Posts written by † V i o l e t †

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    Unoa si spara nelle balle ovaie per quattro mesi, va a fare un esame con una galvanizzazione in corpo che si prende pure della groupie della Criminologia, si concede di togliersi la mascherina per quell'esame e per l'incontro di filosofia con le quattro vecchie per un'ora e mezza nel pomeriggio, e come ricompensa cosa gli arriva? Una cazzo di pseudo-influenza da immunomodulat* che dura due settimane. C'è un motivo se il mio pg, quindi, sfarfalla in quest come se la connessione saltasse a intermittenza: è la lucidità mentale di sostenere tutto questo che mi manca sisi.
    Uno, o una, si domanda pure se sia veramente la mezza influenza a causare questa fatica mentale, oppure...altro.

    Fatto sta che Geko mi risponde, e ricomincia la giostra.

    «Ne riparliamo quando sbloccherete il negozio. E smettila di frugare nelle tasche aggratis.»

    «Oh?»

    “Negozio?!!”


    Wow, questa sì che è una notizia interessante: magari lì finalmente troverò la mia arma esotica finale definitiva con cui sentirmi pienamente appagatoa - continuo a sfarfallare anche nell'essenza, c'è poco da fare, sono troppo stanco per sostenere il mio pg femminile, seppure più nella mente che nel corpo. Nel corpo va bene, mi ci trovo bene, comodo, a mio agio. La mia personalità, invece...boh, anche la voce: è ancora un'attiva, evidentemente, non una passiva.

    Un istante dopo, siamo in mezzo alla piazza, con tutto ciò che succede: loli che dio mio, pupazzi che poverini, ovatta che è soffice e coccola dappertutto, E DEI FOTTUTI RAGNI DI MERDA che l'istinto mi dice di lanciafiammare - non è una miniera, stavolta: non dovrebbe esserci quel fottuto grisù che mi fotte ogni volta, e che uccide la povera Alison. Non c'è nemmeno lei, e non c'è nemmeno il lanciafiamme, ma mi trattengo dal rovistare nelle tasche per farlo spawnare unicamente per un motivo: quelle merde umane aracnomorfe non ce l'hanno con me.
    Mamma che schifo lo stesso sisi.
    HIG fa fuori il suo coi revolver, e per fortuna sono distratta e non lo vedo sborrarsi addosso -barèa (NdR: "che schifo" in trentino)-, attratta istintivamente e nostalgicamente dal suono di modem che si connette emanato da Aeon, e dalla domanda che mi sorge sulla fine che fa il suo ragno. Anche Mantis fa fuori senza problemi il suo, volando (?!), e quindi rimane solo quello del mio Mitch.
    Mitch, che...

    «Babygirl, guarda dall'altra parte»

    «Ma eeeee»


    Il mio sguardo severo e contrariato si posa su di lui mentre calcioruota la spada in maniera raccapricciante, ma avrei dovuto non guardare manco lì, visto che si strappa la carne dal braccio dandomi i brividi e facendomi bestemmiare interiormente di empatia fisica. Sento una scarica elettrica risalirmi tutto il corpo, dalle terminazioni fino alla nuca, con un dolore fantasma di seconda mano che la gente normale non credo sperimenti, e che per me invece è proprio la norma, mortacci mia, incapace di chiudere gli occhi o di voltarmi da un'altra parte, freezata e bestemmiante con gli occhi fissi su quella roba cyborg che Terminator spostati.
    E poi... Barèa, dio mio: va a mordere il ragno. E non funziona. E allora ci riprova, e se lo mangia, e io sto per sboccare e finalmente riesco a girarmi dall'altra parte appena la scena inizia, riuscendo a salvarmi cercando di evocare nella mia mente immagini di altre cose, randomiche, intensamente immaginate mentre ad occhi sgranati fisso la neve per terra. Ah no, non c'è neve, giusto, solo pioggia, ma insomma, non è importante non vedo bene: si sovrappongono layer su layer con opacity al 50% come fosse Gimp, layer di cazzate random tra cui anche la mia prof d'inglese delle superiori - glitch, quella la uso per indurmi emozioni negative anti-horny solitamente, ed in questa occasione quindi lavora contro! Ma pazienza, la tempesta emotiva è sufficientemente intensa da distrarmi e non ricordarmi con completa attenzione ciò che sto evitando.
    Ansimo, spostando lo sguardo e sbirciando con la coda dell'occhio, con una mano a pararmi dalla realtà quasi del tutto, nella speranza di intravedere solo Mitch e non più la creatura.

    «Adesso puoi guardare, girl, basta che non mi chiedi dove è finito il corpo.»

    «Che schifo, so già dov'è finito, madonna sandala!»


    L'HACCIP! Dio mio, gli insetti li stanno legalizzando adesso, ma vanno trattati in maniera alimentarmente consona! Ma vabbeh che là dentro ha un cazzo di reattore nucleare ad acido che scioglierebbe anche le radiazioni...
    Mi porge la mano e... Esito, a prendergliela. Chissà se l'ha toccato, yuck. Poi mi dico che siamo a Ercheccaizz, in un gdr, e che non ho mai visto nessuno ammalarsi se non per trama, quindi sospiro e cerco di non pensarci, prendendogli la mano e incamminandoci verso la villa di Geko - anche qui, per fortuna son stata abbastanza distratta da tutto per riuscire a evitare di vedere HIG che piscia sul cartello.

    «Love... Me lo faresti il caffè~?»

    «...»


    -50% di sanità mentale.
    Lo guardo. Mi guarda.

    «...Yes, honey.»


    Casto "Sant'Uomo", passiva di Pazienza Infinita, e recupero quel 50% di follia. Forse ho capito cosa è successo al mio pene, entrando qui.
    Sospirando e scuotendo la testa, con molta pazienza appunto, infilo le mani in tasca e ravano abbastanza da trovare ciò che cerco -continua a essere scenico sisi-, e quando le estraggo ho in una una tazzina e nell'altra una caffettiera che gorgoglia, da cui verso il caffè ancora fumante.

    «Ce l'hai lo zucchero? No, certo che no.»


    Annuisco col fare di chi la sa lunga ed è ormai esausto dal mondo, reinfilando la moca ed estraendo direttamente un cucchiaino pieno di zucchero di canna, lo verso, mescolo, rimetto il cucchiaino in tasca e porgo la tazzina a Mitch.

    «Ecco <3»


    Gli dico guardandolo bonariamente, con tanta pazienza sisi.
    Dimmi te se deve mettersi a rompere col caffè anche in mezzo a una quest, io non so.

    «Anìn, dai.»


    Dico in friulano, esortandolo a riprendere la marcia verso questa bellissima villa gothica così distante che siamo già arrivati. Vedo gli altri che fanno casino, urlano, rollano, boh, e nessuno ha fatto l'unica cosa intelligente/giusta/educata da fare, in una situazione del genere.
    Mi avvicino quindi al portone sontuoso e, come sarebbe d'uopo, allungo un ditino.

    ~ DLIN-DLON ~


    Suono il campanello.


    - Follia attuale: 10% (=10%+50%-50%)

    - Attive: Sant'Uomo (passiva -sì- scenica di Pazienza Infinita)

    - Tasche di Zaho: le tasche di Zaho possono portare qualsiasi cosa. Sono tasche speciali dimensionali. L'unica pecca è che non sa mai cosa può tirarci fuori.
    [Follia: 10%][Bonus: ottiene un Consumabile Random deciso dal QM]
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    Aaahhh! Adesso ho capito, infatti mi sembrava strano che fossero le giocate iniziate in dicembre, proprio per la questione del numero di post ecc. Capisco la questione dell'hype anche, giustamente grazie della risposta.
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    Ma una domanda: come mai si può scegliere solo tra queste tre giocate? Cioè, a dicembre sono state aperte anche Swamp of Memories, Tor Lehan - Un rifugio lontano da casa, ecc ecc ecc. Che poi, le prime due opzioni disponibili sono state aperte a ottobre e novembre, solo la terza a dicembre. Come è avvenuta questa selezione? Non capisco il criterio dietro
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    Ascolto le spiegazioni di Gekoro con perplessità e preoccupazione crescente, alzando un sopracciglio sempre di più mentre la mia faccia prende progressivamente ad assomigliare a quella di Carmelo Bene sconvolto - avrei voluto tanto metterla in spoiler, ma ho perso già fin troppo tempo a cercare l'immagine in vano nelle giocate passate e voglio tornare a dormire presto sisi. Chi sa, sa. La neve spuntata all'improvviso, poi, mi sembra perfettamente in tono con l'ambientazione -d'altronde, siamo ancora in Trentino, no?-, quindi non mi stupisco minimamente... Se non fosse per l'effetto fading e la scritta [WASTED] che appare con quel font osceno. O l'aveva detto Geko a parole? Boh, il mio cervello ha automaticamente rievocato l'immagine caratteristica di GTA e quindi adesso è canon - almeno nel mio head-canon, I mean.

    Quando riprendiamo coscienza, ci ritroviamo tutti in un buco di culo, sembra una cazzo di malga trentina legnosa con tanto di ragnatele e polvere - e questi ci fanno pure i soldi! La gente non ha davvero dignità: li ficchi in una porcilaia -o a pelar patate al ristorante, wink wink- e son pure contenti, ti pagano di più, per l'esperienza folkloristica. Bah, cittadini (poser della vita: hanno dimenticato la giungla da così tanto tempo che amano fingere di riviverla, molto posh sisi molto kitsch pure. "Quanto vuoi che costi una banana, 10€?" cit. -sì, continuerò coi miei incisi perché mi piace spiegare sisi, specie se mi rinforzano pure 8D ringraziate Aeon <3 [cazzo, devo veramente darmi una regolata con 'sti caratteri speciali per indicare le sottoparentesi! Che disordine! Intollerabile!]-).
    E insomma, che cazzo stavo dicendo? Ah, dio deragliante...

    «Ehi, ma...! Porco il clero!»

    “ 'E pure cloro al clero! Ohohoh!' sìsì Zaho, va bene, bravo, la scritta sul muro davanti all'Arci, sì, lo so, sempre quella, NO NON METTEREMO LA FOTO, andiamo avanti.”


    Impreco -e scaccio quel pensiero intrusivo-, rendendomi conto di non avere più addosso il peso del mio borsellino e dell'ombrello, tastando quindi immediatamente con le mani e controllando ossessivamente con gli occhi per verificare, accertarmi che sia davvero questa la realtà.
    Nada, spariti!
    Il mio sguardo saetta subito in direzione di Geko, fissandolo torvo e con aria di rimprovero, da veroa trentinoa -devo ancora abituarmi al cambio di GHENDER-, ma mi limito a sospirare. È di nuovo mia madre, che mi butta le mie cose ed io le taglierei gli arti ogni volta, ma non si può fare niente - learned helplessness, impotenza imparata, trentatré anni così. Per fortuna che sono un jedi -hey! una jedi ora! :smirk:- e per vivere mi bastano un saio e la mia spada laser. Voto di povertà, abbiamo craftato queste idee, queste forme mentis da così tanti anni che sono ready-to-use ormai. Che tristezza, direbbe la gente normale, immagino. Poi mi partirebbe la critica al consumismo, e mi perderei in vari appeal to nature e non è bello insomma, quindi decido di ascoltare cos'altro ha da dire questo intransigente QM che mi fotte la roba senza vergogna. In fondo, ero già pronto ad affidargliela fino a fine quest, ma insomma, prenderla così è un po' rude -pronuncia inglese, mi raccomando-, diciamo.

    “Artefatti e poteri, interessante.”


    Le sue parole solleticano subito la mia curiosità, attirando la mia attenzione sul Geko Point, che subito mi suscita una certa ilarità difficile da reprimere. Colgo vari memi e bastardate, è ben fatto, mi piace.

    «Trade offer: io vi do cose e voi mi date la vostra Sanità Mentale. Deal?»

    «A trovarla...!»


    Commento distrattamente continuando a leggere, ed ecco che arrivo all'ultimo potere: "Tasche di Zaho". "Possono portare qualsiasi cosa": legit, ogni mio pg che si rispetti ha la passiva di magazzino dimensionale, dio hoarding compulsivo, come me in real, come la mia casa, come la mia casa in Skyrim con infiniti chest pieni di infinita merda grigia che "un giorno rivenderò minmaxando il prezzo con amuleti e pozioni e poteri al 100+bonus e quindi mi toccherà riavviare la PS ogni 3-4 vendite perché i mercanti avranno finito i soldi tutti sempre™". Un giorno, sì. Soldi che mi serviranno ovviamente per comprare le case, grosse spese, salvo il fatto che uso la tech di imboscare il mio denaro nel baule più vicino appena clickato il dialogo dell'acquisto, quindi le compro gratis. E insomma, niente, è il trentinismo anche questo, dio tunnel vision da scarcity. Siamo poveri, bisogna risparmiare sempre, pane raffermo e schuttelbrot a vita sisi, con una sprinklata di verza, coriandolo, salsiccia della salumeria Belli oppure quel buon retrogusto di muffa di cantina anche nelle trote. Uno solo di questi elementi eh, mica tutti insieme: non siam mica ricchi!
    E bene, continuiamo con la lettura di questa affascinantissima e realistica abilità che--
    "L'unica pecca è che non sa mai cosa può tirarci fuori."
    Mi piego di un quarto, riesco cioè a trattenermi dal piegarmi a metà, soffocando a malapena la risata che mi stava per scoppiare in gola.
    Io che non so cosa ho nelle tasche? Questo sì che è geniale: chi cazzo ci avrebbe mai pensato? So sempre tutto, vedo anche ciò che non vedo, ho l'immagine mentale dell'ambiente attorno a me, figurarsi di quello che ho addosso! E, anche se fosse, infilerei una mano dentro e tramite il tatto ricostruirei in due secondi l'immagine, o la sensazione termica, o tattile della superficie, tutti dati chiave per una decrittazione istantanea di che cosa sia l'oggetto -oltre, ribadisco, a sapere già cosa ho dove, e quindi la scelta sarebbe molto limitata-.
    E niente, mi fa morire questa cosa. Spettacolo! Guardo Geko, con sguardo sornione, sedotto, seducente -oh, sono una bella gnocca adesso, cazzo volete? Son pur sempre sapiosexual, mi tira fuori delle idee geniali così, io mi bagno sisi-, e il mio cervello subito rievoca lo spezzone del dottor Manhattan in Watchmen, alla fine, quando parla con Veidt e gli dice: "I'd Almost Forgotten The Excitement Of Not Knowing, The Delights Of Uncertainty.". E so che mi può leggere la mente, non serve nemmeno ch'io spenda pt (ah no, quello era Endlos. Continuo a non sapere cosa si spende ora) per comprarmi la telepatia, quindi lui saprà quanto mi ha eccitata -excited, nel senso inglese, ma anche aroused, sì, perché no?- questa cosa, questa cosa che lui ha fatto. Un vecchio pornattore come sempre, brafo Geko, lì che gioca con le menti dei suoi player, con attacchi psionici tecnici e non, ecc. Un collega insomma. Smirk di nuovo sisi.

    Osservo quindi gli altri prendersi i vari poteri ed equipaggiamenti, rabbrividendo nel vedere Aeon non solo in quella forma ma anche con quella maschera ora incastonata nella carne del pettorale -ahia, maledetta empatia fisica-, per non parlare dei guanti-spallacci che non voglio nemmeno approfondire per cercare di capire. Va bene così.
    Hig, invece... Beh, che dire: finalmente ha le sue penedette pistole, sento un calore quasi materno -paterno, forse?- che proviene da quegli oggetti e mi commuove vedere la scena, intenerita dalla mole di sentimenti e valori che si intrecciano intessendo la maglia psionica attorno e dentro di lui e delle due Colt.

    “Cute x'3 <3”


    No Valeria, niente pompini, sta bene così, non c'è bisogno che gli dai ulteriore piacere, stai calma, cazzo. Piantala di voler dare sesso quando la situazione si fa coccola! Maledizione. Dobbiamo ancora tarare questo nuovo corpo, damn. E il poli, immagino. L'orvea. La conad, la coop, ecc, sì, sempre quelli.

