Votes taken by MV Morgan

  1. .
    La Cripta https://blackatlas-gdr.forumfree.it/?t=78770404
  2. .
    E solo la sua maledizione a tenerla in piedi ,un destino che avrebbe distrutto qualsiasi persona, ma non lei non la "stella bianca" le cui rosse iridi scorrono sulla giovane maga quando prende quella spada arrugginita, le parla feroce con una smorfia in volto che ringhia contro la maga<il problema ora non e il Golem....>avrebbe preferito morire e trovare la pace, reincarnarsi ma e la maledizione ora a guidarne i pensieri e i movimenti<il problema e che mi sta facendo perdere tempo> e aggiunge di lì a poco <e un disonore per una maga della famiglia Reale di Arx usare prolunga del proprio corpo per combattere, lo stratega perfetto vince la guerra senza battaglie >
    ma nelle sue attuali condizioni e costretta a prenderla, sa che se vuole avere possibilità' di vendetta deve ricorrere ad ogni mezzo. Di lì a poco il Golem parte con un secondo attacco. Lenora e lo specchio riflesso della calma, fisicamente e una statua senza emotività ,non fa altro che alzare le braccia ,tenendo la spada arrugginita ora riflessa di magia nella mancina , in un contesto che la renderebbe pronta per un contrattacco non appena il Golem scaglia il suo pugno l'Albina non fa nulla per difendersi restando semplicemente pronta a ricevere l'attacco da parte del Golem. Il colpo e poderoso e Lenora accusa la ferita che le viene portata sul corpo, ma distenderebbe la spada innanzi a sé per protezione e in contemporanea difesa restando ferma sul posto ,lasciando che sia il Golem con quel suo attacco a trafiggersi con quella lama sul suo pugno .

    Lenora Morgan
    Energia: Bianca.
    Salute: Ferita da morso ad una gamba ed esplosione magica [32 - 2 – 1-2-4=23]
    Stato Energetico: [60%-20=40% (precedente attacco non segnato)]

    Stato Mentale /emotivo : un colpo al cuore per Lenora aver avuto la spada del suo amato, vedere la sua città in rovina non le provoca reazioni, né fisiche né emotive. Ora vedendo quel Golem si rende conto di avere una spada di Damocle sulla testa.
    Equipaggiamento:
    spada arrugginita [incantata]

    medaglione
  3. .
    Lenora alza lo sguardo come fosse estranea ai fatti, difatti non gli interessa minimamente cosa sta per succedere intorno a lei, e solo un fastidio che non fa altro che rallentargli i piani. Fermatasi dall'interagire con Renesme che sembra indecisa e per nulla in grado di poter gestire un comando si volta appena nell’osservare quel costrutto silenziosa, andando poi a scuotere la testa nel vedere il volto di Renesme. Due occhi d’ira feroce quelli dell’Albina, due occhi che spaccano l’aria nella direzione della maga e successivamente in modo molto distratto il Golem che prepara l’attacco. Apre le braccia a richiamare un potere appena riconquistato, ovvero una barriera magica per difendersi dagli attacchi fisici che va a formare uno scudo intorno a lei invisibile e impalpabile come fosse un campo di forza impenetrabile. E una statua Lenora, sia a livello fisico con quell’aspetto d’alabastro bianco e perlaceo, sia a livello Emotivo, visto che nonostante la situazione solo una profonda freddezza si può notare su di lei, e chiaro che della propria vita interessa solo una cosa: portare a termina la sua vendetta. Un fattore che ribadisce appena la barriera si sta alzando intorno a lei [ricordatevi che io esisto solo per vendicarmi...non per raccogliere margherite] un avvertimento il suo, verso una persona che finora non sembra essere in grado di gestirla come dovrebbe.

    Infastidita e non poco da tutti quegli attacchi, quando il Golem avrà eseguito il suo schianto e con il pugno ancora a terra , abbassando la barriera apre le mani feroce verso l’occhio del Golem digrignando le dita come se stringesse due sfere invisibili, decisa a mettere fine a quel fastidio. Il terreno trema e a tratti il ghiaccio si spacca andando a iniziare a formare una ondata di ghiaccio che lentamente si alza dal terreno come fosse un fuoco di ghiaccio e gelo. Parte dalle sue mani che aprendosi vanno ad allargare quell’ondata che lentamente si alza tremolante. Quando lei le richiude di colpo anche la mareggiata parte richiudendosi e concentrandosi in un'unica serpe di ghiaccio, andando a puntare con un rumore simile al movimento del mare e del vetro che si rompe l’occhio centrale del Golem, che se verrà colpito dovrebbe mettere fine a quel fastidio.



