certe armature complete da parata, grossi e lenti ammassi di metallo, e così si presenta questo costrutto. Il suo corpo è meno rifinito rispetto a quello degli altri golem e persino il blu tipico dell'etere che scorre è celato sotto una compatto strato di metallo. Raggiunge tranquillamente i due metri d'altezza, con braccia spesse ed enormi mani che gli danno la capacità di incassare ciò che la propria padrona non può sopportare. Il suo ruolo di protettore gli da un modo di comportarsi più simile ad una guardia di elitè, di quelle che solitamente sono a difesa di regnanti e nobili.

    M a e s t r i e
    ▌Passive:
     • xxx
    ▌Attive:

    E q u i p
    ▌xxx xxx {xxx}
    ▌xxx xxx {xxx}


      

    Cose


    CITAZIONE
    D E S T R I E R O
    ▌Terzo costrutto;
    Come Grain, anche Destriero non ha alcuna utilità a livello di combattimento. Fu uno dei tanti esperimenti per metter in pratica la fusione e la miglioria della metallurgia arcana. Non ebbe il cuore di rifondere il costrutto e da allora lo tiene come semplice cavalcatura di scorta o quando la sua vanità si fa più intensa e desidera sfoggiare una perfetta macchina da trasporto. Ha sembianze equine, come fa intendere il nome, anche se la testa ricorda fortemente quella dei rapaci, con un becco munito di rostro. L'intero corpo del golem è la perfetta sintesi di come arte e meccanica possano fondersi per dar vita a qualcosa di unico, in cui ingranaggi, tubi e muscoli sintetici si muovono grazie alle vene in cui scorre l'etere, il tutto messo a nudo dalla mancanza di pelle. Ciò non lo rende meno spettacolare.

    M a e s t r i e
    ▌Passive:
     • xxx
    ▌Attive:

    E q u i p
    ▌xxx xxx {xxx}
    ▌xxx xxx {xxx}


      

    Cose


    CITAZIONE
    R E G I N A T I T A N I A
    ▌Quarto costrutto;
    Linee più fini su un corpo piazzato, una fusione fra lo stile dell'Alfiere e della Torre. Titania è l'unica creazione di Narset ad avere un nome vero e proprio, non più quello di una pedina degli scacchi, nonché connotati umani molto più pronunciati e visibili nella struttura metallica: la barbuta è rifinita con corna ricurve all'indietro, che dipanano dalla fronte dell'elmo, incastonati tra fregi di piante e palmizie, su cui capeggiano lunghi occhi a mandorla di colore azzurro e dalla forte espressività, un naso affilato ed una bocca sottile. La complessità dell'armatura e

    M a e s t r i e
    ▌Passive:
     • xxx
    ▌Attive:

    E q u i p
    ▌xxx xxx {xxx}
    ▌xxx xxx {xxx}


      


    Edited by Deer Fren - 15/3/2022, 20:26
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    Chonky John
    - Spezzakraken in pausa -

    Pngtree-hand-drawn-vector-dividing-line-5777802

    _ __Inizio



    Le risate aleggiavano ancora fra di loro e gli arrosticini andavano esaurendosi in fretta. Qualcuno aveva proposto di andare in una taverna, qualcun'altro si era proposto di fare il giro delle bancherelle di alcolici ed il solito burlone si visitare un bordello per, secondo lui, 'deliziare il lato più culturale'. Era stato bella mente ignorato con la solita delicatezza che si aveva fra grossi scaricatori di porto: a manate. E fra la chiassosa e rozza compagnia andò ad insinuarsi una nota, lieve come un vento primaverile, che portò il silenzio. Una dozzina di occhi si volsero a guardare chi, con tanta affettata grazia, si era rivolta a loro. La quiete improvvisa era pesante: nessuno si azzardava a parlare per primo, a rispondere all'evanescente creatura che si era loro approcciata.

    John cercò di parlare, di farsi avanti per sbloccare la situazione, ma fu subito interrotta da uno dei più giovani della compagnia che, credendosi più arguto degli altri, se ne uscì con un:

    "Signorina, hai visto quante persone girano? Non sei l'unica Elari girare qui, sarà impossibile trovare chi cercate"

    Non fece in tempo a finire che uno dei grossi pugni di John si abbatterono come il maglio di una qualche divinità della guerra sullo stomaco del poveretto, mandandolo lungo steso sul selciato. Gli occhi dorati dell'aliothiana si fissarono quasi feroci sul gruppo di uomini.

    "Siete un branco di scalzacani e maleducati. Andate a cercare della lisciva ed andate a strofinarvi bene quelle vostre lingue" fece la donna allontanando i compagni. Questi raccolsero il ragazzo da terra e se ne andarono ridacchiando e lanciando battutine sconce.

    John sbuffò dal naso, corrugando la fronte. A volte i suoi compari sapevano essere dannatamente stupidi e superficiali, soprattutto verso qualcuno che aveva necessità di un aiuto come in quel momento... come ne aveva avuto necessità lei anni prima, appena giunta alla Dominante. Era dannatamente grata a Mastro Abraham per averle permesso di lavorare e fare carriera presso il porto e la sua Compagnia Mercantile.

    Quando fu certa che il gruppetto fosse abbastanza lontano, si volse in direzione della donna che era intervenuta poc'anzi. Difficile non notarla tra la folla: alta, distinta e con l'aria di un cerbiatto che aveva appena avuto un incontro ravvicinato con un cacciatore. Sembrava qualcuno che aveva bisogno di un abbraccio. Od un cordiale. Sorriso con gentilezza, immaginando che non fosse stata lei a perdere la propria compagnia, ma viceversa. Ripassò velocemente il proprio vocabolario del Fae e si rivolse finalmente alla donna che le stava davanti:

    "Perdonateli. I porti tengono lontani i libri e l'educazione da certe teste, ma non sono persone cattive." Era sincera. Come sempre "Sfortunatamente non ho avuto modo di vedere chi descrivete. Non avete, con la vostra compagnia, un luogo di ritrovo? Una stanza, una locanda? Potremmo iniziare da lì. Ma prima..."