    Dunque, Mantis. Mantis è figo, risuono della vibe scientifica, ma non ho cazzi di rileggere il suo post ancora - non mi ricordo un cazzo, perdonami ç_ò <3. Devo andare a dormire :facepalm: Chissà chi cazzo era Dorark l'esploratrice, poi *guarda Geko*. Boh.
    AH CAZZO! Sì! Volevo fare anch'io la scheda del me-pg! Ed il bello è che l'ho appena letto -perché beh, sì, l'inizio lo stavo rileggendo-, e me ne sono ri-ri-ri-dimenticato. Io non ho parole, fottuta cog(nitive) fog (da sclerosi -SI' CAZZO BASTA 30-40 PLACCHE NEL CERVELLO LO SAPPIAMO VAI VIAAAAA-). In ogni caso cosa dovrei fare? Tornare su e moddare il post? Sai quante volte abbiamo vissuto questo scenario, Zaho? Ogni fottuta volta che abbiamo letto il post di Mantis, e ogni fottuta volta che abbiamo pensato a cosa scrivere in questo post, tra un saggio di criminalità economica e una definizione dell'ONU a Palermo su cosa è "crimine organizzato", per non parlare delle teorie di Hirschi e Sutherland e Durkheim e Cohen e tutti gli altri. Di desideri di fuga nel fantastico ne abbiamo avuti parecchi, eh. E quindi, che soluzione abbiamo trovato? Nessuna! Esattamente nessuna, ed è per questo che siamo di nuovo qui, senza la scheda a inizio post, a domandarci come fare tesoro del post di Mantis! Ercheccaiz.
    Va bene, vaffanculo, la inseriamo qui adesso:



    Anagrafe
    Nome: Valeria Syon
    Cognome: Lakatos
    Soprannome: Violet, Val
    Età: 33 anni
    Sesso: Femminile
    Razza: Umana
    Segni particolari: SM-RR, Celiachia, 138QI
    Luogo e data di nascita: 29 Agosto, Trento (purtroppo)
    Orientamento sessuale e ruolo: Bisessuale, Reverse/Switch
    Stato civile: Convivente more uxorio
    Stato sociale: Medio-basso
    Residenza: Trento (suo malgrado, ma ancora per poco)
    Professione: Studentessa di Psicologia e Neuroscienze

    -Relazioni
    Famiglia: Low contact, nella stessa città
    Amici: Quasi nessuno, lontani, prevalentemente online
    Nemici: Nessuno

    Soma

    a.k.a. "Il Rottame"

    [REDACTED]

    Psiche

    a.k.a. "La Lama D'Ametista Che Fende Ed Attraversa Lo Spazio-Tempo"

    [REDACTED]

    Biografia

    a.k.a. "Il Peso Degli Anni"

    [REDACTED]

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    Beh, figa come sempre, adoro questo layout. Senza testo dentro esce un po' brutto, ma oh, mica ci mettiamo a scrivere l'intera scheda mo'! E tutti i cazzi nostri pure, no? Ne abbiamo già elargiti abbastanza, ci dicono dalla regia - non che abbiamo mai imparato a porre barriere tra l'io e l'esterno, no, non sia mai. Però, forse, piano piano...
    Ci stiamo lavorando, mettiamola così.
    ...
    *riguarda il layout per la cinquantunesima volta*
    Quanto cazzo è figo, madò. Syon è proprio gnocca sisi mentalmente. Adoro la vibe di personalità che emana. E poi sì, abbiamo messo Emiliana (Torrini - Finger Tips) come soundtrack, è così noi, grande Zaho, bellissimo, è proprio una figata sisi.
    Bom, possiamo andare avanti :relieved:

    Cry. Il post di Cry. *osserva perplesso le faccine, per l'ennesima volta*
    Ah! Adesso che non sono da cell, posso controllare cosa diamine ha scritto in giapponese!
    *scopre che è "sayonara"*
    Lol. Legit :100:
    Interessante la scelta dell'equipaggiamento: quell'anello potrebbe rivelarsi un problema in futuro. Ma a chi vogliamo darla a bere? Quali morti e mostri saranno mai pacifici o disposti al dialogo in questo posto di merda?! Saranno tutti trentini, tutti prìncipi vescovi zidiosi - e come cazzo lo traduci "zidioso"? Boh, cerchiamo online... "nervoso, irritabile, irascibile". No, col cazzo: è proprio stronzo! Aggressivo, tipo. Mhm. Aspe, vediamo ancora: *gli si apre un mondo* LOOOOOOL nooooooo "zidióso" vuol dire "accidioso"! Ma non nel senso laico moderno, bensì in quello cattolico: "Nella morale cattolica, la negligenza nell'esercizio della virtù necessaria alla santificazione dell'anima; è uno dei sette vizi (o peccati) capitali." Vai così, principe-vescovooooo! Quante robe che 'mparo ancòi (=oggi)! E quindi niente, son tutti zidiosi i mob qui, appunto. Tutti stronzi dark side, tutti trentini, bene.

    Cheppiù? -Foggia e Cuneo, uniti dall'uso strambo del "più" come "altro", venti euro che l'uso foggiano deriva dall'invasione da parte del Nord all'epoca di Garibaldi sisi-. Cos'altro, quindi? Ah, ma certo: il mio uomo! Quel figo che arriva e fa "Che posto di merda" -mi aspettavo "cringe", ci è andata bene-, e poi si prende ottantasette robe beccandosi direttamente un 30% di follia -tanto Geko non sa che ce l'ha già al 100% constantly-, e...
    Ma che cazzo fa mezzo nudo mo'? È scemo? Madonna, sempre a paracularlo, si trascura e mette sempre in pericolo, io non so. Non serve neanche che si giri verso di me, sto già portando una mano alla tasca sinistra del cappotto -la destra è adibita al riporre i miei guanti, è ovvio che il suo -mio- beanie -berretto- va nella sinistra: un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto (cit.)-, così quando lo fa glielo porgo direttamente -non serve che il QM mi dica quale oggetto ho estratto, tanto è narrativo :smirk:-, con uno sguardo pieno di pietà e disapprovazione. È incredibile, poi, come gli basta mettersi un cazzo di berretto per non sentire più freddo. O tirare fuori un piede dalle coperte per non avere più caldo. O esporre una qualsiasi minima porzione del suo corpo ad una temperatura diversa per riequilibrare il suo intero organismo: questa sì che è una passiva lamer che gli invidio terribilmente! Magari potessi anch'io! Mi tocca cavarmi tutto, o peggio coprirmi con ottantasette strati e ancora tremo. Sì, sì, la sclerosi, quel cazzo che vuoi: ero così anche prima, mi sa. Prima di dieci anni fa, però? Boh, è in effetti un'ottima domanda, me la pongo spesso, non ho particolari ricordi di questo gelo che mi entrava nelle ossa, in effetti. Mah, bah, che si fotta, tanto ormai ce l'ho. E 'sto posto di merda non aiuta minimamente: per fortuna che ho ancora il mio cappotto addosso. E il colbacco. E i guanti. E gli stivaletti imbottiti. E la dolcevita. E i pantaloni felpati. E sticazzi vabbeh dai insomma abbiamo capito.
    Mi viene freddo solo a ripensarci, quindi mi risistemo la sciarpa un attimo, stringendola meglio e tirandomi più stretto il colbacco. Mhhmmm, cheeeee beeeel peeeeelo! Morbido, caldo, coccoloso! Il colbacco del mio amore [oggetto sacro, come il fazzoletto dell'amata dama regalato al cavaliere campione nello Stil Novo ecc] <3 <3 <3 Ahhhwww x'3.

    Bon. È il mio turno. Guardo la lista. Guardo Geko. Non è che ci siano dubbi su cosa prendere, voglio dire. La mia unica domanda è: visto che ha detto che dovevamo segnare e firmare per ritirare gli oggetti e i poteri, e nessuno l'ha fatto, devo farlo io? O posso evitare?
    Che domanda del cazzo: lo sappiamo tutti che devo farlo. La vera domanda è: con che cazzo firmo?
    NO ZAHO NON CI TAGLIEREMO LE VENE PER FIRMARE COL NOSTRO SANGUE. Argh, che male il solo pensarci. Testa di cazzo.
    Dai, siamo noi, siamo Zaho mica per niente, no? Infatti. Vai, ravana come se non ci fosse un domani.
    E così, senza indugiare ulteriormente, mi ficco una mano in tasca. Ravano, ravano, ravano. Trovo il mio borsello. Lo apro, con una mano, tanto l'ho già fatto ventimila volte. Entro con le dita dentro la cerniera, ravano ancora. Portafogli, custodia degli occhiali da sole, fogli burocratici del cazzo infiniti, secondo plico di tessere... Mh, giusto: matita o penna? Perché la matita è già lì, a portata, nella taschina che abbiamo cucito appositamente, sagomato sartorialmente su misura sisi, accanto alla tasca per il primo plico di tessere e per l'abbonamento del bus. Però è un documento ufficiale, la matita si può cancellare, per questo hanno fatto la regola di usare la penna. Quindi devo usare la penna.
    Perché a Ercheizzchemmefrega, per di più in una quest meme, in un gdr by forum, in un posto che non esiste e che non ha serietà, sicuramente serve l'ufficialità burocratico-legale dell'Italia del 2023.
    Bene, e penna sia! Tanto è l'ultimo oggetto della lista che rimane qui dentro, ed escludendo la ricorsività di alcuni oggetti summenzionati verrà estratto in 3...2...1...0...-1...

    «Ma la trovo, eh! Eheh. Un momento...»


    -2...Meno tr-- Ah eccola. Stupida bic nera. Fossi blu poi. Però nera è più elegante, dai, sì, lo sappiamo Zaho, l'abbiamo messa dentro apposta, va' 'vanti, dai firma e tàsi dai.
    Annuisco, segno le tasche dimensionali, firmo, e...Niente, le avevo già prese, immagino. Col pensiero, prima, implicitamente, scrivendolo nel post. Difficile dirlo, visto che non è che ci fossero delle tasche da prendere sfuse sul bancone e cucirmi poi addosso, rotfl. Beh, sarebbe stato funny se così fosse stato, no? E sarebbe ancora più funny se mi inventassi qualcos'altro di ben più teatrale! Però no, Geko, mi spiace: non sono funny come gli altri ._. .


    *fissa il pavimento ancora*
    *decide di inserire lo spoiler per occupare il tempo e ottemperare alle regole, prima di dimenticarsene*
    *cerca altre idee*
    *si deprime di più, e si domanda se sia il caso di andare a letto*
    *è la follia? O è il sundowning?*
    *guarda l'ora. Le 10:55. Di mattina. Difficile sia il sundowning.*
    *si deprime di più di più*
    *Però d'altronde ha dormito dall'1:30 alle 4:00, quindi magari è proprio il sundowning delle sue risorse interne, e forse sarebbe meglio dormire ancora per ricaricarsi le batterie*
    *Pensa alle conseguenze di ogni route di azioni intraprendibili, a come sarebbe la giornata se restasse alzato... A come sarebbe se andasse a dormire di nuovo, a quando mai si sveglierebbe, come starebbe, e le cose che non potrebbe fare andando a dormire, tipo la spesa o andare in farmacia. Grandi avventure.*
    ...

    “Emozionante.”


    ...
    *contempla la miseria della sua vita*
    *il suo sguardo vaga, basso, e forse ecco! I quaderni, sì, saranno salvifici. Cerca quindi rifugio con la mente nella Criminologia, ma subito si ricorda di quanto stava bestemmiando due secondi prima con tutte le cose che ha scoperto, con l'apparato delle Forze dell'Ordine che si muove solo se la società attenziona i crimini nello specifico -nonostante l'azione giudiziaria sia sempre tassativa e obbligatoria! ARGH IL DOCP VIOLATO!-, e che senza un cambio di sistema, culturale, delle agenzie di controllo sociale informale (famiglia, scuola...), non ci sarà mai un'estirpazione del malaffare, e come Mani Pulite sia stata un'occasione sprecata, come mille altre volte, e quanto la devianza sia radicata nelle vite di così tante persone comuni che ormai è difficile chiamarla "devianza", e...*
    *alza lo sguardo, fissando gli altri avventori del negozietto di Ergheiz*
    Ahò, si sta meglio qua, eh.
    *si rende conto di che cazzo ha appena detto, guardando le travi marcescenti e poi fuori dalla finestra la pioggia incessante, che scroscia riempiendole le orecchie. Come in Trentino, right now. E ieri. E l'altroieri.*
    *bestemmia interiormente, bramando Trieste e il mare ormai sempre di più, insopportabilmente. Ah, la Playa del Mal...*

    «Beh beh beh, bene... Allora ragazzi, che si dice? QM, qualche novità? Dove sono i mob da smazzare? ZE PAYLOAD AWAITS ME!!!»


    Suddenly, un accento tedesco mi prende su quell'ultima frase -again, è la follia?-, e di nuovo mi sento fillata di determinazione, un fulgore dorato da paladina che mi mancano solo il maglio, l'armatura e lo scudo! Ah, maledizione, peccato non averceli! Ma chissà, magari frugando abbastanza nelle tasche... Le vie di Geko sono infinite sisi. Chissà, magari pure l'asta curativa di Mercy potrebbe andare bene. Boh, mi sento così spoglia, senza armi né armature! Dove sono le mie robe esotiche, i miei fucili blaster da cecchina, gli shotgun al plasma, i lancifiamme e lanciagranate e spada-dardi e cazzi e mazzi e...? No, no, Syon, siamo sul BA, qui, niente di sci-fi.

    “Ma Hig c'ha i revolver!”


    Beh. In effetti. Ma a me andrebbe benissimo anche un artefatto magico, il mio tatuaggio alchemico! O che cazzo ne so...
    Mh, mi ficco una mano in tasca e inizio a scavare di nuovo, col mio super-tatto che è a buon titolo un auspex passivo irl, non ci avevo mai pensato rotfl, ma in effetti...
    Che poi, nella descrizione del potere non c'è scritto che mi becco follia ogni volta che lo uso! Quindi...Super-bug!
    *inizia a tirare fuori millemila cose a caso finché non è soddisfatto, con l'espressione ingrifata di un bambino al parco giochi col distributore dei giocattoli rotto e freely accessibile*
    No Zaho, sei troppo drogato di rincoglionismo adesso, non hai capito: il 10% che è segnato nell'oggetto non è il costo dell'oggetto, per quanto anch'esso sia il 10%. Quindi, adesso paghi il 10% per comprarlo, e poi paghi il 10% ogni volta che vuoi utilizzarlo
    *cancella tutto e si tiene ferme le mani in tasca senza estrarre niente*
    Mi basta la follia che già ho, grazie. :100:

    «Geko, che per caso c'hai qualche altro artefatto o potere nel retrobottega? Sennò mi tocca prendermi il Colpo Sporco lì... Che manco fa danno. Cioè...la verità è che mi cago in mano, perché l'estrazione è affidata al random, e quindi non ho controllo, capisci? Potrei essere davanti a un mobbazzo grosso grosso ed estrarre una trombetta, o un kiwi, o una supposta, o qualsiasi altra cosa di fottutamente inutile, e morire, ecco. E mi scazzerebbe un po', ecco. Dici che devo fidarmi di te? È che mi rimane la paura, non son bravo a fidarmi lasciando andare il controllo, ecco... E... sì, insomma...»


    Inizio a fare la faccina da bottom con i ditini indici che si toccano davanti agli occhi bassi. Nessuna tecnica psionica di manipolazione emotiva eccetera, mi cago veramente in mano sisi, lmfao.

    - Tasche di Zaho: le tasche di Zaho possono portare qualsiasi cosa. Sono tasche speciali dimensionali. L'unica pecca è che non sa mai cosa può tirarci fuori.
    [Follia: 10%][Bonus: ottiene un Consumabile Random deciso dal QM]


    Edited by † V i o l e t † - 9/1/2023, 12:43
  5. .
    Affascinante
  6. .
    Lol, Piton per...?
  7. .
    CITAZIONE (vøx @ 6/1/2023, 19:51) 
    CITAZIONE (Black Atlas @ 6/1/2023, 19:26) 
    EDIT: Per autovoto si intende "votare una giocata a cui si partecipa in qualità di Narratore o Giocatore". Giusto per togliervi il dubbio.