    Lenore Morgan
    Energia: Bianca.
    Salute: Ferita da morso ad una gamba ed esplosione magica [32 - 2 – 1-2-4=23]
    Stato Energetico: [80%-20% =60% ]

    Stato Mentale /emotivo : un colpo al cuore per Lenora aver avuto la spada del suo amato, vedere la sua città in rovina non le provoca reazioni, né fisiche né emotive. Ora vedendo quel Golem si rende conto di avere una spada di Damocle sulla testa.
    Equipaggiamento:
    spada arrugginita

    medaglione



    BARRIERA MAGICA
    Consumando una quantità di energia pari ad alto, tramite il medaglione può essere evocata una barriera incolore che difende da attacchi fisici di potenza pari od inferiore al consumo.
    {abilità attiva | difensiva fisica | consumo e potenza alto | bersaglio singolo}

    Serpe
    [Multi-Effetto][Alta-Critica][Attacco][Magico+Fisico][2 slot]

    Per fermare l’avanzata di un nemico Lenora può generare un serpente di ghiaccio che può diventare più potente divenendo largo e alto come un ‘ondata , può scorrere in una sola direzione come fosse un alta mareggiata di ghiaccio ,se arriva a contatto del nemico genera danni di ustione da congelamento e rallenta i suoi movimenti , più potente quanto lo è quanto più presente e l’umidità e il freddo nell’aria
  4. .
    maxresdefault
    Il paesaggio che hanno di fronte ha un qualcosa di spettrale, e come se la città avesse cessato di esistere dalla sera alla mattina. I passi dell’albina sono particolari in quelle macerie, si muove con grazia come se stesse facendo una passeggiata, nonostante gli anni passati non sembra essere sorpresa delle condizioni della sua patria, difatti e come se avesse visto tutto dalla tomba. La via che percorrono e una delle poche ancora percorribili, si tratta di un viale molto largo con lastricato in pietra, ai cui lati della strada sono presenti costruzioni ormai ridotte ai soli muri perimetrali. Si sofferma innanzi ad una villa nobiliare immersa nella neve , due scalinate fanno da trono all’entrata centrale, scalinate che portano ad un ampia balconata con tre magnifiche vetrate. La villa e a 4 piani anche se il primo e un seminterrato ,la neve la ricopre e nonostante gli anni passati e una delle poche ancora in buone condizioni, Lenora vi si ferma davanti incurante del freddo nonostante abbia spalle e braccia scoperte. Di fronte la villa si trova una struttura simile, sebbene si vede subito che e una biblioteca ,anche in questo caso un ampia scalinata alla base con un seminterrato e vari piani. Lenora si gira verso Renesme quando questa le indica le due strutture ,e il suo desiderio di visitarli. Come poterle dire di no, Lenora sente una forte attrazione magica e comunque non potrebbe rifiutarsi visto il suo legame <tu "Vorresti" ed io devo,.....>< ma sei sicura di voler entrare li dentro? > gli dice restando austera e con sguardo arrogante <per me la morte non e ignota e non mi da timore , potremmo non uscire più da questa città....so di non essere l'unica rediviva> fa un passo verso di lei, col volto completamente avvolto da un sottile velo da sposa < ci sono cose in questa città che andrebbero lasciate sepolte > un chiaro avvertimento su quello che nasconde quella città ,tanto e vero che smuove la curiosità della maga e le ribatte « A cosa ti riferisci? » domanda « C'è qualcosa, qui ad Arx, che non vuoi venga riportato alla luce? ».

    Totalmente inespressiva e come se adesso Renesme stesse parlando con una statua, cosa da tenere in conto quando si parla di mettere in pericolo la propria vita, come se a Lenora non importasse della sua, la risposta della non morta e sibillina come suo solito. <basta che ti guardi intorno Renesme e capirai di cosa sto parlando> aggiunge senza particolari inflessioni <hanno giocato con magia troppo incomprensibile >un sorriso particolare, di chi conosce certe risposte<il problema non è quello che non vogliamo...ma quello che non possiamo > indica le due strutture con uno sguardo felino ,che ora si tinge di un sorriso, come volesse mettere alla prova la maga <entrambe o nessuna delle due> la maga mugugna mentre pensa a braccia incrociate ,osservando prima un edificio e poi un altro, mentre Lenora la fissa in volto aspettando la sua risposta. « Vada per entrambi allora! » esclama « Bene, » continua poco dopo « da quale iniziamo? » chiede sorridendo.

    L’Albina solleva leggermente la gonna con la mano libera per un lembo e sale su una piccola collinetta in direzione dell’entrata al palazzo Nobiliare. Da una targa ormai logora di ruggine appare la scritta ”VISARI” il cognome Aristocratico dei reali di Arx, e che apparteneva all’amato della non morta, e la stessa Renesme che abbassa la maniglia e anticipa il passo dell’albina, come volesse dimostrare alla compagna di viaggio di aver coraggio. « Forza, entriamo> la invita,e Lenore segue girando lo sguardo ad osservare quello che rimane di Arx rappresentato dall’interno della villa, soffitti a volta, molto ampi con le stanze a soggiorno che li hanno più bassi per poter meglio distribuire il calore, le mura affrescate di colori vivaci, qua e là mobili impolverati e consunti.
    URBEX-Villa-Torino-Conte-Agli-26-653x367

    Un lungo muoversi in quelle stanze, visto che la struttura del palazzo e particolare, non vi sono corridoi per accedere da una stanza all’altra, ogni stanza e collegata ad un'altra tramite porte .