    Si allontanò un momento, per tornare al chiosco e farsi dare un'altra borraccia di un leggero vino bianco fruttato, qualcosa di meno acre e torci budella del rosso che aveva bevuto fino a qualche momento prima. Con garbo, per quanto le fosse possibile, porse il piccolo otre di pelle scura all'Elari che le stava davanti. Era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva avuto modo di parlare con qualcuno del popolo fatato, non essendo i porti e le navi posto usuale in cui trovarli. Come tutti quelli della sua razza aveva uno dei volti più belli che avesse mai visto in circolazione, come l'aura che trasudava una profonda fierezza, ma anche una profonda ansia ed inadeguatezza.

    "Le consiglio di bere qualcosa. Si ragiona meglio quando non si ha la gola secca e lo stomaco contratto." una delle poche cose buone che le aveva insegnato suo padre "Sono John."

    Cose


    CITAZIONE
    S t a t o
    ▌Scheda: Here
    ▌Salute: 40/40.
    ▌Mana: 100%.
    ▌Energia: Bianca.


    M a e s t r i e
    ▌Passive:
     • Power-up Vita e Forza
     • Power-down Agilità
     • Immunità al dolore
     • Poliglotta
    ▌Attive:

    E q u i p
    ▌Cannon Guantoni magici {Set Armi}
    ▌Kraken Pelle impenetrabile {Armatura naturale}


    N o t e:


      

  14. .
    Link al Conto: XxX
    Giocata:Moneta (giocata festival)
    Apertura (masterata festival)
    Ipazia
    A song (Ingresso)
    Task: Settimanale Marzo: - 1 post giocata [Festival]_ 10*2 exp
    - 2 post masterata [Festival]_ 20*2
    - 1 post masterata_ 20

    Mensile: - 2 post masterata [Festival]_ 100*2 (Apertura (masterata festival))

    Settimanale Aprile: - 1 post giocata [Festival]_ 10*2 exp
    - 1 post Iniziale_ 25 exp
    Exp tot: 365 exp

    Edited by Deer Fren - 6/4/2022, 18:38
  15. .

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    Aarnivalkea
    - Messo dei Sogni -

    Pngtree-hand-drawn-vector-dividing-line-5777802

    _ __Una moneta fortunata


    Il grosso Galzani si era chinato su di lei, accucciandosi per raggiungerla. Era rimasta immobile, quasi senza respirare, con gli occhi fissi su di lui e la pelliccia sollevata per sembrare più grossa e spaventosa, in attesa che la ghermisse o le mettesse un qualche collare o laccio. Era stato così anche la prima volta. Avrebbe voluto richiamare il suo arco, trafiggere quel volto orsino con una delle sue frecce, ma era mortalmente stanca e non aveva le forze nemmeno per scappare via.

    Si preparò a venir presa, chinando piano la testa quasi a toccare la strada, ma le parole di lui arrivarono come la più calda e rassicurante delle coperte. Voglio portarti via da qui. Una frase che la colpi con forza, infrangendo la stoica resistenza che aveva mantenuto sino a quel momento, ed il diamante attorno al suo cuore si sciolse come neve al sole. Non riusciva a crederci.

    "Davvero?"

    Una voce sottile o tante fuse in una sola, che pigolarono da sotto la maschera una sola parola estremamente bassa, qualcosa che avrebbe potuto udire solo il Galzani e che la rendeva più umana di quello che non era parso sino a quel momento. Rimase immobile a fissarlo, a guardare quel volto sincero ed il suo sorriso, mentre il pelo si riabbassava e la maschera tornava nuovamente muta ed inespressiva. Ci fu però un nuovo movimento e la Kuutar sollevò piano una mano in direzione del giovane, esitando poi a pochi centimetri da lui: ancora le voci nella sua testa le dicevano di no, che il pericolo era ancora lì e poteva avere sembianze e parole dolci, tutto per renderla ancora un divertimento per la massa. Ma non le ascoltò e quasi si gettò sul suo nuovo padrone, su quel corpo più grande del suo: la sua mano si posò sulla spalla di lui, scivolando sulla pelliccia e fece forza quel tanto da permetterle di sollevarsi a sedere. Il corpo dello spirito prese nuovamente a mutare, a distendersi per raggiungere le dimensioni che aveva prima di venir rinchiusa, di una creatura che non aveva più nulla dello Spiritello Fortunato che era stato tenuto in gabbia fino a qualche momento prima.

    Con un sospiro tremante si spinse ancora più su, avvolgendo le braccia attorno al collo del Galzani che l'aveva liberata, una delicata stretta liberatoria e pregna di necessità e del semplice desiderio di non essere solo un oggetto, di sentirsi considerata... di tornare a respirare e vivere. Voleva ancora piangere, voleva ringraziare quel giovane dal grande cuore, ma non riuscì a dire nulla. Semplicemente chiuse gli occhi e strofinò delicatamente la maschera contro la sua spalla ed il collo, per poi rilassare l'intero corpo e rimanere immobile contro di lui. Stava bene lì... voleva stare lì, anche se continuava a sentire gli occhi del viscido Uomo che Ride piantati nella sua schiena. Voleva andare via.
222 replies since 7/4/2011
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