    Allora niente
  8. .
    Frozen Memis. Non so se vale come autovoto, visto che partecipo, ma tant'è.
  9. .

    «Mpf! Dimmi te se uno deve sempre babysittare tutti, hanno più di mezzo secolo di vita entrambi e non hanno imparato un cazzo ancora.»

    Un sospiro nasale sovrappensiero, profondo quanto lo scazzo che mi pervade, ed ecco che il mondo è di nuovo tutto bianco.
    Mi fermo, seccato, ritornando drasticamente alla realtà, non più distratto.

    “...Fottuta mascherina.”

    Un altro, ennesimo sospiro, più piccolo, corto, breve, le dita che sfilano gli occhiali e li agitano nell'aria, provando diverse direzioni e angolazioni, ma nada: vogliono rimanere appannati.

    «Ah Samanta pazienza.»

    Sospiro ancora invocando ad alta voce quella staffer del forum boomer di feticisti delle sculacciate di cui mi colpì così tanto il nickname da decidere di usarlo come meme personale ricorrente. Continuo ad agitare gli occhiali finché non si decidono a tornare utilizzabili almeno ad un livello sufficientemente decente, e poi li rinforco, fixando maniacalmente la mascherina sotto di essi così da non generare ulteriori disguidi di questo tipo. Finita la procedura, ormai fin troppo rodata, sorrido come quel meme di doge -uno dei millemila che esistono-, con una bestemmia per occhio, mentre contemplo insofferente la realtà a strisce e macchie, mezza colorata e mezza bianca ancora.
    Mi guardo intorno. Ci vedo? Ci vedo. Circa. Dai, accettabile, tutto sommato. Possiamo ripartire.
    Gli stivaletti imbottiti iniziano a pestare di nuovo i marciapiedi bagnati della città -"città", tsk, per me siamo già fuori: non è più centro storico, è già tutto a merda-, schivando pozzanghere, montagne russe di neve e lastre di ghiaccio quasi invisibile che rischiano di uccidermi ogni tre per due. Ah, giusto: l'asfalto crepato e rialzato, buche e crateri e faglie di San Andreas, mimetizzati ora dalla neve, mi stavo dimenticando. Per un momento rischio di prendermi una seconda storta -a distanza di mesi o anni, per fortuna-, esattamente nello stesso punto, davanti al cimitero - siamo già lì, in fondo, no? Nella mia mente riecheggia una bestemmia a volume altissimo, mentre in contemporanea una paura viscerale e atavica mi brucia risalendo dallo stomaco e facendomi sbarrare gli occhi. Ninjato il mondo, salvo anche stavolta, non la prima della giornata, non l'ultima. Sospiro, principalmente di sollievo, mentre cerco di scacciare la rabbia. La realtà non è fatta a misura di persona normale, figurarsi di disabile. E anche oggi mi domando come cazzo faccio ad avere, nonostante le "almeno trenta-quaranta microplacche di sclerosi già solo nel cervello, multipli piccoli focolai iperintensi suggestivi per demielinizzazione™" -non sia mai che il cervello non ripercorra le definizioni ossessivo-compulsivamente-, dei riflessi che mi paraculano così bene ogni volta, e per quanto dureranno anche...

    ...Tutto bianco di nuovo.
    Ho respirato, sì? Sono vivo, vero? Mai farlo, mai esserlo.

    Stavolta decido di abbassare la mascherina e di inspirare libero, finalmente. Il che significa che il gelo dell'aria umida sotto zero mi brucia l'intero cavo orale. Bestemmio, per l'ennesima volta. Alla faccia del principe-vescovo.
    Mi tolgo gli occhiali e ricomincio la procedura di pulizia a sciuscià, per l'ennesima volta. Un paio di respiri ancora, sorsi pieni di salvezza, domandandomi per l'ennesima volta se davvero il diminuito introito di ossigeno mi rincoglionisce o se è solo la sclerosi -domanda ricorrente, nessuna risposta, il mio cervello la riprompterà finché non ne avrà una. Fottuto trentinismo ossessivo-, per poi ritirarmi su la mascherina e gioire dell'aria riscaldata che posso tornare a respirare -prendo due di danno costantemente, che piaga esistere-, nonché del non doverla immediatamente sistemare perché non ci sono ancora occhiali da appannare - vaffanculo, mi prendo una breve vacanza stavolta. Gli occhi vengono investiti da getti di aria bollente, bruciando lievemente -grazie, serviva proprio-, poi con calma faccio aderire tutto come deve, e rinforco gli occhiali, per l'ennesima volta.
    Bene, bene. Bestemmia interiore, a testimonianza che tutto va bene, proprio.

    Vabbeh, riprendo dunque a camminare, rialzando lo sguardo dopo essermi premurato di evitare accuratamente a terra quella trappola invernale -infernale, ma l'autocorrect si ostina a correggerlo e onestamente non mi sento neanche di dargli torto-, ed è proprio in questo momento che sento un'impennata nel P3 -no, non il locale delle sorelle Halliwell di Streghe: il P300, il valore nell'elettroencefalografia sugli event-related potentials che indica la percezione di stimoli di sorpresa di tipo "oddball", cioè anomali, nell'omonimo paradigma sperimentale con le palle colorate (no, non come quelle scimmie coi testicoli azzurri, shhh cervello! Basta incisi di incisi!!! -sì, sì, "pensiero arborescente", sì, ce l'ha ricordato il post di Mantis, sì, dio plusdotato, dopo ci leggiamo qualche articolo al riguardo, ma ora FOCUS! (cit. Kreia, frammento di video di KotOR in cui lo dice, sì, cazzo, va' avanti!)-)- (hey, cos'è 'sto schifo qui a sinistra? Dovremmo iniziare a implementare la notazione matematica per le parentesi! Aaahhh, i vecchi tempi di Fisica! - Porca puttana stai zitto per favore, sennò l'albero sarà di bambù e te lo farò crescere nel culo! - Ok, ok. Non c'è bisogno di scaldarsi così. Ti ricordo tra l'altro che il culo è anche tuo. - CODROIPO!!! - Procodoi!!! Come diceva Redo! Mi fanno morire questi anagrammi, asd, ogni volta. - ...Vengo lì? - Ok é_è! Calmo, la smetto, chiudo qui. - Bon. Ce l'abbiamo fatta.), colpito dalla stranezza del posto in cui mi trovo (brrr, che freddo - VARA VE' - MA È IN TEMA! - TE LE MOLO - Cazzo è partito col dialetto, la cosa si fa seria. E poi è il posto a essere strano, dimmi te, dio arborescente - Dai scrivi e tààààsi, dai). Perché davanti a me non c'è nulla della strada familiare che faccio da una vita, a parte la pioggia e il grigiore squallido e triste, desolato e tetro. (Una volta questo era un post normale -Was it?-, senza tutti 'sti incisi a gamba tesa. Non si capisce più un cazzo. Dovrei cancellarli? Riscrivere? - Oh ffs, vai avanti :pepehands: voglio alzarmi da 'sto letto, devo andare in bagno, maledizione! Son stufo di rileggere e aggiungere a ogni ora del giorno!) Avessi preso una viuzza che ancora non conosco di questo buco di culo -"Ma ci vivi da quando sei nato!", sì, ma non spasimo dal desiderio di avere più Trento nella mia vita, lmfao, quindi ci sono ancora vie e quartieri interi che non conosco e non voglio conoscere- manco me ne sarei accorto, dello shift. (Bravo. D'ora in poi, post normale, eh. Intesi? Intesi.)
    Il primo pensiero è “Ma ho premuto una qualche piastra a pressione -alla Minecraft, sì- dentro la buca, che ha fatto switchare il mondo?”.
    No, scherzo: il primo pensiero è “Che cazzo è 'sta merda!”, l'altro è il secondo pensiero.
    Il terzo, invece, è di nuovo “Che cazzo è successo?!”, e non so davvero darmi una spiegazione. Mi giro tutt'intorno, e scopro che alle mie spalle c'è un nugolo di persone, tutte vestite in maniera inappropriata per il meteo, e una che...

    «Ma quello è Gekoro.»

    Che cazzo ci fa Gekoro lì?
    E che cazzo di voce ho? Più acuta? Più femminile? Guardo istintivamente verso il basso, aggrottando le sopracciglia confusa - confuso? Perché "confusa"?
    Tette.
    Molto confuso.
    Tette, quindi contrazioni involontarie laggiù - piccole, brevi, flebili. Ma non come sono stato abituato da una vita.
    Un dubbio mi sorge: mi sfilo un guanto felpato, barcamenandomi per continuare contemporaneamente a reggere l'ombrello, e... Smalto nero sulle dita. Bello, mi piace, molto figo.
    Ok, la prova del nove: dal mio borsellino estraggo il cellulare, mi frustro perché ha 'sta funzione di accendere lo schermo quando viene ruotato verso il viso, premo due-tre volte il pulsante per spegnerlo perché figurarsi se funziona -'sto trabiccolo non ha senso!-, e finalmente si fa nero. Adesso posso vedere il mio riflesso. Certo, usare la fotocamera per i selfie sarebbe stato più facile... Per uno che non è boomer e si ricorda delle funzionalità di 'sti aggeggi satanici. Ci fosse stata qui Lil me l'avrebbe suggerito lei, molto probabilmente.
    ...
    Ok, sono transizionato a Valeria. Ho pure di nuovo i miei bellissimi capelli lunghi e neri - castano sicurissimo tanto da sembrare nero, per la precisione, il che è perfetto per un goth \m/
    Rialzo lo sguardo, attratta dalla corsa sfrenata di uno dei tizi del gruppetto, e torno a domandarmi che cazzo stia succedendo. Mi guardo in giro e...
    «Mitch!», mi viene istintivo. Cazzo, riesco ancora a riconoscere quei suoi adorabili tratti inconfondibili, sotto la trasformazione del viso e del corpo. E aveva ragione anche lei: sono proprio gnocca io, da transizionata, lol. E cazzo, anche lui non è affatto male, lmfao: ho sviluppato nuovi gusti? Anche questo mi sono sempre domandata, ma d'altronde lui è ancora il mio amore <3 coccolo!
    «Mandi», sento il suo saluto, e lì mi si apre un mondo mentale coloratissimo -mi si illuminano gli occhi quasi avessi visto Trieste-, e non può non riproccarmisi nel cervello ciò che so già e su cui ho già riflettuto e commentato ogni fottuta volta.

    “Ah! Sì! Il "mi raccomando" che si è evoluto contraendosi progressivamente sempre di più fino a "mandi"! Certo! E chissà quanti friulani sanno dell'etimologia di questa parola così basilare della loro lingua regionale! Ah che figata di lingua, di posto, di cultura! LIS FRAAAULIIISSSSSS! Piruç myo doç inculurit, quella poesia stilnovista friulana, sì, sì! Che meraviglia!”

    Every. Fucking. Time. Cervello stai zitto, par plasééé :facepalm:. Per ogni stronzata, ogni cazzo di volta apre quello e tutti gli altri cassetti annessi e connessi, tirandomi fuori paper scientifici e cazzi e mazzi. Meraviglioso però, sono veramente delle figate.
    Sssshhhh concentrati! Piantala con lo stilnovo, cerca di capire che cazzo sta succedendo qui!
    Pioggia, fango, casupole, gothic mansion sullo sfondo - figata, hanno buon gusto.
    Boh.
    Mi avvicino a Mitch, senza attirare troppo l'attenzione, sorridendo con complicità e guardandolo negli occhi, pronta a restituire l'occhiolino qualora me ne facesse uno - perché so che sta per farmene uno.

    «Mandi. Cemût le bighe? E che diamine succede?»

    Smirko, sorniona e complice. Dopodiché, ascolto le parole di Geko. Sì, c'è lag, nonché troppi dialoghi e ho già scritto troppo e mi sono mosso troppo bene e sono le tre di notte -almeno nella mia mente, il buio dell'anima- per stare a riscrivere tutto scervellandomi per dare un ordine a azioni e interventi di tutti gli astanti nel tentativo di trovare o costruire una parvenza di logica e sensatezza e consecutio temporum che non c'è, ed è palese che non ci sarà mai, come mai c'è stata veramente nelle quest, specie grosse, specie cazzone, specie di grossi cazzoni in grosse quest cazzone insomma. Quindi Geko parla ora, pretendendo pure una presentazione manco fosse il QM e questa fosse una quest. È solo una giocata free, no? Ma lui c'ha le manie, vuole fare il QM -a dirla tutta, c'ha pure ragione, rotfl, è solo masochista-, e questo buco di merda non è il Trentino bensì Ercazz -ne ho avuto resoconti sparpagliati e divertenti-! E non mi sembra molto differente, insomma: insetti grossi, manichini sul piede di guerra, gente stronza e pazza...

    «Beh, io sono Zaho. Violet. Zaho's Violet, la Violet di Zaho. Valeria, ovviamente. Anche Zaha va bene. Syon se vi sentite esotici. A "Zaho" rispondo comunque: in fin dei conti sono sempre io.»

    No? Mi sono domandato spesso se transizionando mi si cambierà l'immagine mentale di me e quindi anche il nome con cui mi chiamo nella mia mente, ovvero Zaho, e in caso che nome adotterò, o adotterà il mio inconscio: Valeria? Violet? Syon? Tutti nomi alternativi, sinonimi quasi, che ho usato per le mie pg. In fondo, anche Zaho è un mio pg, no? Un mio pg che modellai su di me, nel 2006, su ciò che mi sarebbe piaciuto essere. Mie proiezioni, di un Ranma 1/2 vivente, allegedly genderfluid, che sa chi è ed è uno shapeshifter. Dovrò domandare allo sportello LGBTQ+ della mia università, sì, per vedere cosa dice la scienza di me, dopo avermi studiato, lmfao. Magari mi aiutano o ispirano a cambiare nome, se transiziono, prima di transizionare. Boh, chissà, solo il tempo me lo dirà.

    E che dire? Son proprio gnocca, non me lo aspettavo. Non che questi ingombranti abiti lo lascino trasparire: un cappotto di lana grigio a spina di pesce dal taglio "antico", a sentire Lil e la mia psicologa; un paio di jeans di velluto nero imbottiti comprati dall'altra parte dell'Italia perché figurarsi se qui si possa avere freddo, essendo tutti dopati e maniacali sempre di corsa, e quindi vendono tutta merda leggera buona solo per loro; l'ennesimo paio di stivaletti imbottiti neri ereditati da mio padre com'è tradizione dei poveri, con dentro i plantari ortopedici vecchi di quindici anni -e sarebbe bello farsi una visita di controllo, oltre a farsi fare un secondo paio così da non dover switchare every fucking time che metto le scarpe o gli stivali o qualsiasi altra calzatura, ma hey, sossòldi-; un paio di guantini neri imbottiti, nuovi e morbidissimi all'interno, eleganti e delicati come piacciono a me - hanno pure il polpastrello degli indici che fa contatto con lo smartphone, geniale, non me l'aspettavo; una sciarpa di risulta, grigia a scacchi più scuri e chiari ma che quasi manco si vedono, per fortuna; il colbacco che mi ha regalato il mio amore bellissimo per proteggermi da quel posto di merda, gelido come l'anima di chi lo abita - loro tanto hanno tutti i tratti rattrappiti e piccoli, mica disperdono il calore come la gente del Meridione coi tratti ampi e bellissimi, come i miei, checcazz; una mascherina FFP2, perché le flebo di ocrelizumab per la sclerosi multipla mi rendono immunomodulato e quindi l'ansia interviene per farmela tenere ben oltre la pazienza di chiunque altro o quasi, tanto la mia è infinita - c'è un motivo se ho la sclerosi, rotfl. Sotto, poi, una felpa nera "elegante" -ok, una maglia con cerniera, che io quindi chiamerò sempre "felpa"-, ed una dolcevita nera, semplice e pulita, monocroma, con a spezzare un piccolo ciondolo argentato di plastica a forma di cuore perché sì, son stilnovista, l'ho già detto? Ecco.
    Ah, giusto: ombrellino nero in una mano, a tracolla invece il mio inseparabile borsellino dal vago gusto steampunk attrezzato per ogni evenienza! Pieno di carte, tessere, cellulare, chiavi, portafogli, spiccioli, penna, matita, metro di carta logoro dell'EuroBrico arrotolato e fermato con una graffetta, mini-taglierino tondo lungo due centimetri a essere generosi -dove cazzo l'ho trovata, 'sta minchiata?-, occhiali da sole -e da vista, con la stessa gradazione di quelli che indosso-, una catenina a legare le chiavi, una a legare il portafoglio - pura estetica anni '90, e paranoia trentina che non guasta mai.