    Uno solo e presente di corridoio, quello che porta ad ‘un'altra ala del palazzo e che le conduce alle stanze di rappresentanza come il salottino e studio del capofamiglia, dove e presente anche una cassaforte, « Proviene da qui » le dice Renesme ,entrando in una di quelle stanze. Di lato in quella stanza si trovano due poltroncine con un caminetto, sulle pareti affreschi che ricordano la vita e i simboli di Arx, le finestre chiuse con le tende ricamate. Di lato in quella stanza un lungo divano e quasi al centro della stanza uno scrittoio con ancora le carte e i documenti ingialliti dal tempo. Alla base della parete di fronte ai divani e al caminetto e dietro lo scrittoio posata sul pavimento, si trova la cassaforte che fa bella mostra di sé. Sono arrivate fin lì per la forte aura magica che proviene da quella cassaforte, un dono di cui pochi si possono vantare. « Che potrebbe esserci dentro? »
    villa-barone-artom-isacco-asti


    Renesme e ferma di fronte la cassaforte, in pratica finora e stata lei a fare da cicerone all’Albina, che si è limitata ad osservare il tutto. La casa e di poco antecedente la morte di Lenora , fino al 1600 in pratica un 60-70 anni più vecchia, sebbene mantenga in parte lo stile classico delle ville che abitava la stessa non morta. Lenora e come rinchiusa dentro sé stessa, senza mostrare alcuna emozione “La stella bianca” appare come al solito molto fredda. [potremmo trovarci quello che cerchiamo, ma non aspettarti di aprirla facilmente ] obiettiva e riflessiva stavolta, ha già un idea di quello che potrebbe esserci , di norma le cose preziose ad Arx erano i libri e monili magici come quello che l’albina porta al collo, che rappresenta due serpenti che si divorano l’un l’altro.

    La curiosità e pericolosa per Renesme che difatti mette da parte le parole di avvertimento dell’Arxiana e la sua prudenza per poter accedere al contenuto di quella cassaforte « Penso di poterla aprire »dice a bassa voce come se temesse di svegliare qualcosa. Lenora non fa altro che starsene ferma in piedi a poca distanza da lei con il bouquet da sposa nelle mani giunte sul grembo e la spada arrugginita appesa alla cintura, come fosse la statua di una grazia. Un incantesimo le viene facilmente e subito, tant’è che fa esplodere lo sportello della cassaforte e riesce ad accedere ad un monile « Vedi? Non è stato difficile »le dice orgogliosa in mezzo alla polvere sollevata, ma Lenora fa una piccola smorfia con la bocca alla sua risposta, scuotendo la testa in segno negativo <il maligno e nei dettagli> aggiunge l’albina . Quando Renesme mette mano al monile, che e lo stesso che porta al collo Lenora si ode un “clic” che in quel momento sembra peggiore di una cannonata. La non morta aveva già intuito da prima di cosa sta per succedere,<e il simbolo di Akbaa> parole dette con veemenza ma senza urlare, veloce scatta aprendo le braccia, e andrebbe a posizionarsi di fronte Renesme, per l’albina la morte non ha alcun segreto. Non teme la morte , ne pensa così di fare una buona azione verso la maga, semplicemente essendo legata a lei lo deve fare e basta anche se non vuole, come in questo caso. Di certo il corpo di una non morta e diverso da una persona viva, e anche il dolore viene percepito in maniera diversa. L’esplosione coglie in pieno la non morta che viene travolta .





    Lenore Morgan
    Energia: Bianca.
    Salute: Ferita da morso ad una gamba ed esplosione magica [32 - 2 – 1-2-4=23]
    Stato Energetico: [80% ]

    Stato Mentale /emotivo : un colpo al cuore per Lenora aver avuto la spada del suo amato, vedere la sua città in rovina non le provoca reazioni, né fisiche né emotive.

    Equipaggiamento:
    spada arrugginita
  5. .
    La caratteristica di Lenore che non andrebbe mai sottovalutata e la sua totale mancanza di espressività ,anche quando parla di cose molto gravi, come al solito la sua risposta e sibillina <basta che ti guardi intorno Renesme e capirai di cosa sto parlando> dice per poi aggiungere <hanno giocato con magia troppo incomprensibile >un sorriso particolare, di chi conosce certe risposte <il problema non e quello che non vogliamo...ma quello che non possiamo >silenziosa poi come un gesto affermativo indica le due strutture alla maga <entrambe o nessuna delle due> segue lunga descrizione dei due immobili
  6. .
    Sia chiaro che Lenora nonostante vorrebbe lasciare quella città e gettare il passato alle spalle, e legata a doppio filo alla decisione di Renesme se lei le dice "Io vorrei" Lenora deve per quel legame che la lega a lei ,il secondo motivo e di natura magica, anche lei sentendo quella fonte ne e attratta e per questo darà esito positivo alla maga , la prima risposta sarà <tu "Vorresti" ed io devo,.....>< ma sei sicura di voler entrare li dentro?>le dirà Lenora, aggiungendo poco dopo <per me la morte non e ignota e non mi da timore , potremmo non uscire più da questa città....so di non essere l'unica rediviva>e aggiungerà poco dopo <entrambe o nessuna delle due >e per finire <ci sono cose in questa città che andrebbero lasciate sepolte >aggiunge
  7. .