    «Ah, Geko, questo equip vìola le regole per caso? Mi bastano i punti per comprarlo? O qualunque cosa si usi adesso, ecco...»

    Oddio. I punti erano su Endlos? Non mi ricordo più un cazzo, troppa merda in cache, si overlappa tutto, ho partecipato a troppi gdr e ho vissuto troppi regolamenti, e troppi cambi continui e ravvicinati. Uno mette i punti, l'altro mette le energie, l'altro usa gli slot, l'altro ancora i soldi in-game - ho visto gdr by chat dove si usano pure i soldi reali, dio cristo. Bisogna proprio essere bruciati, lol. Comunque, son stufo dei gdr statistici sisi, ormai mi interessano solo i gdn, narrazione libera e via: non ho più la testa per star dietro ai calcoli e le strategie -con la sclerosi, poi...-, voglio solo drenare vita, eventi, cervelli altrui. Un vampiro emotivo, come e più di sempre. Invece, numeri e statistiche e classificazioni e dinamiche tecniche... Ce ne sono troppi per me, è come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre, continuamente. Sono stanco, capo... Vorrei un po' di quella buona focaccia che fa il mio amore... Senza glutine, eppure squisita. Mhm, sì, mi sta venendo fame. Sarà comfort food, vista l'atmosfera trentina di 'sto posto, e l'ora che avanza. Domani altra burocrazia, cheppalle... Guardo l'orologio, mogia; guardo Mitch, appoggiandomi al suo braccio ed avvolgendolo in cerca di conforto. Sarà anche il Trentino Ehrgeiz -che anch'io pronuncio alla tedesca "ergaiz", quindi è giusto ù_ù-, ma (un) domani ne saremo fuori, e non ci sono ragni, cavallette o altri cazzi giganti che tengano: se c'è lui, io non ho dubbi, mi fido troppo, perché voglio farlo. E sì, in questo momento ho gli occhioni da pesce lesso, cit: languidi, non inespressivi, ma ormai è canon questo significato, e per lui avrò sempre quello sguardo innamorato.
  10. .

    Crystal Eyes






    Leonardo distrugge le statue con un ultimo colpo, e finalmente siamo liberi.
    Liberi da questi mostri, almeno, ma non ancora liberi del tutto, a quanto pare.


    «Andiamocene via di qui!
    Sembra una trappola.. sembra sempre una fottuta trappola.»


    La sua agitazione, il suo scomporsi perfino nelle parole, mi fa capire che non è ancora veramente finita, e non posso fare altro che stringere più forte la mano di Marilena mentre corriamo verso il nulla.
    Il mio primo istinto è quelli di aprirci una via a suon di esplosioni magiche, ma questo posto è decisamente e palesemente troppo instabile per fare una cosa del genere! Tornerei indietro per la via percorsa all'andata, ma di nuovo questa soluzione presenta troppi problemi. E mentre penso io a come risolvere ed uscircene, anche Ace e Pandora producono le loro idee: l'ultima propone al fratello qualcosa che però sembra pure non funzionare, a giudizio del primo, che a sua volta si sforza intensamente dando i suoi frutti.


    «Ho capito. Ci sono. S- Mercy. Non serve che il dipinto esista nella realtà per vederlo.»

    «...!»


    Certo! I miei occhi si espandono, intuendo già dove vuole andare a parare. Ovvio: non serve che il dipinto sia visto con gli occhi del corpo!

    «Scusa. Non ho tempo di spiegare. È una lunga storia. Usa i tuoi poteri su di noi. Devi convincerci che il tunnel è aperto.»


    E non c'è nemmeno bisogno che mi spieghi: siamo perfettamente in sintonia, tanto che la mia telepatia si aggancia da sola all'onda del suo cervello, similissima alla mia, sincronizzandoci all'unisono.

    «Così posso renderlo reale.»
    «Così puoi renderlo reale.»


    Annuisco, profondamente, mentre pronuncio quasi le stesse parole -il medesimo concetto- mentre lui dice le sue. Lui fa tintinnare sinistramente il suo occhio, io ho i miei sgranati per la genialità dell'idea -una soluzione ingegnosa e completamente inusuale, magica davvero-, ed in un batter d'occhio i miei poteri iniziano a fluire nell'aria intorno a noi.

    «Entrerò nelle vostre menti e creerò l'illusione, l'allucinazione, che il portone sia aperto. E dovrò continuare a farlo per tutto il tragitto, finché non saremo fuori. Cercate di non resistere, altrimenti metterete in pericolo la vita di tutti quanti, oltre che la vostra. Chi non vuole partecipare, o se in un momento non doveste sentirvi in grado di lasciarvi convincere, chiudete gli occhi: siate consci che, ad occhi chiusi, sarà più facile camminare e proseguire per voi, ovviamente. Beh, insomma: badate a voi stessi, ne dovreste essere in grado.»


    Mi lascio andare, facendo fluire le mie spiegazioni ed i miei moniti, troppo impegnata a orchestrare l'intera magia, questo ponte tra più menti che sicuramente non è cosa facile. Non ho decisamente energie né tempo da sprecare a badare anche alle formalità sociali e ai sentimenti eventualmente offesi e feriti dei coinvolti. Prevedere il futuro, seppur a breve termine, discernendo tra i vari scenari possibili, pure mi comporta un dispendio di energia che ora non ho, non per questo compito ulteriore anche: devo concentrarmi solo, unicamente ed esclusivamente sul mantenere l'illusione, sul rendere tutti allucinati, una psicosi di massa il più coerente possibile, così da non far collassare la realtà -le realtà- che Ace concretizzerà tramite il suo nuovo occhio incantato. Tenere tutti sincronizzati, entrando e generando le stesse immagini, da prospettive diverse, combattendo contro resistenze mentali peculiari e specifiche di ognuno... Un compito pesante, affatto semplice, ma che posso gestire. Se tutti faranno la loro parte, specialmente...




    La pace che ritrovo tra le braccia della mia mentore sembra venire messa in pericolo di nuovo, come durante tutta questa missione. Dobbiamo correre fuori, scappare al più presto, e la nostra guida ci favorisce in questo...fino a che non ci ritroviamo davanti a un portone chiuso. Parla di trappole, ed io devo sforzarmi per riuscire a contenere l'agitazione che di nuovo mi monta prepotente. Sento di non avere più le energie che avevo all'inizio di tutto quanto, sento bussare alla porta della mia mente la paura, il terrore, la paranoia, l'angoscia, tutta una pletora di sentimenti che minacciano di stringermi il cuore in una morsa oscura, nera come la notte, e vedere gli altri così allarmati ed intenti a cercare una soluzione che non si vede mi fa spaventare ancora di più. Eppure lotto, lotto con tutte le mie forze, cercando anch'io una soluzione, per quanto io mi senta inferiore a loro: inesperta, stupida perfino, incapace di trovare una strada dove non c'è, o almeno dove non sembra esserci. L'unica cosa che posso fare è cercare almeno di non intralciarli! Per gli Eterni, cerco di trattenermi, di restare calma il più possibile, e addirittura di espandere la mia aura di pace tutt'attorno a me, su di loro, per favorire il loro pensare, ma... È difficile. È veramente difficile.

    “Non mi aspettavo minimamente tutto questo, quando ho chiesto -preteso!- che Mercy mi addestrasse e ch'io la potessi accompagnare in missione...”


    Era contraria, fortemente, ed ho dovuto lottare agguerrita per poterle strappare quel "sì". E forse aveva ragione, a dirmi di no... Forse, forse nemmeno ne usciremo vive, da qui, nonostante tutti i successi avuti finora...! Proprio adesso, ad un passo dalla fine, con la minaccia di quelle maledette farfalle pronte a spuntare di nuovo, all'infinito... Potremmo uccidere di nuovo gli alberi, ma poi? Saremmo comunque intrappolati qui, no? Devo pensare a qualcos'altro, come stanno facendo tutti loro, altrimenti sarò veramente inutile...

    «Ho capito. Ci sono. S- Mercy. Non serve che il dipinto esista nella realtà per vederlo.
    Scusa. Non ho tempo di spiegare. È una lunga storia. Usa i tuoi poteri su di noi. Devi convincerci che il tunnel è aperto.
    Così posso renderlo reale.»


    Non riesco a seguire ciò che dice il ragazzo, ma Mercy sembra invece perfettamente in sintonia con lui, tanto da dire la stessa cosa che dice lui nello stesso momento in cui la dice lui, alla fine di tutto il discorso, e vedendo un'armonia del genere non posso che fidarmi. Ne sanno immensamente più di me, lo sento a pelle: sanno cosa stanno dicendo, sanno cosa stanno facendo, e per questo -e per la fiducia cieca che ripongo nella mia maestra- non oppongo alcuna resistenza, lasciandomi pervadere ed attraversare dai suoi incredibili poteri mentali.

    «Entrerò nelle vostre menti e creerò l'illusione, l'allucinazione, che il portone sia aperto. E dovrò continuare a farlo per tutto il tragitto, finché non saremo fuori. Cercate di non resistere, altrimenti metterete in pericolo la vita di tutti quanti, oltre che la vostra. Chi non vuole partecipare, o se in un momento non doveste sentirvi in grado di lasciarvi convincere, chiudete gli occhi: siate consci che, ad occhi chiusi, sarà più facile camminare e proseguire per voi, ovviamente. Beh, insomma: badate a voi stessi, ne dovreste essere in grado.»

    «Ok.»


    Sussurro, confermando la mia piena collaborazione. Le sue parole sembrano più aspre del solito, e da un lato mi sento trattata un po' come una bambina, anche se alcune sfumature mi fanno dubitare che sia un discorso rivolto interamente a me...
    E mentre parla, mentre ci prepara per ciò che sta per fare, sento sempre di più la sua presenza tra i miei pensieri, e le mie percezioni, e progressivamente l'immagine del portone si sfuma, e traballa, e si annebbia, come attraversata da del vapore invisibile, qualcosa che distorce la luce, come i miraggi del deserto, come i fuochi fatui quasi... Ed il portone prima chiuso ora è aperto, o così appare per lo meno, ai miei occhi, alle mie percezioni, così tanto che rimango sbalordita, dischiudo le labbra e sento il forte istinto di andare a toccare con mano, per verificare che sia veramente diverso ora, che vi sia il vuoto ora tra i due stipiti, che tutta la materia crollata sia effettivamente svanita. Toccare per credere...! E già gli occhi bastano ed avanzano, per credere...!



    Violet "Mercy":

    Stato:⛧ Energia: Verde
    ⛧ Consumi: Basso 4%, Medio 8%, Alto 16%, Critico 32%
    ⛧ Stato Fisico/Salute: Illesa [32/32]
    ⛧ Stato Mentale/Emotivo: Agitata
    ⛧ Stato Energetico/Mana: Discreto [44%]
    ⛧ Riassunto:

    - Turno 1 -
    Fase difensiva:
    ---
    Fase offensiva:
    ⛧ Usa la sua telepatia ed i suoi poteri psionici per entrare nella mente di tutti i presenti e alterare le percezioni, creando l'illusione/allucinazione sensoriale che il portone sia aperto anziché chiuso.


    Equipaggiamento:⛧ Equipaggiamento: [8/8]
    ❖ Gauntlet Alchemico [Arma + Armatura] {Link}


    Passive:
    CITAZIONE
    Elettroshock {Zanne del Serpente, Alishaan}
    La padronanza dell'elettricità da parte di Violet è così alta che sa rendere i suoi attacchi elettrici al pari di un veleno: dentro il corpo del bersaglio, le scariche si diffondono visceralmente andando ad inficiare la funzionalità degli organi vitali, causando facilmente danni critici per la sopravvivenza degli individui in questione.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Elettroshock: [Passiva Razziale] [-] [-] [Giustifica: Veleno] [1Slot, Gratis]
    ⛧ Totale: - - - - [0Slot]

    CITAZIONE
    Mente Blindata {Stoicismo, Hederati}
    Avendo visto tanto del mondo ed essendo lei stessa per prima un'accozzaglia improponibile di mostruosità assortite, nonché esperta di poteri psiomantici, Valeria non rimane ormai più impressionata da nulla e da nessuno.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Unimpressed: [Passiva Razziale] [-] [-] [Anti-Malia] [1Slot, Gratis]
    ⛧ Totale: - - - - [0Slot]

    CITAZIONE
    Immortalità
    Violet, un po' per la sua natura, un po' per colpa dei suoi troppi studi, intrugli, rituali eccetera, a lungo andare ha ottenuto l'immortalità. Non sa bene di preciso nemmeno lei quando sia successo e a causa di cosa nello specifico, se per la sua innata metà demoniaca, se per via del sangue di drago che si è iniettata in quel folle esperimento, se per colpa dello stare immersa in attività arcane troppo a lungo o cos'altro: fatto sta che, almeno apparentemente, non riesce a morire di quelle morti che ucciderebbero chiunque. E questo, spesso, le è di grandissimo peso, proprio come la sua vista eccezionale che lei considera ambivalentemente come un dono ed una maledizione, oscillando tra i due giudizi e ricadendo sovente più nel secondo che nel primo.
    La spiegazione più verosimile, comunque, è probabilmente legata al Nexus, la sua dimensione mentale personale: sembra conservare una copia della sua mente, o forse proprio la sua mente stessa, protetta in quella dimensione parallela, in grado di ricostruire un corpo fisico qualora quello corrente venisse distrutto.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Immortalità: [Passiva] [-] [-] [Metagioco] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Cerebro
    Valeria ha fin da piccola dimostrato una particolare predisposizione per la magia psionica, allenandola col tempo fino a raggiungere competenze notevoli. La prima competenza fondamentale è quella del percepire e leggere i pensieri nell'area attorno a lei, comunicando coi soggetti in questione.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Perception: [Passiva] [-] [-] [Auspex Pensieri] [1Slot]
    ⛧ Talk: [Passiva] [-] [-] [Telepatia] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [2Slot]

    CITAZIONE
    Mente Blindata
    Come ogni psiomante degno di tale nome dovrebbe saper fare, Valeria sa schermarsi da chi cerca di intrudere nella sua mente.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Stay Out: [Passiva] [-] [-] [Anti-Lettura Pensieri] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Consapevolezza
    Grazie alla sua sensibilità ed ai suoi decennali studi, Violet risuona della presenza di magia nei dintorni (entro 25m), negli oggetti e nelle persone, quasi come fosse un istinto naturale. Per quanto riguarda le persone, è necessario che queste facciano qualcosa di attivo, ed in caso di casting silenziato et similia questo auspex lo riesce ad annullare, rivelando la magia a Violet.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Consapevolezza: [Passiva] [-] [-] [Auspex Magico Ambientale] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Quiet
    La sua abilità nella magia è ad un livello tale da aver imparato a silenziare a piacimento il casting delle sue tecniche, così da aumentarne la furtività con tutti i relativi vantaggi del caso.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Quiet: [Passiva] [-] [-] [Casting Silenzioso] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Professionista
    Decenni di studi, di pratica e mille altri fattori hanno portato la strega a saper rendere letali e chirurgiche le sue magie: sia nel caso di offensive, sia nel caso di supporti, l'essere ad area non inficia minimamente la potenza della tecnica, per non parlare del fatto che è perfettamente in grado di selezionare i bersagli su cui applicare tali effetti, così da risparmiare gli alleati che vuole oppure impedire ai nemici prescelti di beneficiare di vantaggi destinati ad altri, e così via.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Professionista d'Attacco: [Passiva] [-] [-] [Anti-dimezzamento Offensive ad area] [2Slot]
    ⛧ Professionista di Supporto: [Passiva] [-] [-] [Anti-dimezzamento Supporti ad area] [2Slot]
    ⛧ Chirurgico: [Passiva] [-] [-] [Selezione Bersagli] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [5Slot]

    CITAZIONE
    Volo
    Tramite i suoi poteri e la sua natura, Violet ha sviluppato la capacità di volare, in parte grazie alla levitazione telecinetica ma soprattutto per mezzo delle ali che acquisisce nelle varie forme, grazie all'abilità metamorfica. In verità, la demonessa possiede un paio di ali eteree che sono sempre presenti anche se spesso invisibili in forma umana: nelle altre forme possono assumere un aspetto che si accordi di più col resto del corpo, come delle ali piumate in forma angelica (di vari colori, dal bianco al nero passando per il grigio cinereo) oppure membranose in forma demoniaca, per non parlare dell'aspetto canonico rettiliano in forma draconica.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Volo: [Passiva] [-] [-] [Caratterizzazione] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]



    Marilena:

    Stato:♡ Energia: Verde
    ♡ Consumi: Basso 4%, Medio 8%, Alto 16%, Critico 32%
    ♡ Stato Fisico/Salute: Illesa [32/32]
    ♡ Stato Mentale/Emotivo: Agitata, stressata
    ♡ Stato Energetico/Mana: Discreto [46%]
    ♡ Riassunto:

    - Turno 1 -
    Fase difensiva:
    ♡ ---
    ♡ ---


    Equipaggiamento:♡ Ciondolo del padre con barriera magica difensiva (cfr. "Custodia")
    ♡ Pugnale di Ace


    Passive:
    CITAZIONE
    ♡ Sensi Acuti
    I Galzani, grazie ai propri tratti bestiali, dispongono di organi di senso più raffinati di quelli delle altre razze. Combinano i migliori tratti dei propri ascendenti bestiali ed elfici, e il risultato è una percezione sopraffina.
    [Abilità Passiva][Caratterizzazione: Sensi Migliorati][1 Slot (Razziale)]

    CITAZIONE
    ♡ Vocazione
    Non sa neanche lei bene come dato che non ha mai combattuto in vita sua, ma Marilena ha un potenziale magico enorme, che le permette di castare magie di protezione ed aiuto in maniera superiore al normale, e con una precisione invidiabile.
    [Passiva di Metagioco: Scelta dei bersagli con abilità ad Area][1 Slot]
    [Passiva di Metagioco: Effetto pieno di abilità Difensive ad Area][2 Slot]
    [Passiva di Metagioco: Effetto pieno di abilità di Supporto ad Area][2 Slot]

    CITAZIONE
    ♡ Pace I
    Il suo animo ed i suoi intenti sono tutti volti all'aiuto e alla pace, e così i suoi poteri. Può quindi curare grazie alla sua magia, e da lei si emanerà sempre un'aura rasserenante e rilassante, che distenderà gli animi di chi vuole aggredire lei e i suoi alleati.
    [Passiva di Giustifica: Cura] [1 Slot]
    [Passiva di Caratterizzazione: Malia di Pacificazione][1 Slot]


  11. .

    Crystal Eyes






    ..."Lo stomaco mi si scioglie in acido". Questo è il modo in cui descrivevo sempre questa sensazione, fisica, dettata dalla mia emotività, ed erano veramente tanti anni che non la provavo.
    Paura. Paura sociale, prevalentemente: l'unica paura ch'io abbia mai avuto. Paura di essere giudicata male, paura di essere socialmente in pericolo, che le persone che mi stimano possano non stimarmi più, mi rimproverino, improvvisamente, per qualcosa che ho fatto, che sono, o per qualche fraintendimento. E quindi, di solito, questo prelude ad un'estenuante arrampicata arrancante fatta di fatica e terrore e angoscia e disperazione e senso di impotenza, nel tentativo di spiegarmi, di giustificarmi, di mostrare le mie ragioni. Una battaglia campale, fatta sulla mia vita. Come con mio padre -quello adottivo-, come con gli altri della Torre, come con...chiunque non fosse come me.
    Paura, sì.
    Marilena mi sta guardando. Non lo sa ancora, ma mi sta guardando, e sta guardando nel mio punto più nero. BlackSun, quel Sole Nero che l'eldritch horror ha appena nominato. Ace ha disseppellito il mio passato, di cui Marilena non è così a conoscenza, e... Increspature, riverberano dappertutto, tutt'attorno a me, dal futuro: lei domanderà. Lei chiederà, noi risponderemo, e... A cascata, in un effetto domino devastante, questo avrà delle conseguenze. Le ripercussioni di ciò, di questo incontro, saranno nefaste, o così temo: pericolose, pericolosissime, ai miei occhi mentali. Sgrano gli occhi, spaventata, per me, per lei, per il futuro, nostro, mio, suo, e la fisso, mentre lei guarda me, e si spaventa, e io...io sussulto, rendendomi conto di aver appena causato un'ennesima increspatura, gratuita, che non serviva, che avrei potuto evitare, se solo mi fossi controllata di più! Di più! Maledizione! Sempre più controllo sto perdendo, tra le dita, mi scivola via. Repentina abbasso lo sguardo, chinando il volto, inspirando nasalmente ma in affanno, velocemente, spaventata, agitata: non è il momento, non è il momento! Maledizione! C'è ben altra preoccupazione ora! La battaglia! Il mio sguardo schizza in giro, rapidissimo, così i miei sensi, i miei auspex, distratta dal cuore, la cosa più importante, e avendo la prima impressione di tranquillità attorno a noi posso concedermi di dedicarmi a ciò che devo: rialzo lo sguardo, guardo lei, Marilena, e le sorrido. Dal modo in cui sono crucciata è palese che sto fallendo nel trasmettere la mia abituale dose di rassicurazione: dal modo in cui è corrugata la pelle attorno agli occhi, attorno alla bocca, dal grado di inclinazione dei suoi angoli, da tutte queste piccole cose messe insieme, dettagli inconsci per lei, perfettamente consci ma al contempo immutabili per me, Marilena rimane confusa ed allarmata, seppure meno di prima. Sa che, se fossimo in pericolo, non la guarderei così ora, possibilità che invece il primo sguardo poteva lasciare aperta; se la guardo così adesso, cercando di sforzarmi di sorriderle, dev'esserci qualcosa che non va, certo, ma non riguarda la nostra incolumità. Non capirà, ma almeno sarà in parte rassicurata.
    Maledetta me! Non dovrei gettarle addosso ancora più ansia e paura! Dannazione, dovrei essere la sua guida, la sua roccia in questo mare in tempesta, ed invece sarò proprio io in buona parte la tempesta, come sempre è nella mia vita: non è forse quello che succede sempre? Non è forse ciò che è successo nella sua vita, nel suo piccolo paesino di montagna, idilliaco e bucolico, isolato da tutto e tutti, finché non sono arrivata io? E così lei, travolta dall'ebbrezza del voler diventare una Monaca dell'Ordine anche lei, una mia copia, un mio sosia, clone, un'imitazione di questo personaggio così affascinante che improvvisamente appare nel suo panorama? Voglio portare ordine, eppure porto caos; voglio stabilizzare, eppure destabilizzo; voglio portare pace, eppure porto scompiglio. Nelle vite di chiunque...

    D'improvviso, le statue si ricompongono facendomi sgranare gli occhi, cosa che allerta Marilena e prontamente procede col difenderci tutti ancora una volta. Ancora una volta, poi, lei si volge verso di me, e stavolta il mio sorriso può essere più sollevato e amorevole, lasciandola andare. La mia bambina è cresciuta, è diventata davvero brava ed io sono orgogliosa di lei.
    Un suono di vetri rotti attira la mia attenzione accanto a me, facendomi distogliere lo sguardo dalla mia protetta e girarmi verso lei, Pandora, e nel momento in cui Ace si cava l'occhio sotto la benda non posso che rabbrividire di empatia fisica, rimanendo per certi versi sconcertata forse più dal suo non fare una piega ché dal "folle" gesto in sé. Un'altra ondata di increspature si dipana da quell'occhio di vetro non appena se lo mette al posto di quello appena strappato: viene inglobato dal suo nero pece, in un urlo disumano e senza voce che fa vibrare la struttura stessa della realtà. Non è il grido di qualcuno o di qualche animale, è quella che gli hederathi chiamano "Ritmo delle cose", è la sinfonia alla base dell'universo, è la melodia del cosmo, la Musica delle Sfere, l'essenza dell'esistenza, ma...questa, questa, è una versione estremamente diversa: è inquietante, tetra, cupa, cavernosa, aberrante, che scuote l'anima nel profondo. Qualcosa che mi allarma in una maniera folle, forse la più grave ch'io abbia mai sentito in vita mia -e, diciamocelo, di mostruosità ne ho viste davvero molte-, e ci metto un po' a capire cosa stia succedendo, da dove provenga tutto questo, nonostante i miei occhi siano ancora fissi su quello vitreo ora in possesso di Ace. È chiaramente un artefatto, così come è chiaro che tutta quest'oscurità scioccante è frutto proprio di lui, di questo...netherborn, e capisco di più, ora, ora che mi è entrato dentro, che si è insinuato in ogni anfratto delle mie percezioni, dei miei auspex, delle mie capacità psioniche e psichiche. Capisco molto di più, e posso comprendere anche che quella in cui risponde lei, Pandora, al fratello, è la loro lingua, il netherspeech - conoscenze, che devono essermi rimaste dopo che lui ha fatto vibrare la realtà a partire dalla propria essenza, entrandomi in testa. E posso capire di più di loro, in parte, sul loro conto, e su cosa sono, e da dove nascono, forse. O forse no. È tutto ancora confuso, così confuso, tanto che resto ferma a guardare, senza attaccare a mia volta: lei, con tutta la sua furiosa energia, genera un frastagliamento di schegge di vetro che mira ad investire i nostri nemici redivivi ed ora più reali e concreti che mai. Ed io ammiro, non posso che ammirare, una tale creatura, e l'altra ora impreziosita da quest'artefatto, e sono raccapricciata ed al contempo affascinata: così tanti anni che non trovo qualcuno di mio simile e che mi sia amico. Così tanto tempo che...sono ora un po' inetta, socialmente, a socializzare come si faceva al Sud, quando ero piccola, nell'atollo di Zan'daali, con i miei simili. Così addestrata a combatterli, a combatterci, a combattermi. Così addestrata all'Ordine, al Bene, alla Luce... Così repressa, forse, anche. Ho introiettato i miei carcerieri? Sono diventata aguzzina di me stessa? È una domanda che di quando in quando mi pongo, come adesso, mentre continuo a contemplare lei, e poi passo all'altra lei, a Marilena, a quella luce piena d'amore, a quell'amore pieno di luce, e mi domando...e penso, e m'immagino, e m'interrogo, e vagabondo ed erro e mi perdo e mi ritrovo e mi scivolo tra le dita di nuovo. E mi rivedo in loro due, la mia Mercy, la mia BlackSun, di fronte a me, incarnate da loro, parallelismi coadiuvati dallo stridente e melodico musicare di quell'occhio cristallino di pece. Eyes wide shut, chiudo i miei occhi, continuando a vedere con quelli mentali, e poi riapro quelli fisici, e...
    Inspiro, profondamente, a lungo, cercando di riprendere in mano le redini della realtà, shattered anch'io come quei suoni di vetro di quella donna nerboruta che è tutto fuorché una donna. Una creatura sublime ed infima, mezza animale, oltre l'uomo, luci ed ombre, inconcepibile per chiunque sia normale, cieco, sordo, piccolo, limitato, sciocco. Un vetro affumicato, liscio e perfetto, corroso dalla vita, per certi versi così simile a me, "una lama d'ametista che fende ed attraversa lo spazio-tempo" -come mi sono sempre definita, superbamente-, per altri così inversa, opposta, con cammini differenti ma non così tanto. Posso capire perché Marilena ne sia attratta, così come è sempre stata attratta da me, seppur in modo diverso, per l'appunto.
    E guardo ora il suo fratello, anche lui così diverso, diverso da lei, da me, da tutti i qui presenti, eppure... Eppure non così diverso, nemmeno lui, accomunati da tante cose, non solo da questa missione, che ci vede schierati bizzarramente dalla stessa parte. Ed anche questo è la musica delle sfere, questa coincidenza ben poco fortuita, così come è musica delle sfere anche quella che ha portato alla realtà prima.
    E poi guardo Marilena, infine, ancora sconvolta e disorientata da tutti questi stimoli, e finalmente posso regalarle un sorriso rassicurante appena mi guarda, e finalmente posso avvicinarmi e prenderle la mano, sussurrandole maternamente...


    «È finita...»


    E lei non regge più bene, e si getta tra le mie braccia, ed io la stringo, e la consolo, ed accolgo i suoi sentimenti di pesante fardello e pesanti pressioni emotive che ha sopportato finora. È la sua prima volta, il suo battesimo del fuoco: posso quasi ricordare com'eran state da piccola, le mie prime volte. È diverso, ero diversa io, non come lei, un'età e persone diverse, figure con ruoli e sentimenti diversi, eppure posso capirla, e sicuramente mi fa tenerezza, e vorrei proteggerla per sempre, in quel misto di madre ed amante che non so mai quanto sia benefico, e corretto, giusto, moralmente parlando, umanamente parlando... Anche per questo, in fondo a me, in un angolo nascosto e segreto della mia mente, sto elaborando sempre di più, fondandolo su dubbi che ho avuto da sempre, l'idea che potenzialmente potrei farle un bene maggiore lasciandola andare, allontanandola da me, nonostante ciò che potrebbe volere lei, o forse proprio assecondandola. Chissà...




    Il volto di Mercy si fa strano, allarmato, è spaventata e...se è spaventata lei, io mi terrorizzo: ai miei occhi è quasi onnipotente, e se qualcosa la atterrisce così, allora, vuol dire che siamo veramente nei guai! In affanno prendo a voltarmi da tutte le parti, eppure non succede niente! Mi giro di nuovo verso di lei e la vedo rialzare il viso in un sorriso stentato, ancora afflitto, preoccupato, ma...sta provando a rassicurarmi. E, sebbene non ci riesca del tutto, mi fa capire che non siamo in pericolo: c'è sì qualcosa che la turba, ma dev'essere qualcos'altro. Non capisco cosa, e sto per chiederglielo, quando d'improvviso sgrana gli occhi di nuovo, stavolta non fissando me bensì oltre me: mi volgo verso il pericolo che dev'essere alle mie spalle, ed incredula assisto alle statue appena distrutte che si ricompongono, accompagnate dall'ennesimo fronte di farfalle di ghiaccio. Prontamente, d'istinto ormai, reagisco erigendo una barriera assolutamente invalicabile che ci protegge tutti da tutto - qualcosa di estremo e che non potrò ripetere per un po' di tempo, ma che mi sembra più che necessario ed adeguato dato il pericolo imminente. Contro questo muro invisibile, le farfalle dovrebbero fermarsi autodistruggendosi, mentre i colpi delle statue dovrebbero impattare senza farci alcun danno, secondo le mie previsioni...

    Poco dopo, un suono di vetri infranti attira la mia attenzione dietro di me: è Pandora, che è ritornata celermente da noi; non so come abbia fatto, non so come sia successo, ma il mio primo istinto è chiedermi se si sia fatta male! La squadro da cima a fondo e, per fortuna, sembrerebbe di no: porge a suo fratello una piccola sfera di cristallo, e lui... Per gli Eterni! Rabbrividisco di raccapriccio e terrore quando lo vedo infilarsi le dita nell'occhio sotto la benda e strapparselo!


    “È impazzito?!”