    Se quella stessa spada che gli porge come dono gliela avesse conficcata dentro al cuore, molto probabilmente gli avrebbe dato meno dolore. Porge la mano a prenderla soppesandola tenendola in equilibrio al centro della lama ormai arrugginita, inizialmente resta silenziosa per poi poco dopo esordire continuando a fissare l’arma <il simbolo della debolezza proviene da oggetti come questi>riferendosi alla spada, dal canto suo sembra quasi piangere nel vederla, ma il viso e coperto da un velo da sposa per cui non si capiscono le sue emozioni. < Non mi offendete soltanto perché ne sono molto legata > specifica. Renesme sorride di un sorriso che Lenora non capisce « Sono felice di aver trovato qualcosa a cui tieni> vuole guadagnarsi la fiducia dell’Albina con quelle parole ,ma ora come ora i suoi sentimenti ed emozioni sono quasi repressi, aggiunge subito dopo la sua battuta <non ho detto che ci tengo ...solo che ne sono legata>per poi specificare verso Renesme <come ora sono legata a voi, di cui ammiro le vostre capacità>un ammissione verso di lei socchiudendo gli occhi e chinando leggermente la testa in segno di rispetto, aggiungendo poco dopo specificando anche il motivo, con un commento caustico ma fatto con onestà da parte della non morta <ma questo vi rende estremamente pericolosa ai miei occhi >tenendo la spada con la destra ben salda con l’impugnatura con il pollice e indice a toccare la guardia e il pomolo verso il basso e la punta verso l’alto.

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    Aveva perfino dimenticato quella spada, ferma a vedere l’incisione sulla lama ormai illeggibile quando la maga aggiunge «Combattere immagino ti abbia fatto consumare le forze, c'è un modo perché possa recuperarle? » Lenora rotea il polso portando la lama parallela al terreno, a questo punto apre pollice e indice facendo perno per l’impugnatura che stretta fra le due dita va in rotazione trovandosi con il pomolo verso l’alto e la punta verso il basso, con il polso che si adegua durante la rotazione <si c'è un modo, ma siete sicura di volerlo vedere? >ora il viso lascia trasparire un sorriso mellifluo, di chi sa che andrà a colpire in negativo la persona che ha di fronte. Alzata la spada sopra il suo viso, la pianta con veemenza alla base e della testa del topo, lasciando sgorgare sangue che va quasi a lambire i loro piedi. A questo punto alza il velo con la mano e ferocemente si china piombando sul collo del cadavere del topo, andando a bere avidamente il sangue che ne fuoriesce fino a quando ne resterà goccia. Un gorgoglio fatto con la gola con il rosso vermiglio che le esce andando a sporcare il suo viso. A questo punto si volta verso Renesme che rimane ferma , sbigottita e senza parole . La maga scuote la testa verso la non morta <gustoso vero? sì ha sempre un conto da pagare Renesme> le dice l’albina girando di ¾ la sua figura verso di lei che aggiunge verso Lenora «Be', spero che tu ti senta meglio: usciamo di qui adesso» le indica un uscita, Lenore alza il viso su un tombino posto sopra di loro. Alla base vi è una scala di legno che sembra ancora in buone condizioni ,non ci mette molto la Stella Bianca a risalirla e scansare il coperchio che pesante va a scivolare di lato. Uscita a fatica da quel posto osserva il cielo con il sole che la bacia dopo secoli di sonno. Si appoggia alla spada come fosse un bastone e con la mano libera mai lascia il bouquet di fiori. Si ritrovano in quella che doveva essere la piazza centrale della città di Arx, una piazza di forma circolare con i resti di una colossale statua al centro, e di palazzi nobiliari ai lati di cui ormai restano solo mura perimetrali. Sul selciato intorno a loro detriti e resti di monumenti e case, vi passa in mezzo scorrendo silenziosa osservando qua e là dalla neve resti di ossa con teschi anneriti che spuntano, alcuni sembrano essere ammassati a pile come fossero stati accatastati e bruciati. Resta ferma a vedere quel paesaggio, e diverso da come lo ricordava, avanza con i stivaletti che spuntano dalla gonna che scansano detriti fino a fermarsi vicina al basamento della colossale statua distrutta, alla base una targa incisa < qorDu'wIjDaq tlhIngan wo' Viktor C.A 1600 >(Al nostro amato Re Viktor C.A 1600 ) la tocca silenziosa , e poco dopo scosta lo sguardo su una via centrale molto ampia ,invasa da ghiaccio e macerie che conduce fuori città, ai lati si possono vedere tutte le statue dei regnanti di Arx ,a destra gli uomini a sinistra le donne... l’unica ad essere in parte ancora intatta e quella proprio di Lenore che fa da capofila alle Regine, lei non sembra avere emozioni, restando come di gelo a osservare tutto
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    Lenore Morgan
    Energia: Bianca.
    Salute: Illeso: Ferita da morso ad una gamba [32 - 2 – 1-2=27]
    Stato Energetico: [+40%=80% ]

    Stato Mentale /emotivo : un colpo al cuore per Lenore vedere quel pezzo del suo passato, la cosa la turberà molto essendo un oggetto che apparteneva a Viktor