    Mi chiedo scioccata, mentre assisto alla sua indifferente naturalezza che continua a farlo muovere infilandosi il nuovo occhio di vetro al suo posto. Di nuovo, senza battere ciglio, come se l'avesse fatto già numerose volte. E chiudendo e riaprendo le palpebre, quell'occhio dapprima vitreo e trasparente si riempie di un nero profondo e di un'iride rossa come il sangue, mostruosa e terrificante, crudele, ed in un batter d'occhio ulteriore l'intera stanza trema. E non è solo la stanza: è l'aria, e noi, e tutto ciò che essa contiene! È la realtà stessa che vacilla, che si scuote, ed io con essa, terrorizzata a morte, atterrita, con gli occhi sgranati, la bocca spalancata, rannicchiandomi tra me e me, le spalle contratte e ritratte, il desiderio di accucciarmi e farmi piccola, e la paralisi totale che mi impedisce di fare qualunque cosa, consapevole d'altra parte che tutto sarebbe inutile, perché tremerei anche lì, ed in qualsiasi altra posizione io assumessi. C'è un ritmo in ciò che sento, però, una melodia, un senso, in tutto questo: non è uno stridio inconsulto, un urlo scomposto e puramente disperato. No. È...
    È...
    Qualcosa di incomprensibile, eppure è. È naturale, è giusto così? No. Però sì.
    Non è qualcosa di avulso dalla realtà: è solo...solo un altro modo di vederla? È solo una parte di essa? È qualcosa di reale, che esiste, e che nessuno vuole mai ascoltare, e sentire, e vedere, e percepire, e vivere! Qualcosa che non è amabile, ci sembra. Qualcosa che non è a favore della vita. È la morte, forse? È una canzone, una melodia di morte? Di distruzione, di sofferenza, di ferite, di odio, di malvagità? È parte della realtà, però, qualunque cosa sia... Non è --... Non so come definirlo. Non so cos'è. Non so cosa sia. È terrifico, sì, ma è vero. È qualcosa che esiste, nella realtà, e che ho già incontrato. Terribile, lo evito come la peste ogni volta che posso, eppure...


    «Beh? Cosa aspettate, uccideteli, mica posso fare tutto io, cazzo.»


    ...
    Scossa, immobile, paralizzata, guardo Pandora scattare e colpire, un ventaglio di schegge vitree e luccicanti -con quel suono di prima!- si dirama verso le statue, a suo modo molto affascinante ed ammaliante. Un sacco di emozioni diverse mi fanno battere il cuore all'impazzata, ancora spaventata da tutti questi eventi, questi suoni, queste interazioni, queste immagini, queste cose che mai ho visto in vita mia, e di cui Mercy in parte mi aveva avvisata, non potendomi però spiegare né mostrare tutto il mondo là fuori. E gliel'ho chiesto io, d'altronde, di non dirmi tutto, di lasciarmi spazio per le mie prime esperienze. Oh, Eterni, mai mi sarei aspettata cose del genere, però...!


    «È finita...»

    «Oh, Mercy...!»


    Mi prende la mano, ed io non reggo più. Crollo, tra le sue braccia, protettive come quella di una madre, lasciandomi andare e lasciando scorrere tutte le forti emozioni che ho sopportato finora. Tutta la tensione, lo stress, la disperazione intensa che a ritmi alterni mi ha pervasa... Sono ancora scossa, nel profondo, e mi ci vorrà ancora un po' per riprendermi - io che mi occupo di curare la gente ho imparato a riconoscere anche i miei stati ed i miei tempi. E pensare che questa esperienza, questo posto, è solo un bottone, cose piccole, minuzie, inezie, rispetto a ciò che c'è fuori nel mondo, cose di cui Mercy mi ha raccontato... E mi sento piccola anch'io, un bottoncino nel bottone, se mai i bottoni potessero avere dei vestiti con a loro volta altri bottoni più piccoli...
    E di sottecchi, nel frattempo, mentre sono rassicurata e sostenuta e coccolata dalle braccia della mia maestra, con la testa adagiata sul suo petto, i miei occhi si schiudono, leggermente, lievemente, socchiusi ed appannati, e quella donna di vetro infrangibile mi appare quasi...fatata, ammantata di un'aura fulgida e inspiegabile, aumentando il fascino che questa creatura ha già esercitato finora su di me. E non so neanch'io perché, eppure c'è qualcosa in lei che...
    Chiudo gli occhi, sospirando profondamente, e ritrovando la calma tra le calde braccia di Mercy, che mi fa da cassa di risonanza per la pace che normalmente emano io...



    Violet "Mercy":

    Stato:⛧ Energia: Verde
    ⛧ Consumi: Basso 4%, Medio 8%, Alto 16%, Critico 32%
    ⛧ Stato Fisico/Salute: Illesa [32/32]
    ⛧ Stato Mentale/Emotivo: Agitata
    ⛧ Stato Energetico/Mana: Discreto [44%]
    ⛧ Riassunto:

    - Turno 1 -
    Fase difensiva:
    ---
    Fase offensiva:
    ---


    Equipaggiamento:⛧ Equipaggiamento: [8/8]
    ❖ Gauntlet Alchemico [Arma + Armatura] {Link}


    Passive:
    CITAZIONE
    Elettroshock {Zanne del Serpente, Alishaan}
    La padronanza dell'elettricità da parte di Violet è così alta che sa rendere i suoi attacchi elettrici al pari di un veleno: dentro il corpo del bersaglio, le scariche si diffondono visceralmente andando ad inficiare la funzionalità degli organi vitali, causando facilmente danni critici per la sopravvivenza degli individui in questione.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Elettroshock: [Passiva Razziale] [-] [-] [Giustifica: Veleno] [1Slot, Gratis]
    ⛧ Totale: - - - - [0Slot]

    CITAZIONE
    Mente Blindata {Stoicismo, Hederati}
    Avendo visto tanto del mondo ed essendo lei stessa per prima un'accozzaglia improponibile di mostruosità assortite, nonché esperta di poteri psiomantici, Valeria non rimane ormai più impressionata da nulla e da nessuno.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Unimpressed: [Passiva Razziale] [-] [-] [Anti-Malia] [1Slot, Gratis]
    ⛧ Totale: - - - - [0Slot]

    CITAZIONE
    Immortalità
    Violet, un po' per la sua natura, un po' per colpa dei suoi troppi studi, intrugli, rituali eccetera, a lungo andare ha ottenuto l'immortalità. Non sa bene di preciso nemmeno lei quando sia successo e a causa di cosa nello specifico, se per la sua innata metà demoniaca, se per via del sangue di drago che si è iniettata in quel folle esperimento, se per colpa dello stare immersa in attività arcane troppo a lungo o cos'altro: fatto sta che, almeno apparentemente, non riesce a morire di quelle morti che ucciderebbero chiunque. E questo, spesso, le è di grandissimo peso, proprio come la sua vista eccezionale che lei considera ambivalentemente come un dono ed una maledizione, oscillando tra i due giudizi e ricadendo sovente più nel secondo che nel primo.
    La spiegazione più verosimile, comunque, è probabilmente legata al Nexus, la sua dimensione mentale personale: sembra conservare una copia della sua mente, o forse proprio la sua mente stessa, protetta in quella dimensione parallela, in grado di ricostruire un corpo fisico qualora quello corrente venisse distrutto.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Immortalità: [Passiva] [-] [-] [Metagioco] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Cerebro
    Valeria ha fin da piccola dimostrato una particolare predisposizione per la magia psionica, allenandola col tempo fino a raggiungere competenze notevoli. La prima competenza fondamentale è quella del percepire e leggere i pensieri nell'area attorno a lei, comunicando coi soggetti in questione.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Perception: [Passiva] [-] [-] [Auspex Pensieri] [1Slot]
    ⛧ Talk: [Passiva] [-] [-] [Telepatia] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [2Slot]

    CITAZIONE
    Mente Blindata
    Come ogni psiomante degno di tale nome dovrebbe saper fare, Valeria sa schermarsi da chi cerca di intrudere nella sua mente.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Stay Out: [Passiva] [-] [-] [Anti-Lettura Pensieri] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Consapevolezza
    Grazie alla sua sensibilità ed ai suoi decennali studi, Violet risuona della presenza di magia nei dintorni (entro 25m), negli oggetti e nelle persone, quasi come fosse un istinto naturale. Per quanto riguarda le persone, è necessario che queste facciano qualcosa di attivo, ed in caso di casting silenziato et similia questo auspex lo riesce ad annullare, rivelando la magia a Violet.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Consapevolezza: [Passiva] [-] [-] [Auspex Magico Ambientale] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Quiet
    La sua abilità nella magia è ad un livello tale da aver imparato a silenziare a piacimento il casting delle sue tecniche, così da aumentarne la furtività con tutti i relativi vantaggi del caso.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Quiet: [Passiva] [-] [-] [Casting Silenzioso] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Professionista
    Decenni di studi, di pratica e mille altri fattori hanno portato la strega a saper rendere letali e chirurgiche le sue magie: sia nel caso di offensive, sia nel caso di supporti, l'essere ad area non inficia minimamente la potenza della tecnica, per non parlare del fatto che è perfettamente in grado di selezionare i bersagli su cui applicare tali effetti, così da risparmiare gli alleati che vuole oppure impedire ai nemici prescelti di beneficiare di vantaggi destinati ad altri, e così via.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Professionista d'Attacco: [Passiva] [-] [-] [Anti-dimezzamento Offensive ad area] [2Slot]
    ⛧ Professionista di Supporto: [Passiva] [-] [-] [Anti-dimezzamento Supporti ad area] [2Slot]
    ⛧ Chirurgico: [Passiva] [-] [-] [Selezione Bersagli] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [5Slot]

    CITAZIONE
    Volo
    Tramite i suoi poteri e la sua natura, Violet ha sviluppato la capacità di volare, in parte grazie alla levitazione telecinetica ma soprattutto per mezzo delle ali che acquisisce nelle varie forme, grazie all'abilità metamorfica. In verità, la demonessa possiede un paio di ali eteree che sono sempre presenti anche se spesso invisibili in forma umana: nelle altre forme possono assumere un aspetto che si accordi di più col resto del corpo, come delle ali piumate in forma angelica (di vari colori, dal bianco al nero passando per il grigio cinereo) oppure membranose in forma demoniaca, per non parlare dell'aspetto canonico rettiliano in forma draconica.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Volo: [Passiva] [-] [-] [Caratterizzazione] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]



    Marilena:

    Stato:♡ Energia: Verde
    ♡ Consumi: Basso 4%, Medio 8%, Alto 16%, Critico 32%
    ♡ Stato Fisico/Salute: Illesa [32/32]
    ♡ Stato Mentale/Emotivo: Agitata, stressata
    ♡ Stato Energetico/Mana: Discreto [46% = 52% - 8%]
    ♡ Riassunto:

    - Turno 1 -
    Fase difensiva:
    ♡ usa Custodia per difendere ad area l'intero gruppo, dalle farfalle e dall'attacco delle statue, con una barriera mentale assoluta (medio)
    Fase offensiva:
    ♡ ---


    Attive:
    CITAZIONE
    ♡ Custodia
    I poteri della galzani possono proteggere lei e i suoi alleati, tramite la creazione di barriere energetiche in grado di parare qualsiasi colpo di qualsiasi tipologia, compresi gli attacchi mentali.
    [Costo: Medio][Difesa Assoluta ad Area][1 Slot]



    Equipaggiamento:♡ Ciondolo del padre con barriera magica difensiva (cfr. "Custodia")
    ♡ Pugnale di Ace


    Passive:
    CITAZIONE
    ♡ Sensi Acuti
    I Galzani, grazie ai propri tratti bestiali, dispongono di organi di senso più raffinati di quelli delle altre razze. Combinano i migliori tratti dei propri ascendenti bestiali ed elfici, e il risultato è una percezione sopraffina.
    [Abilità Passiva][Caratterizzazione: Sensi Migliorati][1 Slot (Razziale)]

    CITAZIONE
    ♡ Vocazione
    Non sa neanche lei bene come dato che non ha mai combattuto in vita sua, ma Marilena ha un potenziale magico enorme, che le permette di castare magie di protezione ed aiuto in maniera superiore al normale, e con una precisione invidiabile.
    [Passiva di Metagioco: Scelta dei bersagli con abilità ad Area][1 Slot]
    [Passiva di Metagioco: Effetto pieno di abilità Difensive ad Area][2 Slot]
    [Passiva di Metagioco: Effetto pieno di abilità di Supporto ad Area][2 Slot]

    CITAZIONE
    ♡ Pace I
    Il suo animo ed i suoi intenti sono tutti volti all'aiuto e alla pace, e così i suoi poteri. Può quindi curare grazie alla sua magia, e da lei si emanerà sempre un'aura rasserenante e rilassante, che distenderà gli animi di chi vuole aggredire lei e i suoi alleati.
    [Passiva di Giustifica: Cura] [1 Slot]
    [Passiva di Caratterizzazione: Malia di Pacificazione][1 Slot]


  12. .

    Crystal Eyes






    «Marilena, sai cosa fare.»


    Le mie parole sono nette, in un sussurro, fissando gli abomini meravigliosi che si dispiegano davanti ai nostri occhi, e come fosse il riflesso di un arto Marilena reagisce proteggendoci tutti quanti - tranne la demonessa, troppo distante da noi. Né una farfalla né una statua riescono a sfiorarci, la mia allieva sta proprio crescendo bene: sono così fiera di lei, e per questo le sorrido amorevolmente per un istante, prima di voltarmi verso il ragazzino cinereo. Osservo con cura e perplessità le sue azioni, stupefatta non dalla probabile e divina indifferenza con cui la statua avrebbe reagito, bensì dalla scelta strategica del combattente.

    “Raccapricciante.”


    In un attimo, con naturale insofferenza, volgo lo sguardo verso l'abominio arcano. A sua volta, anche lui fa qualcosa di raccapricciante, ma in maniera molto diversa: il suo unico occhio diventa scarlatto e luminoso, la sua facciata si spacca rivelando il terrore di pece che ribolle al di sotto, e per un attimo mi sento a casa, nel mio vulcano di Zan'daali, circondata da amici e sconosciuti che la gente chiama "demoni", "diavoli", "mostri", esattamente come chiama me quando mostro il mio aspetto più ferino e ferale, BlackSun. La dimostrazione della sua vera natura è, com'è scontato e doveroso, accompagnata da un'aura di terrore, rivolta ai nostri nemici nel tentativo di indebolire le loro menti e la loro volontà - sento che anche quella di Marilena vacilla, ma ho fiducia in lei e nelle sue percezioni. Sa che lui è dalla nostra parte, almeno per il momento, e anche quando la guarda direttamente sa che non è con intento malevolo, bensì per darle istruzioni sull'aiutare la nostra guida che accusa la tossicità dell'ambiente.

    Mi guarda, dunque, per coordinarci e sbarazzarci veramente di queste ennesime seccature: un cenno del suo capo, ed io capisco cosa intende. La mia mano si muove, portandosi davanti al mio petto e stringendo l'aria come se tenessi in mano proprio i miei obiettivi: un'onda psionica paralizzante li investe, nel tentativo di arrestare la loro avanzata ed i movimenti innaturali che li animano; il demone manifesta il suo potere elettrico, accompagnato dal suo ghigno tronfio, istigandomi a fare lo stesso. E così è. Cercando di mantenere il controllo su me stessa e le mie emozioni, lascio che l'elettricità mi scorra nel corpo convogliandosi in una tempesta di fulmini che, coordinata con quella del mio compagno di battaglia, si scarica impietosa -ma non spietata- sui nostri nemici, fondendosi alla paralisi mentale che ho appena cercato di infondere in queste statue gelide.
    Non posso non avvertire la preoccupazione angosciata di Marilena durante tutto questo concitato scontro, di nuovo perciò il mio sguardo si rivolge a lei, compassionevole e ironico, accorgendomi che anche lo sguardo del demone sta dedicando attenzione alla mia protetta, esattamente nello stesso momento. Probabilmente, anche lui deve aver sentito i suoi pensieri così rumorosi e sparsi, dispersi, ma il suo sorrisino divertito mi fa capire che non ha cattive intenzioni.

    C'è però una cosa che mi turba, per un attimo, da prima di sferrare il nostro attacco. Come fa, lui, a sapere cosa è in mio potere? Perché mi è chiaro che quel gesto è più che un suggerimento, più di un'ipotesi: sembra avere la certezza, sembra conoscere il mio fulmine, e... Per un attimo, prima, ho sbirciato nella sua mente: frammenti di immagini, flashback, eventi del passato ci attraversano la mente, le stesse scene di qualcosa di lontano ed onirico. Qualcosa di condiviso, impossibilmente. Qualcosa che...non mi so spiegare, non riesco a ricordare, eppure è così. Ci conosciamo, ci siamo già incontrati, in un'altra realtà, in un altro mondo, in un altro piano dell'esistenza, non in questo mondo materiale. Sì, sì, ricordo solo la sensazione, un sogno come tanti, eppure il suo volto mi è familiare e... Impossibile, insensato. Eppure...
    Lui mi conosce, lui sa dei miei fulmini, e dopo che li abbiamo scagliati all'unisono conferma tutto questo.


    «C'è una scintilla fra di noi, non trovi, Sole Nero~?»

    «...! Ace...»


    Ricordo a fatica, un nome istintivo che affiora dall'inconscio. Bisbiglio quelle poche lettere mentre il mio sguardo affilato si impianta nel suo unico occhio vermiglio. Quel nome...il mio, Sole Nero: un nome pericoloso da rivelare così, mentre sono vestita da Mercy, Monaca dell'Ordine dell'Ordine... Anche se Marilena sa, sa già, in parte, che ho un passato, come tutti d'altronde, che sono stata altro prima di essere monaca, come ho dimostrato al villaggio intero, tempo fa, per proteggerlo...
    Lo squadro ancora, inspirando in maniera leggermente più pesante, meno controllata, più in ansia. Un fantasma dal passato? Sì... Ma non devo perdere il controllo, la mia maschera, la mia nuova identità, ciò che sono e voglio essere ora. Sono Valeria, sì, e sono BlackSun, ma sono anche Mercy, e questo è il mio baricentro adesso: amore, pace, armonia, basta con la sofferenza e la rabbia, basta con... BlackSun, e con il passato. E, ciononostante, non posso fare a meno di essere ostile, ostile all'idea che lui venga dal mio passato, che lui mi ci possa riportare, che lui mi chiami "Sole Nero", e, raccogliendo le forze e cercando di reprimermi e contenermi ed autocontrollarmi senza esplodere, cerco di affermarlo.


    «Mercy, adesso. Monaca dell'Ordine dell'Ordine.»


    Espiro, andando in apnea e cercando di nuovo il mio equilibrio, distogliendo lo sguardo dal suo occhio cremisi e monitorando la situazione tutt'attorno a noi. La battaglia è finita? Possiamo davvero concederci di perderci in chiacchiere?




    La voce sicura e salda di Mercy, pacata e posata, padrona della situazione, mi infonde il coraggio necessario per mantenere la lucidità efficiente che tanto caratterizza lei. È tanto dolce, gentile, cortese, ma si vede che sa il fatto suo, che nasconde un potenziale enorme sotto tutti questi abiti flebili che le cadono sofficemente addosso, coprendola e mascherando il suo vero potere. Lei si sta limitando, si limita, sempre, ed io invece devo impegnarmi molto già solo per fare quel poco che riesco a fare, esattamente come adesso: mi concentro, istintivamente porto le mani al ciondolo di papà che mi pende al collo, s'illumina e la mia energia scorre nell'aria attorno a noi, infondendola di un campo difensivo che possa proteggere tutto il gruppo, eccezion fatta per la ragazza che si è allontanata mettendo a repentaglio la sua vita per noi, in nostra vece. Mi addolora non poter fare niente, non poter raggiungere anche lei coi miei poteri, ma è troppo lontana... Chiunque sia vicino a me, se non altro, è protetto sia dalle farfalle e sia dall'attacco mentale a forma di ingannevole arma fisica che le statue ci sferrano contro.

    Per un attimo, solo per un attimo, Mercy mi guarda, amorevole e sorridente come sempre, riempiendomi di calore e facendomi imbarazzare timidamente, lusingata, prima di tornare entrambe a concentrarci interamente sul combattimento in corso.
    L'attimo dopo, il mostro rivela la sua vera essenza, scatenando un'aura di terrore contro i nostri nemici e facendomi essere grata di averlo dalla nostra parte. Poi, si gira verso di me, col suo occhio rosso, il volto crepato ed il nero sottostante, facendomi tremare all'interno mentre mi domando se sarò io la prossima, paralizzata e facile preda alla sua mercé.


    «Ehi bocciolo, prenditi cura della sua mente.»

    «...! V-v-va be-ne...!»


    Cosa? Ho annuito solo per compiacerlo, mi serve qualche istante per processare ciò che mi ha detto prima di capire cosa voglia.
    Devo prendermi cura della mente di...chi? Oh, di Leonardo, sì! Subito mi concentro su di lui per capire come sta, ed in effetti la testa sembra fargli male: senza perdere tempo mi avvicino a lui per soccorrerlo, profondendo il mio amore in una carezza luminosa sul suo capo, posando le mie mani sopra le sue ed irradiandolo di potere curativo.


    “Speriamo che funzioni...”


    Penso, guardandomi nel frattempo intorno per controllare la situazione. Mercy ed il demonio stanno ora attaccando le statue, provocando un frastuono come quello di una tempesta, che però infuria in un anfiteatro echeggiando in maniera paurosa. Speriamo che funzionino anche i loro attacchi...
    D'improvviso, sento i loro sguardi addosso, e non so più che pensare, abbassando il mio irrazionalmente intimorita...


    «C'è una scintilla fra di noi, non trovi, Sole Nero~?»

    «...! Ace...»


    Mhm? Sole Nero? Ace? ...Si conoscono? Non me ne ha parlato prima, la mia maestra. Chissà come mai...


    Violet "Mercy":

    Stato:⛧ Energia: Verde
    ⛧ Consumi: Basso 4%, Medio 8%, Alto 16%, Critico 32%
    ⛧ Stato Fisico/Salute: Illesa [32/32]
    ⛧ Stato Mentale/Emotivo: Determinata, agitata
    ⛧ Stato Energetico/Mana: Discreto [44% = 76% - 16% - 16%]
    ⛧ Riassunto:

    - Turno 1 -
    Fase difensiva:
    ---
    Fase offensiva:
    ⛧ Violet usa Campo di Stasi ad alto ad area su tutti i nemici (supporto mentale)
    ⛧ Violet usa Insidious Lightning ad alto ad area su tutti i nemici (offensiva di veleno)


    Attive:
    CITAZIONE
    Campo di Stasi
    Analogamente al Sopi, in questo attacco psionico Violet s'insinua nelle menti dei bersagli ma stavolta per paralizzarne il solo corpo: la coscienza rimane inalterata, perfettamente sveglia e lucida, mentre la persona si ritrova in stasi alla mercé della strega senza poter muovere un muscolo né reagire a qualunque cosa le venga fatta. Violet può cioè creare un campo di stasi che coinvolga più soggetti, tutti "congelati" nei movimenti come statue di cera.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Campo di Stasi: [Attiva: Variabile] [Supporto] [Mentale] [Paralisi, Ad Area] [1Slot]

    CITAZIONE
    Insidious Lightning
    In questa offensiva di veleno elettrico ad alta potenza, un'area intera può venire colpita dall'abilità di Violet nell'elemento elettrico: i bersagli colpiti verranno attraversati da questo potente veleno magico-fisico che s'irradierà nei loro corpi andando a ricercare gli organi vitali per fare il maggior danno possibile.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Insidious Lightning: [Attiva: Alto] [Attacco] [Magico-Fisico: Veleno] [Multieffetto, Ad Area] [1Slot]



    Equipaggiamento:⛧ Equipaggiamento: [8/8]
    ❖ Gauntlet Alchemico [Arma + Armatura] {Link}


    Passive:
    CITAZIONE
    Elettroshock {Zanne del Serpente, Alishaan}
    La padronanza dell'elettricità da parte di Violet è così alta che sa rendere i suoi attacchi elettrici al pari di un veleno: dentro il corpo del bersaglio, le scariche si diffondono visceralmente andando ad inficiare la funzionalità degli organi vitali, causando facilmente danni critici per la sopravvivenza degli individui in questione.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Elettroshock: [Passiva Razziale] [-] [-] [Giustifica: Veleno] [1Slot, Gratis]
    ⛧ Totale: - - - - [0Slot]

    CITAZIONE
    Mente Blindata {Stoicismo, Hederati}
    Avendo visto tanto del mondo ed essendo lei stessa per prima un'accozzaglia improponibile di mostruosità assortite, nonché esperta di poteri psiomantici, Valeria non rimane ormai più impressionata da nulla e da nessuno.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Unimpressed: [Passiva Razziale] [-] [-] [Anti-Malia] [1Slot, Gratis]
    ⛧ Totale: - - - - [0Slot]

    CITAZIONE
    Immortalità
    Violet, un po' per la sua natura, un po' per colpa dei suoi troppi studi, intrugli, rituali eccetera, a lungo andare ha ottenuto l'immortalità. Non sa bene di preciso nemmeno lei quando sia successo e a causa di cosa nello specifico, se per la sua innata metà demoniaca, se per via del sangue di drago che si è iniettata in quel folle esperimento, se per colpa dello stare immersa in attività arcane troppo a lungo o cos'altro: fatto sta che, almeno apparentemente, non riesce a morire di quelle morti che ucciderebbero chiunque. E questo, spesso, le è di grandissimo peso, proprio come la sua vista eccezionale che lei considera ambivalentemente come un dono ed una maledizione, oscillando tra i due giudizi e ricadendo sovente più nel secondo che nel primo.
    La spiegazione più verosimile, comunque, è probabilmente legata al Nexus, la sua dimensione mentale personale: sembra conservare una copia della sua mente, o forse proprio la sua mente stessa, protetta in quella dimensione parallela, in grado di ricostruire un corpo fisico qualora quello corrente venisse distrutto.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Immortalità: [Passiva] [-] [-] [Metagioco] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Cerebro
    Valeria ha fin da piccola dimostrato una particolare predisposizione per la magia psionica, allenandola col tempo fino a raggiungere competenze notevoli. La prima competenza fondamentale è quella del percepire e leggere i pensieri nell'area attorno a lei, comunicando coi soggetti in questione.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Perception: [Passiva] [-] [-] [Auspex Pensieri] [1Slot]
    ⛧ Talk: [Passiva] [-] [-] [Telepatia] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [2Slot]

    CITAZIONE
    Mente Blindata
    Come ogni psiomante degno di tale nome dovrebbe saper fare, Valeria sa schermarsi da chi cerca di intrudere nella sua mente.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Stay Out: [Passiva] [-] [-] [Anti-Lettura Pensieri] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Consapevolezza
    Grazie alla sua sensibilità ed ai suoi decennali studi, Violet risuona della presenza di magia nei dintorni (entro 25m), negli oggetti e nelle persone, quasi come fosse un istinto naturale. Per quanto riguarda le persone, è necessario che queste facciano qualcosa di attivo, ed in caso di casting silenziato et similia questo auspex lo riesce ad annullare, rivelando la magia a Violet.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Consapevolezza: [Passiva] [-] [-] [Auspex Magico Ambientale] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Quiet
    La sua abilità nella magia è ad un livello tale da aver imparato a silenziare a piacimento il casting delle sue tecniche, così da aumentarne la furtività con tutti i relativi vantaggi del caso.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Quiet: [Passiva] [-] [-] [Casting Silenzioso] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Professionista
    Decenni di studi, di pratica e mille altri fattori hanno portato la strega a saper rendere letali e chirurgiche le sue magie: sia nel caso di offensive, sia nel caso di supporti, l'essere ad area non inficia minimamente la potenza della tecnica, per non parlare del fatto che è perfettamente in grado di selezionare i bersagli su cui applicare tali effetti, così da risparmiare gli alleati che vuole oppure impedire ai nemici prescelti di beneficiare di vantaggi destinati ad altri, e così via.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Professionista d'Attacco: [Passiva] [-] [-] [Anti-dimezzamento Offensive ad area] [2Slot]
    ⛧ Professionista di Supporto: [Passiva] [-] [-] [Anti-dimezzamento Supporti ad area] [2Slot]
    ⛧ Chirurgico: [Passiva] [-] [-] [Selezione Bersagli] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [5Slot]

    CITAZIONE
    Volo
    Tramite i suoi poteri e la sua natura, Violet ha sviluppato la capacità di volare, in parte grazie alla levitazione telecinetica ma soprattutto per mezzo delle ali che acquisisce nelle varie forme, grazie all'abilità metamorfica. In verità, la demonessa possiede un paio di ali eteree che sono sempre presenti anche se spesso invisibili in forma umana: nelle altre forme possono assumere un aspetto che si accordi di più col resto del corpo, come delle ali piumate in forma angelica (di vari colori, dal bianco al nero passando per il grigio cinereo) oppure membranose in forma demoniaca, per non parlare dell'aspetto canonico rettiliano in forma draconica.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Volo: [Passiva] [-] [-] [Caratterizzazione] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]



    Marilena:

    Stato:♡ Energia: Verde
    ♡ Consumi: Basso 4%, Medio 8%, Alto 16%, Critico 32%
    ♡ Stato Fisico/Salute: Illesa [32/32]
    ♡ Stato Mentale/Emotivo: Concentrata
    ♡ Stato Energetico/Mana: Buono [52% = 68% - 8% - 8%]
    ♡ Riassunto:

    - Turno 1 -
    Fase difensiva:
    ♡ usa 2 volte Custodia per difendere ad area l'intero gruppo, dapprima dalle farfalle con una barriera magica a medio, poi dall'attacco delle statue con una barriera mentale a medio
    ♡ usa Oltre l'Impossibile per guadagnare uno slot tecnica e casta Cura mentale a medio su Leonardo per cercare di togliergli/diminuirgli la follia
    Fase offensiva:
    ♡ ---


    Attive:
    CITAZIONE
    ♡ Custodia
    I poteri della galzani possono proteggere lei e i suoi alleati, tramite la creazione di barriere energetiche in grado di parare qualsiasi colpo di qualsiasi tipologia, compresi gli attacchi mentali.
    [Costo: Variabile Medio][Difensiva][Mentale][1 Slot]

    CITAZIONE
    ♡ Pace III
    Marilena può curare i bersagli infondendo la sua energia magica positiva ad area. Il segreto della sua ottima cucina così tanto apprezzata è proprio l'infusione di questa energia nel cibo che prepara.
    [Costo: Medio][Supporto (Cura) ad Area][Mentale][1 Slot]



    Equipaggiamento:♡ Ciondolo del padre con barriera magica difensiva (cfr. "Custodia")
    ♡ Pugnale di Ace


    Passive:
    CITAZIONE
    ♡ Sensi Acuti
    I Galzani, grazie ai propri tratti bestiali, dispongono di organi di senso più raffinati di quelli delle altre razze. Combinano i migliori tratti dei propri ascendenti bestiali ed elfici, e il risultato è una percezione sopraffina.
    [Abilità Passiva][Caratterizzazione: Sensi Migliorati][1 Slot (Razziale)]

    CITAZIONE
    ♡ Vocazione
    Non sa neanche lei bene come dato che non ha mai combattuto in vita sua, ma Marilena ha un potenziale magico enorme, che le permette di castare magie di protezione ed aiuto in maniera superiore al normale, e con una precisione invidiabile.
    [Passiva di Metagioco: Scelta dei bersagli con abilità ad Area][1 Slot]
    [Passiva di Metagioco: Effetto pieno di abilità Difensive ad Area][2 Slot]
    [Passiva di Metagioco: Effetto pieno di abilità di Supporto ad Area][2 Slot]

    CITAZIONE
    ♡ Pace I
    Il suo animo ed i suoi intenti sono tutti volti all'aiuto e alla pace, e così i suoi poteri. Può quindi curare grazie alla sua magia, e da lei si emanerà sempre un'aura rasserenante e rilassante, che distenderà gli animi di chi vuole aggredire lei e i suoi alleati.
    [Passiva di Giustifica: Cura] [1 Slot]
    [Passiva di Caratterizzazione: Malia di Pacificazione][1 Slot]


  13. .

    Crystal Eyes






    «State tutti bene?»

    «Sì.»


    La mia risposta è netta, la voce solida e salda. Siamo sopravvissuti agli alberi e le loro farfalle, e siamo ora in una sala reale con un trono - o, per lo meno, ciò che ne rimane. Ghiaccio e crolli si sono mangiati l'intera realtà, qui, come Leonardo stesso ci racconta.
    Andiamo oltre, raggiungendo un teatro in cui dovremmo trovare un cadavere con un artefatto. E così è, a quanto pare.
    Prima di incamminarci verso l'obiettivo, però, la nostra guida ci ferma, allarmato dalla presenza eccessiva di alberi analoghi a quelli appena affrontati. Le foglie-farfalla sembrano accendersi di vita propria, pronte a sciamare in nostra direzione, ed il tempo sembra fermarsi per un istante, sospesi in un déjà-vu mortale.