    Equipaggiamento:
    spada arrugginita

    Edited by Lenora Morgan - 23/9/2021, 15:00
  8. .
    L’Albina resta di un gelo disarmante , sente dolore dal morso alla gamba e del graffio, ma riesce a nasconderlo almeno a tratti sul viso, ora vista la situazione ,se il topo si e arrabbiato Lenore lo e ancora di più , in vita era considerata alla stregua di una persona molto irritabile. Ha perso parte dei suoi poteri nel sonno ,ma questo non vuol dire che la si possa definire indifesa ,incrocia le braccia al petto rinchiudendosi dentro se stessa come fosse una tomba, riprende forma e orgoglio in quella nuova difesa .Chissà che non riesca a intimorire quella bestiaccia ,incrociando le braccia al petto si congela dentro ad una gabbia fatta di parteti di ghiaccio che la rinchiudono completamente , con muri che si formano uscendo vibrando dal terreno fino a rinchiuderla completamente e avvolgerla come fosse dentro ad una bolla .Difesa che non e efficace ,ma in qualche modo sta semplicemente testando le sue capacità .

    Il secondo attacco del topo riesce in un secondo morso al seno che viene portato con un rapido salto, dimostrando alla non morta che quel tipo di difesa non e efficace contro il corpo a corpo fisico diretto. Infuriata allunga la mano verso il muso del roditore gigante urlando frasi in Arxiano

    < qaStaHvIS Hu'!>quella lingua che riaffiora spontanea sulla sua bocca ora che e impegnata, una nube di ghiaccio va formandosi davanti alla sua mano ora tesa innanzi al topo, nube che avvolge il ratto andando a penetrare dentro i suoi polmoni, un attacco che lo conduce alla morte.







    Lenora Morgan
    Energia: Bianca.
    Salute: Illeso:Ferita da morso ad una gamba [32 - 2 – 1-2=27]
    Stato Energetico: [100-20-5-10-5-20=40%]

    Stato Mentale /emotivo : un brusco risveglio per Lenora, che comunque mantiene il sangue freddo durante l’attacco, e comunque molto irritata da quella sua nuova condizione

    Equipaggiamento:
    Nessuno

    Passive:
    I) immortalità [passiva di caratterizzazione]][1slot]
    Essendo di natura non morta Lenora non teme il tempo essendo un immortale, ma teme la solitudine
    2)Attive:

    Armatura di ghiaccio

    [Variabile][Difesa][Magica][1 Slot]
    [ bassa] [Difesa][Fisica][1 Slot]

    Se attaccata e costretta al corpo a corpo può generare una barriera protettiva variabile che può apparire come un semplice scudo al livello più basso fino ad una bolla che la rinchiude completamente e che la può difendere da attacco sia fisico che magico

    Aura d’inferno

    [offensiva ] [attiva][magica] [alto][1 slot]

    Tramite l’umidità presente nell’aria Lenora e in grado di generare una coltre di nebbia ghiacciata attorno a lei e ad un avversario vicino provocando danno magico da congelamento nelle parti esposte del nemico e non protette adeguatamente, comprese le vie respiratorie e gli arti



    Riassunto:
    (Fase difensiva )
    Lenora si difende dal topo ora ferito sul dorso che la attacca di nuovo,Lenora contrattacca uccidendolo
  9. .
    Il primo dei topi viene colpito in pieno , finendo con il concimare il terreno delle fogne ...da parte sua Lenora non emette emozioni restando a osservare il secondo che viene alla carica, per una non morta l’aldilà non riserba sorprese e in semplice non teme la morte per cui con l’arroganza di cui viveva e ucciso il primo topo affronta anche il secondo dei topi con la gloria di questa sua non morte. Il volto e un volto d’orrore con la pelle pallida del viso cianotico visibile da dietro il velo da sposa che ne ricopre in parte le fattezze, solo ora inizia a rendersi conto di quella sua nuova condizione, serra la mascella infuriata per quel guinzaglio che la tiene in parte soggiogata a Renesme, stavolta parte in difesa . Vedendo arrivare il topo pensa soltanto a fermarlo ,serra le braccia chiudendole al petto e incrociandole a pugni chiusi, e come se si distaccasse da quel mondo andando a recitare una nenia in lingua Arxiana di cui si comprendono bene solo le parole <- SuvwI' ->che altro non e una delle sua magie ovvero “Armatura di ghiaccio” concentrandosi a occhi aperti dei cristalli di ghiaccio che filtrano da sotto al terreno ,formando una sorta di amalgama che pulsa. A questo punto l’albina apre le braccia con i palmi all’esterno chinando leggermente il busto e la gamba sinistra in avanti come a dare una forma a quei cristalli , li porterebbero in avanti a compattarsi , andrebbero a concentrarsi in un scudo di forma rettangolare che ne copre completamente la figura, e che lei sostiene staccato dal terreno con entrambe le mani , ovviamente stringendo nella mancina sempre l’immancabile bouquet, andrebbe a portare lo scudo verso la testa del topo seguendo il suo movimento semplicemente dando sempre la parte frontale di quello scudo di ghiaccio al muso del topo ,voltandosi di volta in volta restando ferma a roteare sul posto. Ma ad un successivo contrattacco il topo riesce a passare sotto allo scudo andando a mordere la gamba sinistra di Lenore , ovvero quella che teneva avanzata ,la morderebbe prendendo anche la gonna ,a questo punto strapperebbe via un pezzo di carne con della stoffa dalla gamba . La non morta lascerebbe cadere lo scudo di ghiaccio sul dorso del topo come a tramortirlo e con la destra a dita chiuse andrebbe a toccare la testa del grosso ratto quando questi torna per un secondo morso ,in cui affonda i denti < Hegh>ovvero il tocco della morte





    Lenora Morgan
    Energia: Bianca.
    Salute: Illeso:[100%]
    Stato Energetico: [100-20-5-10=65%]

    Equipaggiamento:
    Nessuno

    Passive:
    I) immortalità [passiva di caratterizzazione]][1slot]
    Essendo di natura non morta Lenora non teme il tempo essendo un immortale, ma teme la solitudine
    2)Attive:

    Armatura di ghiaccio

    [Variabile][Difesa][Magica][1 Slot]
    [Basso][Difesa][Fisica][1 Slot]

    Se attaccata e costretta al corpo a corpo può generare una barriera protettiva variabile che può apparire come un semplice scudo al livello più basso fino ad una bolla che la rinchiude completamente e che la può difendere da attacco sia fisico che magico

    [tocco della morte]

    [offensiva][attiva][danno fisico][media] [1slot]

    Tramite il tocco di una qualsiasi parte del corpo scoperta di Lenora su una parte esposta e non adeguatamente protetta del corpo di un nemico e in grado di provocare danno magico da congelamento

    Riassunto:
    (Fase difensiva )
    Lenora si difende dal topo sopravvissuto che la vuole attaccare,e lo contrattacca successivamente

    Edited by Lenora Morgan - 15/9/2021, 11:48
  10. .
    La Cripta mandò uno scossone come a voler mostrare il disappunto per l’opera compiuta da Renesme ,sembrava che la Città volesse in qualche modo seppellire di nuovo Lenora trascinandosi dietro anche la nuova arrivata. L’albina alzò gli occhi verso la volta restando ad osservare i detriti e la polvere che scesero a seguito di quello scossone, i lunghi capelli bianchi vennero sospinti dal vento che trascinò via tutto dentro quel luogo di riposo mortale ,anche il suo abito prese a sventolare come a confondere i tratti dell’Albina . Quella che era una Cripta costruita per durare nei secoli era ormai ridotta ad un cumulo di macerie, come le sculture che dovevano raprresentare lei e Viktor che erano ormai ridotte a frantumi, uno dei pezzi del volto di quelle statue giaceva trascinato via a poca distanza da lei e da Renesme .
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    Volge lo sguardo verso quella giovane maga che osa interpellarla in quel modo, la sua immagine riflessa di secoli prima , vede una specie di profonda ammirazione in quella giovane mora . Ghermirebbe subito quell'esile mortale senza remore ma non può opporsi.. qualcosa la costringe a stare al suo posto, < Conosci la mia lingua? > le domanda , lei risponde con voce profonda e rauca, la sua risposta e celere e riportano le iridi purpuree verso Renesme, ora la Stella Bianca si manifesta verso la mortale restando a fissarla feroce prima di riprendere a proferire parola. [Si. Posso comprendere le tue parole] sibillina aggiunge chinando la testa verso di lei continuando a fissarla di traverso diritta negli occhi , tristi occhi della solitudine i suoi [ma non capirti] una voce rauca e poco umana, [vaj jIHvaD ghu' vIghaj] gutturale e profonda , getta schizzi di sangue dalla bocca mentre parla e silenziosa resta a fissare la ragazza con quel sangue che scende a tratti a colare sul pavimento macchiandone qua e là l'abito. Un altro scossone che finisce ancora per smuovere la tomba ,alzando una nube di polvere, e l'albina che resta ad ascoltare la maga mentre riporta lo sguardo a valutare lo stato della Cripta .
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    Scatta la testa di lato in un tremore diffuso quando sente le sue parole ,come se una scossa elettrica l'avesse attraversata , si rivolge di nuovo a lei fissandola diritta negli occhi, con la caratteristica di farlo senza mai battere le palpebre. [Fa attenzione a non togliere mai il piede dal collo della serpe che tieni soggiogata]. Volta lentamente lo sguardo verso le Croci che adornavano una delle volte inferiori andate in frantumi con l’ultimo scossone, gli affreschi che rappresentano la sua vita, lentamente scavalca il bordo del sarcofago con la tranquillità di chi non ha domande da fare all'oltretomba, si piega sulle ginocchia allungando una mano ad accarezzare quel pezzo della statua di Viktor , sembra quasi che ora stia piangendo, ma se lo sta facendo il suo e un pianto legato alla morte, quindi silenzioso . Torna in piedi sempre tenendo nelle mani il suo Bouquet , e la voce della maga che le arriva pungente. Lenore si volta tornando in piedi come se fosse stata malamente distratta da quella sorta di genuflessione d'amore .
    La risposta di Renesme e alla pari della sua furbizia e scaltrezza ,con un sorrisetto beffardo che alla non morta non va giù per nulla <hai dimenticato la ragione per cui sei sveglia adesso? > Un qualcosa di feroce prende lo sguardo della non morta che si avvicina pericolosamente a Renesme ,la quale con voce piccante verso l'Albina la riprende <io sono la donna che ti ha trascinato fuori dalla tomba e, se lo desideri, quella che ti aiuterà a portare a compimento la tua vendetta>la maga sa come mettere le parole. Da parte della non morta invece vi e uno scatto d'ira che la porta aprire leggermente le braccia nel gesto di chi vuole generare una delle sue magie. Ma qualcosa la congela ,oltre che il soggiogamento che ha Renesme verso di lei ,e anche un piccolo barlume di umanità che le e rimasto a riportarla al suo posto, lunghi istanti in cui appare come congelata e inerme , la riprende comunque irata. [Nessuno fa nulla per nulla, presto mi presenterai il tuo conto, prega soltanto i tuoi ideali che siano in linea con i miei, io non vado a raccogliere margherite nei campi ma a straziare vite...] la risposta della viva e urgente e non si fa attendere ,agli occhi di Lenore appare come un esito positivo alla sua affermazione < Ora dobbiamo andare > con una certa urgenza, il passo di Lenore e deciso e senza esitazioni, quel olezzo nauseabondo la attira, ed e la porta destra che prende