    I due demoni che ci accompagnano sembrano senza paura come sempre, divertendosi e punzecchiandosi -e non senza giusta ragione, visti gli esiti della battaglia precedente- su chi dovrebbe andare per primo. Chiedono a Marilena un aiuto, sembrano sapere il fatto loro non solo a parole bensì anche nei fatti, abbiamo potuto constatare, perciò non mi faccio problemi ad annuire alla mia amica quando mi guarda interrogativa e preoccupata.


    “Procediamo come dicono loro, sì.”


    Penso tra me e me, valutando che sia la nostra opzione migliore. E mentre la donnona infernale scende, io mi preparo come tutti gli altri a dover intervenire, per difendere ed attaccare.





    Seguo Mercy standole dietro di un passo, vicina a lei che mi fa sentire protetta in questo posto così ostile e freddo. Siamo riusciti a sopravvivere all'attacco di quelle creature di ghiaccio, a differenza di tutto ciò che ci circonda: attraversiamo un salone che ha visto giorni molto migliori, all'apparenza secoli fa ed invece Leonardo ci dice il contrario, ricordandosi lui stesso di com'era diverso forse nemmeno qualche luna fa.
    Arriviamo dunque in quello che doveva essere un meraviglioso teatro, ora ostaggio di ghiaccio ed alberi, ancora alberi, innumerevoli ed anomali. Lui stesso ne è stupito, ed allarmato, e ci ferma: il nostro obiettivo, un cadavere con un oggetto, dice, è in fondo, sul palco o da quelle parti, non riusciamo a vedere bene, ma la presenza di queste entità è un pericolo fin troppo lampante. Il cuore prende a battermi più forte, lo sento in gola, e mi stringo da sola tra le mie stesse braccia che m'avvolgono con le mani sulle spalle opposte; i due fratelli, invece, scherzano e ridono divertendosi come se fossero a qualche festa di paese! Incredibile, due mondi opposti, due modi di vedere il mondo e la vita così diversi... Li fisso, quasi sconvolta, cercando di capirli, per poi sussultare quando lei si gira e mi parla ammiccando.


    «Volpina. Benedicimi, ho peccato.»

    «Mh...?»


    Un certo timore mi prende sempre, quando questi due individui si rivolgono a me, con quel loro fare...che non saprei nemmeno descrivere. Istintivamente, il mio sguardo vola verso Mercy, in cerca di...protezione, approvazione, direttive. Vedo la sua espressione rassicurante, salda, forte, ed il suo annuirmi, cosa che mi dà la forza di compiere le mie azioni con risoluzione.
    Senza più indugio, la mia energia prontamente fluisce nell'aria tutt'attorno a noi, concentrandosi in special modo sulla..."ragazza", sorella del diavolo che le sta accanto. Il mio amore, anche per loro, permea e rinvigorisce tutta la vita e l'esistenza alleate in questo posto di gelo e morte e terrore e distruzione, conferendole ancora più forza per attaccare e difendere.


    “Speriamo vada tutto bene...”


    Penso, seguendo lei con lo sguardo mentre scende i gradoni e si avvicina al corpo...


    Violet "Mercy":

    Stato:⛧ Energia: Verde
    ⛧ Consumi: Basso 4%, Medio 8%, Alto 16%, Critico 32%
    ⛧ Stato Fisico/Salute: Illesa [32/32]
    ⛧ Stato Mentale/Emotivo: Tranquilla, determinata, pronta
    ⛧ Stato Energetico/Mana: Buono [76%]
    ⛧ Riassunto:

    - Turno 1 -
    Fase difensiva:
    ---
    Fase offensiva:
    ---


    Equipaggiamento:⛧ Equipaggiamento: [8/8]
    ❖ Gauntlet Alchemico [Arma + Armatura] {Link}


    Passive:
    CITAZIONE
    Elettroshock {Zanne del Serpente, Alishaan}
    La padronanza dell'elettricità da parte di Violet è così alta che sa rendere i suoi attacchi elettrici al pari di un veleno: dentro il corpo del bersaglio, le scariche si diffondono visceralmente andando ad inficiare la funzionalità degli organi vitali, causando facilmente danni critici per la sopravvivenza degli individui in questione.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Elettroshock: [Passiva Razziale] [-] [-] [Giustifica: Veleno] [1Slot, Gratis]
    ⛧ Totale: - - - - [0Slot]

    CITAZIONE
    Mente Blindata {Stoicismo, Hederati}
    Avendo visto tanto del mondo ed essendo lei stessa per prima un'accozzaglia improponibile di mostruosità assortite, nonché esperta di poteri psiomantici, Valeria non rimane ormai più impressionata da nulla e da nessuno.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Unimpressed: [Passiva Razziale] [-] [-] [Anti-Malia] [1Slot, Gratis]
    ⛧ Totale: - - - - [0Slot]

    CITAZIONE
    Immortalità
    Violet, un po' per la sua natura, un po' per colpa dei suoi troppi studi, intrugli, rituali eccetera, a lungo andare ha ottenuto l'immortalità. Non sa bene di preciso nemmeno lei quando sia successo e a causa di cosa nello specifico, se per la sua innata metà demoniaca, se per via del sangue di drago che si è iniettata in quel folle esperimento, se per colpa dello stare immersa in attività arcane troppo a lungo o cos'altro: fatto sta che, almeno apparentemente, non riesce a morire di quelle morti che ucciderebbero chiunque. E questo, spesso, le è di grandissimo peso, proprio come la sua vista eccezionale che lei considera ambivalentemente come un dono ed una maledizione, oscillando tra i due giudizi e ricadendo sovente più nel secondo che nel primo.
    La spiegazione più verosimile, comunque, è probabilmente legata al Nexus, la sua dimensione mentale personale: sembra conservare una copia della sua mente, o forse proprio la sua mente stessa, protetta in quella dimensione parallela, in grado di ricostruire un corpo fisico qualora quello corrente venisse distrutto.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Immortalità: [Passiva] [-] [-] [Metagioco] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Cerebro
    Valeria ha fin da piccola dimostrato una particolare predisposizione per la magia psionica, allenandola col tempo fino a raggiungere competenze notevoli. La prima competenza fondamentale è quella del percepire e leggere i pensieri nell'area attorno a lei, comunicando coi soggetti in questione.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Perception: [Passiva] [-] [-] [Auspex Pensieri] [1Slot]
    ⛧ Talk: [Passiva] [-] [-] [Telepatia] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [2Slot]

    CITAZIONE
    Mente Blindata
    Come ogni psiomante degno di tale nome dovrebbe saper fare, Valeria sa schermarsi da chi cerca di intrudere nella sua mente.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Stay Out: [Passiva] [-] [-] [Anti-Lettura Pensieri] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Consapevolezza
    Grazie alla sua sensibilità ed ai suoi decennali studi, Violet risuona della presenza di magia nei dintorni (entro 25m), negli oggetti e nelle persone, quasi come fosse un istinto naturale. Per quanto riguarda le persone, è necessario che queste facciano qualcosa di attivo, ed in caso di casting silenziato et similia questo auspex lo riesce ad annullare, rivelando la magia a Violet.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Consapevolezza: [Passiva] [-] [-] [Auspex Magico Ambientale] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Quiet
    La sua abilità nella magia è ad un livello tale da aver imparato a silenziare a piacimento il casting delle sue tecniche, così da aumentarne la furtività con tutti i relativi vantaggi del caso.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Quiet: [Passiva] [-] [-] [Casting Silenzioso] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]

    CITAZIONE
    Professionista
    Decenni di studi, di pratica e mille altri fattori hanno portato la strega a saper rendere letali e chirurgiche le sue magie: sia nel caso di offensive, sia nel caso di supporti, l'essere ad area non inficia minimamente la potenza della tecnica, per non parlare del fatto che è perfettamente in grado di selezionare i bersagli su cui applicare tali effetti, così da risparmiare gli alleati che vuole oppure impedire ai nemici prescelti di beneficiare di vantaggi destinati ad altri, e così via.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Professionista d'Attacco: [Passiva] [-] [-] [Anti-dimezzamento Offensive ad area] [2Slot]
    ⛧ Professionista di Supporto: [Passiva] [-] [-] [Anti-dimezzamento Supporti ad area] [2Slot]
    ⛧ Chirurgico: [Passiva] [-] [-] [Selezione Bersagli] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [5Slot]

    CITAZIONE
    Volo
    Tramite i suoi poteri e la sua natura, Violet ha sviluppato la capacità di volare, in parte grazie alla levitazione telecinetica ma soprattutto per mezzo delle ali che acquisisce nelle varie forme, grazie all'abilità metamorfica. In verità, la demonessa possiede un paio di ali eteree che sono sempre presenti anche se spesso invisibili in forma umana: nelle altre forme possono assumere un aspetto che si accordi di più col resto del corpo, come delle ali piumate in forma angelica (di vari colori, dal bianco al nero passando per il grigio cinereo) oppure membranose in forma demoniaca, per non parlare dell'aspetto canonico rettiliano in forma draconica.
    ⛧ Nome: [Costo] [Tipologia] [Macrogruppo] [Genere] [Slot Occupati]
    ⛧ Volo: [Passiva] [-] [-] [Caratterizzazione] [1Slot]
    ⛧ Totale: - - - - [1Slot]



    Marilena:

    Stato:♡ Energia: Verde
    ♡ Consumi: Basso 4%, Medio 8%, Alto 16%, Critico 32%
    ♡ Stato Fisico/Salute: Illesa [32/32]
    ♡ Stato Mentale/Emotivo: Concentrata
    ♡ Stato Energetico/Mana: Buono [84% - 16% = 68%]
    ♡ Riassunto:

    - Turno 1 -
    Fase difensiva:
    ♡ casta Benedizione 2 volte a Medio (medio+medio) su tutto il gruppo, concentrandosi in particolare su Pandora
    Fase offensiva:
    ♡ ---


    Attive:
    CITAZIONE
    ♡ Benedizione
    Un potere di Marilena è quello di benedire lei e i propri alleati con un boost a quelle caratteristiche cruciali sia in attacco sia in difesa, così da aiutare ulteriormente le persone.
    [Costo: Medio][Supporto ad Area: +1 Statistiche Difensive, +1 Statistiche Offensive][Magica][1 Slot]



    Equipaggiamento:♡ Ciondolo del padre con barriera magica difensiva (cfr. "Custodia")
    ♡ Pugnale di Ace


    Passive:
    CITAZIONE
    ♡ Sensi Acuti
    I Galzani, grazie ai propri tratti bestiali, dispongono di organi di senso più raffinati di quelli delle altre razze. Combinano i migliori tratti dei propri ascendenti bestiali ed elfici, e il risultato è una percezione sopraffina.
    [Abilità Passiva][Caratterizzazione: Sensi Migliorati][1 Slot (Razziale)]

    CITAZIONE
    ♡ Vocazione
    Non sa neanche lei bene come dato che non ha mai combattuto in vita sua, ma Marilena ha un potenziale magico enorme, che le permette di castare magie di protezione ed aiuto in maniera superiore al normale, e con una precisione invidiabile.
    [Passiva di Metagioco: Scelta dei bersagli con abilità ad Area][1 Slot]
    [Passiva di Metagioco: Effetto pieno di abilità Difensive ad Area][2 Slot]
    [Passiva di Metagioco: Effetto pieno di abilità di Supporto ad Area][2 Slot]

    CITAZIONE
    ♡ Pace I
    Il suo animo ed i suoi intenti sono tutti volti all'aiuto e alla pace, e così i suoi poteri. Può quindi curare grazie alla sua magia, e da lei si emanerà sempre un'aura rasserenante e rilassante, che distenderà gli animi di chi vuole aggredire lei e i suoi alleati.
    [Passiva di Giustifica: Cura] [1 Slot]
    [Passiva di Caratterizzazione: Malia di Pacificazione][1 Slot]


  14. .
    Giocatori: † V i o l e t † ; Nerbon
    Conti: † V i o l e t †, Nerbon
    Giocata: Amore Immortale
    Tipologia di Role: Scena Libera
  15. .

    headerpost

    Sharanna Tel'vanni



    «Scusami, io non volevo...»

    «E di cosa?»


    Scuoto la testa lentamente, con sguardo e tono dolce, sorridendole innamorata. Sempre a fustigarsi, biasimarsi, essere dura e giudicante verso sé stessa, impietosa, esattamente come tutti sono sempre stati con lei: ha imparato a proteggersi dalle critiche auto-criticandosi prima degli altri, preventivamente, diventando la carnefice e l'aguzzina di sé stessa, una prigione mentale in cui è vittima e carceriere, così da evitare di subire dall'esterno, imparando però a subire all'interno. Piccola mia adorata, è tutta così da proteggere, non potrei non stringerla ed amarla come sto facendo ora, e come continuerò a fare, a prescindere da qualsiasi cosa accadrà...

    «Sei bellissima... Amore mio...»

    «Anche tu, cuore mio...!»


    Le rispondo, sorridendole di più e baciandola sulle labbra ancora una volta, a stampo, effimeramente, giocosamente. E mi bacia anche lei, e lei per prima forse, e mi accarezza, e mi stringe, e ci ributta sul materasso, e giochiamo felici come mai in vita nostra, e si sente, ed è bellissimo...

    «Sono così fortunata a essere qui con te.»

    «Anch'io.»


    Un sussurro, mentre mi stringe e la stringo anch'io, serena e quieta come se dovesse durare per sempre...

    «Io non volevo...Non volevo stare da sola, non oggi, non quando... non quando posso stare con te.»

    «Eheheh! Ma certo, angelo mio...! Anch'io non volevo stare sola, questa notte, così come ogni altra notte, da quando ti conosco.»


    Le sussurro dolcemente, tenendole il viso tra le mie mani, in un abbraccio, una carezza unici, caldi, rassicuranti, mentre i miei occhi si perdono nei suoi.

    «Domani sarà un giorno importante. Domani avremo la nostra libertà, inizierà così. E stanotte, per stanotte, siamo ancora qui, in prigionia, ma non siamo sole: non siamo io e te, siamo noi, e siamo insieme. Nella buona e nella cattiva sorte, e lotteremo finché non trasformeremo la cattiva sorte in buona, e vivremo felici. E, in ogni caso, vivremo nel frattempo, attraverso tutte le avversità, stando sempre insieme.»


    Le mie parole sono ferme, così come il mio animo mentre le pronuncio, ed al contempo sono gentili, senza mai esser prive di sorriso, né di uno sguardo sicuro, che non si distoglie mai da lei, dai suoi occhi. La vedo sempre, la guardo, e mi dono a lei, in tutto e per tutto: per me è come esser già sposate, come ogni volta che ho una relazione sentimentale con qualcuna, e... Non potrei non esserne certa, non potrebbe essere diversamente da così, da com'è: ho la certezza di tutto ciò che ho detto, so che sarà così. So che da domani non saremo più in questa casa, tra le grinfie di mio padre, sotto il suo pesante giogo. So che ci sarà da lottare, per finire di scrostarselo via di dosso, e che ci manderà dietro i suoi scagnozzi e ci sarà tutto il resto, ma ciononostante non smetterò mai di lottare, non finché avrò vita in corpo, finché avrò respiro, finché l'Elan mi animerà e mi darà le forze per contrastare tutto ciò che è innaturale. Nessun uccello deve mai stare in gabbia, nessuna fiera meravigliosa e di divampante fulgore dovrà mai essere catturata ed imprigionata per il piacere di qualche omuncolo di qualsivoglia genere, danzare come scimmia ammaestrata per il suo godimento ed i suoi interessi. Mio padre può fare i capricci quanto vuole: la Natura non risponde a lui. Né così io.

    La guardo, dopo le mie parole, fissandola persa nel suo sguardo, in quegli occhi così profondi ed ammalianti, per poi spingermi di nuovo verso di lei e premere le mie labbra contro le sue, in un bacio inebriante che mi trasporta in mondi onirici ed irreali. Lei è il mio paradiso, nient'altro, e non vorrei fare altro che baciarla per tutta la vita, per l'eternità. Baciarla, ogni bacio è un respiro di vita, ogni contatto una realizzazione dell'estasi, ogni sospiro un canto di gioia. Amarla è vivere.
341 replies since 28/10/2006
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