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    Entra in quel tunnel con la consapevolezza che ormai e sotto il comando di Renesme. Lenore e un pericoloso oggetto da comandare comunque , per lei e il semplice prezzo della libertà che deve pagare, un prezzo alto ma di cui ha tutto il tempo che vuole per ripagare. Cammina incurante dell'abito che scorre sul pavimento, che comunque e quasi in secca visti i secoli di abbandono e ghiaccio che e penetrato ovunque, un canale al centro che e in parte ghiacciato e in parte ostruito da detriti con due camminamenti laterali non protetti , per una larghezza di 4 metri e un altezza almeno del doppio. Sul soffitto a tratti alterni si possono vedere dei tombini che davano sulle strade ,oggi completamente ostruiti da detriti o dal ghiaccio che lascia trasparire abbastanza luce da illuminare il percorso ,inoltre di tanto in tanto si possono notare lateralmente altri fori di scolo più piccoli .La zona e labirintica e praticamente non aveva mappa neanche ai tempi in cui Arx era un florida città abitata, in tutto quel peregrinare Renesme potrà ben comprendere come sia facile perdersi, difatti a tratti si ferma per prendere altra direzione . Procede per un lungo tratto silenziosa quando Lenora voltando dentro una galleria si ritrova al cospetto dei resti scheletrici di quello che sembra un avventuriero che giace a terra. La Stella Bianca si volta verso Renesme con uno strano sguardo , lo sguardo di chi non teme la morte, e facile perdersi e morire di stenti li dentro .

    Prima di prendere l'uscita si ferma innanzi ad un pozzo di cinque metri di diametro ,un foro che appare sul pavimento improvvisamente mentre l'Albina procedeva per una svolta , una svolta in cui il canale fognario gira intorno a quel pozzo come ad aggirarlo. Lenore dopo una rapida occhiata prende la diramazione che lo aggira a destra ,getta lo sguardo al soffitto dove si possono vedere penzolanti i resti di argani in legno ,e resti sul pavimento del camminamento di minerali . Semplicemente era un pozzo di sollevamento delle materie prime della miniera sottostante ,dove il fondo non si vede ma si sente una lieve brezza di aria fresca e umida provenire dal basso , forse ci sono altre uscite collegate alle miniere che erano sotto Arx.
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    Lenore procede verso il tunnel sicura , con l'andatura aggraziata di una sposa che va verso l'altare procede diritta tenendo in mano il suo bouquet , finalmente una luce in lontananza che filtra da quella che sembra l'uscita da quelle fogne ,ma d'improvviso innanzi a loro si stagliano due Ratti molto grandi che fuoriescono da uno di quei cunicoli laterali , la non morta ferma il passo , mentre sente Renesme alle sue spalle <forza, eliminali per me>la non morta non dice nulla e apre le braccia frustandole ai propri lati , nella mancina l'immancabile bouquet che lei tiene come il più prezioso dei tesori ... inclina il busto in avanti e lentamente porterebbe il dorso delle mani verso il basso , con quel movimento compare un aura verde acido intorno agli avambracci ,aura che pulsa come energia in fase di concentrazione. Un profondo lamento detto nella lingua Arxiana quasi incomprensibile riempie la galleria , appena udibile e la voce sottile dell'Albina . Da uno sfrigolio di energia dei cristalli di ghiaccio andrebbero a risalire dal pavimento comparendo ai suoi lati , dal terreno risalgono come a formarsi a piramide verso le sue mani, porta le braccia in avanti e come due onde andrebbero a convergere seguendo quei movimenti fino a compattarsi innanzi a lei in un unica grande mareggiata di ghiaccio , ora andrebbe ad abbassare le due mani contemporaneamente ... se qualcuno la vedesse ora il suo volto sarebbe una maschera d'ombra, con la bocca spalancata in un silenzioso urlo di morte, un urlo che non si può udire, la morte non ha voce... la mareggiata data dalla "Serpe" andrebbe verso i due topi ignari.... mentre Lenora resta ad osservare



    Lenora Morgan
    Energia: Bianca.
    Salute: Illeso:[100%]
    Stato Energetico: [100-20=80%]

    Equipaggiamento:
    Nessuno

    Passive:
    I) immortalità [passiva di caratterizzazione]][1slot]
    Essendo di natura non morta Lenora non teme il tempo essendo un immortale, ma teme la solitudine
    2)
    Attive:
    Serpe
    [Multi-Effetto][Alta-Critica][Attacco][Magico+Fisico][2 slot]

    Per fermare l’avanzata di un nemico Lenora può generare un serpente di ghiaccio che può diventare più potente divenendo largo e alto come un ‘ondata , può scorrere in una sola direzione come fosse un alta mareggiata di ghiaccio ,se arriva a contatto del nemico genera danni di ustione da congelamento e rallenta i suoi movimenti , più potente quanto lo è quanto più presente e l’umidità e il freddo nell’aria
    Riassunto:
    (Fase offensiva)
    Lenora attacca i topi con la "Serpe" a consumo Alto

    Edited by Lenora Morgan - 13/9/2021, 17:00
  11. .
    Il rumore che fece il coperchio aveva un qualcosa di profondamente inquietante ,un pesante coperchio in pietra pesante centinaia di kg che molto lentamente iniziò a scorrere da un lato riempiendo la Cripta di un sordo rumore di trascinamento e vibrazione che riempiva urtando profondamente l’udito. La luce che emanava l’interno del sepolcro non era meno inquietante, luce che si affievoli non appena il coperchio finì con un boato da sfondare i sensi per terra ,alzando una nube di polvere che offuscava la vista di qualsiasi pazzo fosse stato coraggioso nel risvegliare Lenora ,la sua voce ,ovvero quella di quella giovane maga le arrivo nel cervello come una scossa elettrica ,andando a scuoterla da quel torpore dato dal gelo della morte ...infine quando la polvere di diradò come d’incanto lasciò ampio margine allo sguardo della figura di Lenora dentro il sarcofago che dipingeva una sorta di quadro dai contorni da favola, una donna dalla bellezza incomparabile che neanche la più fervida delle immaginazioni o il più bravo dei scrittori poteva immaginare , e che le stesse leggende non potevano ricordare per tale spledore , il suo era un viso dal ovale perfetto con lunghi e morbidi capelli bianchi, una donna in abito da sposa degno di una regina con ricami e pizzi che accompagnano merletti in quel abito da cerimonia post mortem .



    La carnagione pallidissima rappresentava quello che per il popolo dell’epoca era il simbolo del male, in realtà Lenora era solo Albina con quel aspetto evanescente ,fatato , latteo e marmoreo come fosse una sorta di statua di una Dea animata da adorare, come se un’ entità superiore l’avesse animata per magnificare i sensi degli uomini , il volto era avvolta da un leggero velo che ne rendeva ancora di più misteriosa la bellezza dei suoi dettagli con quel misterioso vedo non vedo che spezzava il fiato ai maschietti e provocava l’invidia del gentil sesso ,fra le mani stringeva un mazzo di fiori, come di fiori ne era piena la tomba, come per qualche strano sortilegio quei fiori sembrano ancora freschi come quelli che stringeva fra le mani , il loro profumo andava a riempire arieggiando la Cripta come a solleticare l’olfatto in una sorta di strano effetto scenografico che andava in totale contrasto con il resto . Di quella idilliaca visione l’attenzione attirava solo in quel punto ,quello di quel stupendo quadro , ignorando il resto della Cripta che sembrava essere stata costruita appositamente per lei .
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    La voce della maga le spezzo l’anima, che venne risucchiata dentro l’involucro delle sue magnifiche carni che venne come attraversato da un sussulto , che andò a seguire quella scossa che le fece ritornare la vita ,la sua bocca si aprì lentamente, lasciando scivolare fuori un leggero alito di morte ,e da quel momento quello che era un delicato quadro di bellezza idilliaca andò a rompersi ,con i fiori che appassirono completamente diventando cenere ,eccetto per i suoi che stringeva fra le mani ,il busto andò a sollevarsi velocemente lasciandola seduta, un rivolo di sangue che le usciva dalla bocca era il solo tocco di colore su di lei, occhi che lentamente si aprirono mostrando due iridi purpuree che ora scintillavano di vita, dentro a due orbite che come oscuri anfratti l’avvolgevano ,lentamente si mise in piedi in una postura che ricordava quella di una sposa all’altare ,la testa che si mosse come a cercare chi era talmente forte e coraggioso da vincolarla a lei ,una sorta di catena che lei sentiva tirare verso quella giovane maga che si trovava di fronte, capelli neri e due perle che brillavano di una vita giovane , un visino incantevole e brulicante di passione ,la stessa passione che per lei era stata fatale , la sua stessa espressione quando ancora Lenora profumava di giovane vita ,l’alito dell’albina spezzo il silenzio andando a risuonare in direzione della maga < SoH 'Iv>facile interpretarle con un “chi siete “,facile capirle anche a intuito ,quella giovane maga era riuscita a risvegliarla , era riuscita dove molti altri avevano fallito, difatti a ben guardare qualche scheletro recente andava qua e là a riempire la Cripta
11 replies since 4/4/2018
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